Le notizie riguardo Santa Ester sono tratte dall’omonimo libro della Bibbia. La giovane era parte della tribù di Beniamino che, assieme alle altre, formava il grande regno di Giuda, prima che questo venisse annientato dai Babilonesi nel 597: all’epoca del re Joackim infatti molti furono deportati a Susa, nell’antica Persia. Quando i genitori di Ester morirono, la ragazza fu adottata dal cugino Mardocheo, nato anch’egli in esilio ed il cui nome rievocava quello del dio Marduk. Mardocheo in quel tempo svolgeva una funzione amministrativa presso il locale palazzo reale e presentò Ester al re Serse I. Il sovrano fu talmente colpito dalla bellezza e dalla grazia della giovane che decise di ripudiare sua moglie Vasti per accogliere Ester nel suo harem: tra tutte, era lei la sua prediletta, quella per la quale nutriva più amore. È probabile però che il suo nome fosse inizialmente Adàssa (cioè mirto) e che il suo nome cambiò in Ester solo dopo essere diventata la favorita del re. Nello stesso tempo il potentissimo ministro Aman cospirava contro i giudei.



L’affronto fattogli da Mardocheo di non inginocchiarsi al suo cospetto scatenò in lui talmente tanta ira, da decidere di emanare un decreto di genocidio di tutti gli ebrei dell’impero: fissò la data per il 13 del mese Adar (presumibilmente tra febbraio e marzo) attraverso il “lancio del Pur” (cioè a sorte). Mardocheo allora subito si rivolse ad Ester per chiederle di intercedere presso il re. La donna era molto risoluta, saggia e coraggiosa e, sfidando la pena di morte che spettava tutti coloro che si presentavano da Serse I senza essere stati convocati, giunse al cospetto del re: svenne davanti a lui supplicandolo, dopo aver passato lunghi giorni di digiuno e di preghiera e chiedendogli di cenare con lui. Ma solo la seconda volta Ester rivelò al re di essere ebrea e che lei, come l’intero suo popolo, erano stati condannati a morte dal malvagio Aman. Serse I si adirò tanto che non solo decretò che i giudei avessero il diritto di difendersi dai propri terribili nemici, ma mandò Aman sullo stesso patibolo che quest’ultimo aveva preparato da Mardocheo. Fu proprio quest’ultimo dunque ad istituire, per il 14-15 del mese di marzo 8 all’epoca Adhar la festa dei Purim per ricordare l’atto di coraggio di Ester che ha salvato il popolo giudaico, tramutando un momento di dolore e lutto in somma gioia.



SANTA ESTER, USANZE E TRADIZIONI

Santa Ester viene festeggiata sia dai cattolici che dai cristiani copti. I primi la festeggiano il 1 luglio come “Festum Hester Reginae”, i copti invece celebrano la “Regina dei persiani” il 20 dicembre. Canisio descrive Ester come una donna assai bella che, con l’aiuto di Mardocheo, trasse in salvo il popolo ebraico dall’incombente pericolo. In Medio Oriente è particolarmente celebrata Santa Ester con tre giorni di digiuno, a ricordare il banchetto tra la santa e Serse I, ai quali seguono suggestive processioni.

GLI ALTRI SANTI DEL GIORNO

Il 1 luglio sono celebrati anche i santi Nicasio Camuto de Burgio, Zhang Huailu, Giustino Orona Madrigal, Teodorico di St. Evroult, Golveno di Leon, Teodorico di Mont-d’Or, Martino di Vienne, Regina di Denain, Oliviero Plunkett, Eutizio, Casto e Secondino, Aronne, Eparchio di Angouleme, Atilano Cruz Alvarado, Domiziano di Bebron, Carileffo e i beati Ignazio Falzon, Antonio Rosmini, Giovanni Nepomuceno Chrzan, Assunta Marchetti, Giovanni Battista Duverneuil e Pietro Aredio Labrouhe de Laborderie, Giorgio Beesley e Montford Scott , Luigi Obdulio Arroyo Navarro, Tullio Maruzzo, Martino di Vienne, Tommaso Maxfield e il Preziosissimo Sangue di Gesù.