Eugenio Bennato scende in campo per difendere il dottor Francesco Pignatelli, il primario di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare di Napoli sospeso dopo il caso della festa che ha determinato la chiusura del suo reparto per la partecipazione dei dipendenti. Il cantautore italiano lo ha descritto come un medico impegnato nel volontariato per fare prevenzione, disponibile con i pazienti e capace professionalmente. Di conseguenza, Bennato ritiene che sia necessario «bilanciare l’immagine fuorviante» emersa in questi giorni. Il musicista ha spiegato anche le circostanze in cui ha incontrato il dottor Pignatelli: «É un luminare e l’ho conosciuto quando è drasticamente intervenuto a salvare le gambe di mio nipote per il quale in un ospedale del Nord era stata disposta l’amputazione» ha scritto Bennato in una lettera aperta. E ha spiegato cosa lo ha colpito: «A parte la capacità e la determinazione con la quale l’ho visto battersi a difesa del paziente, mi ha colpito il volontariato per la prevenzione, e la faccia tosta con cui ha chiesto a me e ad altri artisti di realizzare spot in favore dei test per l’aneurisma dell’aorta addominale».
NAPOLI, PRIMARIO SOSPESO: INCARICO REVOCATO
Il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Mario Forlenza, ha revocato oggi l’incarico di direttore dell’Unità operativa di Chirurgia vascolare dell’Ospedale del Mare conferito al dottor Francesco Pignatelli. Con l’annuncio sono arrivate anche le motivazioni: nel comunicato si fa riferimento ai «gravi fatti di cui lo stesso si è reso responsabile che hanno leso irrimediabilmente il rapporto fiduciario». Eugenio Bennato però difende il primario: «Non merita questo massacro, è un bravo medico». Il cantante ha spiegato che quella festa organizzata «era l’occasione per una raccolta fondi per la prevenzione». Bennato preferisce però non entrare nelle polemiche derivate da questo evento, ma vuole bilanciare l’immagine «fuorviante» emersa negli ultimi giorni con un’altra: «Il professor Francesco Pignatelli accanto allo stand da egli stesso allestito a Napoli, in Piazza Vittoria, domenica 3 giugno per sollecitare i passanti a sottoporsi all’esame dell’aorta addominale. Anche io sono passato di là, e Francesco mi ha fatto stendere sul lettino per l’esame, e mi ha rassicurato col suo sorriso».