Un ragazzino di 15 anni è stato allontanato dalla propria famiglia per via dell’eccessivo uso dei videogiochi. L’adolescente in questione passava gran parte della giornata attaccato alla propria console, arrivando perfino a trascurare la scuola. Di solito, come riporta l’edizione online de IlGiornale, giocava tutta la notte per poi crollare di giorno e dormire, quindi ricominciare nuovamente questo circolo virtuoso. Quella del quindicenne del cremonese è una malattia (come riconosciuto poche settimane fa dall’OMS), che va avanti ormai da diversi anni, complice probabilmente anche la difficile situazione famigliare.
LA FAMIGLIA COMPLICATA DEL RAGAZZO
I genitori del giovane sono divorziati, la madre ha alle spalle problemi di droga e giudiziari, mentre la sorella è scappata di casa e poi affidata ad una comunità. Anche per queste ragioni il 15enne ha deciso di isolarsi nel suo mondo, concentrandosi solo ed esclusivamente sui videogiochi. Il tribunale dei minori è stato costretto ad intervenire, sottraendo il ragazzo alla sua famiglia che non era in grado di gestirlo, decidendo di prelevarlo direttamente nella sua abitazione: una volta giunti gli assistenti sociali, il giovane è stato trovato quasi in stato di trance; non si era infatti accorto delle ultime chiamate al telefono della madre, ne tanto meno dell’introduzione degli estranei nella sua abitazione.