Da secoli Francia e Italia litigano su qualche metro di frontiera sul Monte Bianco. Dai tempi del viaggio di Darwin sul Beagle, Cile e Argentina hanno più volte sfiorato la guerra per il confine sugli ultimi lembi meridionali dei ghiacciai delle Ande, là dove finiscono in mare nella Terra del Fuoco. Da più di un secolo Trentino e Veneto si danno battaglia a colpi di sentenze sulla sovranità regionale per la Marmolada e l’ultima decisione che dà ragione ai trentini non è certo definitiva. Gli interessi economici, che siano lo sci, l’alpinismo, la pesca o il petrolio, sono il motore di liti secolari per poche centinaia di metri di ghiacci e rocce.



Ma sulla Marmolada, tempo qualche decennio, tutto sarà dimenticato. Già adesso il ritiro del ghiacciaio ha fatto chiudere gli skilift dello sci estivo, lasciando sul terreno malinconici pezzi di ferro arrugginiti. E quando il riscaldamento globale ridurrà in cenere i faraonici progetti di nuovi collegamenti per lo sci invernale, anche la lite tra Veneto e Trentino si scioglierà come neve al sole.

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