Papa Francesco: “astro luminoso in secolo buio”
Il Pontefice Francesco nel giorno della celebrazione e traslazione del Corpo di San Benedetto da Norcia ricorda le toccanti parole di San Gregorio Magno in riferimento proprio al Padre fondatore dei Benedettini nonché Patrono dell’Europa: «è stato un astro luminoso in un secolo buio», in un’epoca rappresentata da una grave crisi di valori. Volendo traslare al giorno d’oggi questa “perdita di centralità del cristianesimo” si potrebbe osservare come gli stessi rischi “morali” siano presenti in questa nostra epoca non certo buia dal punto di vista “evolutivo” ma certamente povera sul fronte delle relazioni umani e dei rapporti. «Benedetto ha portato la novità, dopo gli eccessi dell’età romana e delle violenze dei barbari, di non guardare alla condizione sociale, né alla ricchezza ma al “senso della persona, costituita a immagine di Dio», come ebbe modo di dire Papa Francesco in occasione della conferenza (Re)Thinking Europe nell’ottobre del 2017, riportato oggi da Vatican News. (agg. di Niccolò Magnani)
San Benedetto da Norcia, la storia
L’11 luglio si festeggia San Benedetto da Norcia, una tra le più importanti figure per il cattolicesimo in Europa. L’abate perugino, infatti, viene considerato il patriarca del monachesimo in Occidente. Per la sua vita e le sue opere, riveste un’importanza capitale lo scritto di San Gregorio Magno intitolato “Dialoghi”. Gregorio definisce San Benedetto come “astro luminoso” del suo tempo, durante il quale la civiltà europea dovette affrontare la caduta del leggendario Impero Romano prima e le invasioni dei popoli barbari poi. San Benedetto nasce a Norcia nel 480. Fin dai primi anni della sua vita, scelse di abbandonarsi a Dio. Giunto a Montecassino, dopo l’esperienza monastica a Subiaco, San Benedetto fondò la celeberrima Regola, la quale ebbe il potere di condurre la civiltà europea su un percorso illuminato dopo il buio attraversato negli anni successivi alla caduta della Urbs eterna, a causa del crollo dell’Impero Romano. Nei Dialoghi di Gregorio Magno, viene riaffermata l’importanza del periodo di tre anni che San Benedetto trascorse in completa solitudine all’interno di una grotta nei pressi della località Subiaco. Durante quei 36 mesi, racconta nella sua opera San Gregorio, Benedetto vinse le tre tentazioni che l’uomo è chiamato a fronteggiare nel corso della sua esistenza: l’autoaffermazione, la sensualità e l’ira. Per San Benedetto da Norcia si trattava di un passaggio fondamentale, senza il quale non avrebbe potuto proseguire nel suo progetto monastico. Una volta terminato il periodo lungo tre anni all’interno di una grotta, San Benedetto iniziò a fondare i primi monasteri. Il più importante fu quello di Montecassino, piccolo centro della provincia di Frosinone.
La regola di San Benedetto
Uno dei principali insegnamenti della Regola di San Benedetto da Norcia risiede nella preghiera con la contemporanea azione. Secondo il Santo, infatti, la contemplazione è nulla senza un’azione concreta nella vita reale, in modo da mostrare a Dio che la parola insegnataci viene poi applicata nella quotidianità. La Regola di San Benedetto fu indispensabile per la formazione di migliaia di monaci ma non solo. Essa, infatti, ebbe una notevole influenza sulla formazione dell’odierna civiltà del Vecchio Continente. Non stupisce, per questo motivo, che Papa Paolo VI abbia proclamato San Benedetto da Norcia come il patrono di tutta Europa. Inoltre, San Benedetto è anche il patrono per monaci, speleologi, ingegneri e architetti. I suoi tre emblemi sono invece il bastone pastorale, la coppa e il corvo imperiale. La ricorrenza di San Benedetto si festeggia sia l’11 luglio che in data 21 marzo, giorno in cui il martirologio romano fissa la data della sua morte.
San Benedetto è il patrono della città di Norcia, comune della provincia di Perugia. Fino a due anni fa, il simbolo del centro perugino era rappresentato dalla basilica di San Benedetto, crollata a causa del violento terremoto che sconvolse il Centro Italia a fine ottobre del 2016.