Continua lo sciame sismico in provincia di Modena, con una scossa da 2.8 Magnitudo alle ore 21.02 a 5 chilometri ovest di Pievepelago. Sul sito istituzionale dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia possiamo leggere anche le coordinate: 44.20 latitudine, 10.56 longitudine. L’ipocentro della scossa è stato individuato a 14 chilometri di profondità dalla superficie terrestre. Andiamo a vedere da vicino quelli che sono i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Pievepelago (MO); Fiumalbo (MO); Riolunato (MO); Abetone (PT); Frassinoro (MO); Fosciandora (LU); Castiglione di Garfagnana (LU); Villa Collemandina (LU); Pieve Fosciana (LU); Montecreto (MO); Barga (LU); Coreglia Antelminelli (LU); Castelnuovo di Garfagnana (LU); Palagano (MO); Sestola (MO); San Romano in Garfagnana (LU); Molazzana (LU); Gallicano (LU); Lama Mocogno (MO); Camporgiano (LU); Fanano (MO); Cutigliano (PT) e Montefiorino (MO). Il sisma è arrivato a completare una serie di scosse che si sono verificate lungo tutta la giornata con il più forte alle 9.32 da 3.6. (agg. di Matteo Fantozzi)
SISMA SENTITO ANCHE A LUCCA
Le scosse di terremoto più forti (quelle di M 3.6 e 2.9) sono state avvertite anche nelle provincie di Lucca e Pistoia, con la Toscana che assieme all’Emilia Romagna ha passato una mattinata in ansia per le scosse sismiche avvenute nel giro di 2-3 ore consecutive. Non ci sono danni per fortuna e neanche segnalazioni di possibili conseguenze nefaste per quanto avvenuto fino alle ore 12: l’Appennino Tosco-Emiliano tanto nei comuni montani quanto in quelli in pianura ha mostrato e presentato l’ennesimo sciame sismico del Centro Italia, per fortuna senza conseguenze negative. Secondo i rilievi dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la scossa è satta registrata dai mimografi esattamente alle 09:32:16 a circa 5 chilometri dal cento di Pievepelago con una intensità pari a magnitudo 3.6 della scala Richter ed ipocentro a ad una profondità di circa 14 chilometri: la frequenza delle scosse è stata regolare fino a mezzogiorno quando poi per fortuna i livelli e i gradi di magnitudo sono diminuiti fino quasi ad azzerarsi. La Protezione Civile e l’INGV sono sempre disponibili e contattabili per ogni evenienza e segnalazione circa la fase sismica avvenuta stamattina.
SCIAME SISMICO AVVERTITO ANCHE IN GARFAGNANA
La forte scossa di terremoto che ha avuto epicentro a Pievepelago, in provincia di Modena, si è debolmente percepita anche in Garfagnana. La sala operativa del Centro Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione Comuni Garfagnana ha quindi avvisato la Provincia e avviato una ricognizione sul territorio per verificare l’assenza di danni a cose e persone. «Il Centro resterà aperto per precauzione nelle prossime ore con la presenza del Comandante della Polizia Locale Gianluigi Bernardi, volontari dell’Associazione Autieri e personale del Servizio Emergenze Radio» ha dichiarato Mauro Giannotti, responsabile della Protezione civile dell’Unione Comuni Garfagnana, come riportato dal Giornale di Barga. Intanto una nuova scossa di terremoto è stata registrata a Pievepelago, ma di magnitudo 2.1 sulla scala Richter. L’attività sismica, costantemente monitorata dall’Ingv, resta dunque sotto controllo. (agg. di Silvana Palazzo)
NUOVE SCOSSE A PIEVEPELAGO
Sono sei le scosse di terremoto al di sopra della magnitudo 2.0 sulla scala Richter che sono avvenute in provincia di Modena, vicino Pievepelago. Dopo quella di magnitudo 3.6 ve ne sono state altre cinque. Gran parte della popolazione residente nelle zone coinvolte dal sisma, sia nei comuni montani della provincia che in quelli pistoiesi, hanno avvertito con chiarezza la scossa di terremoto. Come riportato dal Resto del Carlino, la zona interessata – stando a quanto riferiscono i vigili del fuoco – è stata molto limitata. Non si segnalano fortunatamente chiamate di richiesta di soccorso, nè danni a persone o cose. L’ultima scossa registrata dall’Ingv è quella delle 10:10, circa venti minuti dopo quella M 2.9. E questa è stata di magnitudo M 2.8 con epicentro localizzato con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 44.21, longitudine 10.61 e ipocentro attestato ad una profondità di 16 chilometri. (agg. di Silvana Palazzo)
TERREMOTO OGGI A MODENA: MAGNITUDO 3.6
Forte scossa di terremoto ha svegliato questa mattina la provincia di Modena, rievocando in alcuni le terribili sensazioni ed esperienze provate nella tragedia del 2012 in tutta Emilia Romagna: il sisma avvenuto alle ore 9.32 di stamani ha misurato il grado M 3.2 sulla scala Richter, provocando forti vibrazioni segnalate da molti cittadini del Modenese alle autorità, ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile. Non vi sono al momento danni da segnalare per cose, strutture, edifici e soprattutto persone: resta la forte paura per una scossa sismica di dica intensità che però non ha provocato al momento danni o conseguenze nefaste. I dati prodotti dal Centro Nazionale INGV mostrano un ipocentro individuato a circa 14 km sotto il livello del terreno come profondità, mentre sul fronte epicentro i comuni toccati ma senza particolari danni sono stati Pievepelago, Fiumalbo, Riolunato, Abetone, Frassino, Villa Collemandina, Pieve Fosciana, Montecreto, Barga, Palagano, Coreglia Antelminelli, San Romano di Garfagnana, Sestola, Molazza, Gallicano, Fanano, Toano, Villa Minozzo, tutte località delle province di Modena e Lucca (Toscana).
MACERATA, SCIAME SISMICO A PIEVE TORINA
La mattina si era comunque aperta con una decisa attività sismica sempre in centro Italia ma più spostato verso la “consueta” area compresa fra le province di Macerata, L’Aquila, Ascoli Piceno, Perugia e Rieti. Tre le scosse di terremoto più incisive delle altre, tante, contenute nello sciame sismico del Maceratese: alle ore 2.21 il sisma M 2.0, alle ore 4.08 la scossa di grado M 2.5 e alle 4.40 l’ultimo terremoto con grado di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. Nessuna segnalazione in questo caso, a differenza del terremoto modenese, e soprattutto non vi sono danni da segnalare su cose, strade, persone o edifici: sotto il profilo dei dati tecnici, il terremoto “plurimo” nelle Marche ha visto un ipocentro di 9 km di profondità media, con i comuni coinvolti che risultano essere secondo i dati dell’INGV Pieve Torina, Muccia, Pievebovigliana, Fiordimonte, Serravalle di Chienti, Monte Cavallo, Camerino, Fiastra, Acquacanina, Sefro, Visso, Pioraco, Ussita, Bolognola, Fiuminata, Castelraimondo, Caldarola, Serrapetrona, Cessapalombo, Preci.