Non è sicuramente un momento straordinario per coloro che utilizzano abitualmente alimenti surgelati, né per chi li produce. Al caso delle 16 tonnellate di alimenti e confezioni scaduti nel magazzino all’ingrosso di Taranto, si aggiunge il caso delle tracce del batterio Listeria in alcune confezioni di minestrone Findus. Caso che era salito alla ribalta della cronaca qualche giorno fa e che riguardava alcune partite di minestrone, con fagiolini e mais contenuti all’interno delle buste che potevano presentare tracce di contaminazione. Va sottolineato come solo se consumato crudo (ipotesti totalmente improbabile per un alimento surgelato) il vegetale in questione contaminato dalla Listeria poteva essere pericoloso per l’uomo. In ogni caso si è proceduto al sequestro dei lotti incriminati, e anche in questo caso l’azione perentoria dei Nas a Taranto ha evitato ogni rischio per i consumatori. (agg. di Fabio Belli)
DENUNCE PER TENTATA FRODE
Ci sarebbe anche quello di tentata frode tra i reati contestati ad alcuni esercizi commerciali a seguito di due maxi-sequestri eseguiti dai Nas a Bologna e a Taranto nella giornata di ieri e di cui oggi si è avuta notizia. Nel capoluogo pugliese, infatti, a seguito di una ispezione condotta in un grande deposito di prodotti surgelati è emerso che non solo questi ultimi erano conservati in modo non propriamente ortodosso (in locali che erano carenti dal punto di vista igienico-sanitario o a temperature poco consone) ma anche che era stata contraffatta la data di scadenza, mediante l’applicazione su ciascuna confezione di etichette che erano palesemente ingannevoli; anche per questo motivo, oltre al sequestro dei suddetti lotti di prodotti surgelati, gli uomini delle forze dell’ordine hanno proceduto ovviamente anche a sospendere l’attività commerciale. (Agg. di R. G. Flore)
I CASI PRECEDENTI DEI CIBI BIO
Le attività di ispezione di Nas hanno portato alla scoperta di cibi surgelati la cui data di scadenza era stata superata anche da anni a Taranto e di bottiglie d’acque conservate esposte ai raggi diretti del sole a Bologna. Si tratta purtroppo degli ultimi casi di cui si hanno notizia di prodotti alimentari sequestrati o conservati in maniera irregolare. Risale infatti alla scorsa settimana la notizia di sequestri riguardanti cibi biologici. Tra marzo e maggio il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha effettuato sequestri per oltre 100 tonnellate. Non solo, purtroppo, per irregolarità nell’etichettatura. A Treviso, per esempio, sono state scoperte farine biologiche scadute, mentre a Brescia è stato denunciato il titolare di un’azienda che avrebbe messo in vendita dei falsi alimenti biologici. Nella provincia di Milano, invece, è stata trovata un’azienda infestata da roditori sia nei locali di produzione che nel magazzino. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
SEQUESTRATE 16 TONNELLATE DI ALIMENTI SURGELATI A TARANTO
Non si conclude con quanto accaduto a Taranto la giornata legata alla sicurezza alimentare, perché un altro caso di gestione totalmente errata di alimenti e bevande arriva da Bologna. Qui i Nas hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria il responsabile di un supermercato che è stato accusato di aver tenuto in cattivo stato di conservazione dell’acqua in bottiglia destinata alla vendita. Sono state sequestrate 3600 bottiglie per un valore circa di 1300 euro. Queste erano state stoccate nel piazzale del magazzino ed esposte pericolosamente ai raggi del sole. La scienza ormai ha più volte sottolineato come esporre l’acqua in bottiglia alla luce possa portare al rilascio di sostanze decisamente nocive per la salute.
ETICHETTE CONTRAFFATTE, PRODOTTI SCADUTI DA ANNI
Arriva da Taranto una notizia legata alla salute dei consumatori e all’intervento forzato dei Carabinieri del Nas. Sono state infatti sequestrate ben sedici tonnellate di prodotti surgelati che sono stati scovati in un deposito. Questi erano scaduti da anni, ma erano stati ritimbrati con etichette contraffatte. Gli alimenti sono stati ovviamente sequestrati ed è in corso un’ispezione a Taranto presso un deposito all’ingrosso di prodotti surgelati. L’amministratore della società è stato giustamente denunciato per tentata frode in commercio. Inoltre sono stati scoperti diversi prodotti in stato di cattiva conservazione e con scarsa igiene sanitaria. L’attività commerciale è stata sospesa per molteplici e gravi violazioni di carattere penale e amministrativo.