Proseguono le indagini in quel di Sperlonga per cercare di capire se vi siano dei responsabili dopo la tragica morte di Sara Francesca Basso, 13enne morta annegata due giorni fa presso il Grand Hotel Virgilio. Una struttura di lusso, considerata fra le migliori di tutta la zona, ma non è bastato per salvare la vita della giovane ragazzina. Le forze dell’ordine, come detto sopra, hanno aperto un’inchiesta e fra gli aspetti da chiarire, anche se l’hotel avesse dovuto dotarsi obbligatoriamente di un assistente ai bagnanti, il classico bagnino, che di solito si richiede per piscine di grandi dimensioni. Quattro intanto sono finiti sul registro degli indagati, tutti accusati di omicidio colposo, mentre l’area della piscina dell’albergo è stata posta sotto sequestro. Ad aiutare a far luce sul decesso di Sara Francesca, l’esito dell’autopsia, atteso nei prossimi giorni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
UNA DELLE MIGLIORI STRUTTURE DELLA ZONA
Nella piccola cittadina di Morolo, dove Sara Francesca era originaria, e in tutta la città di Frosinone dove la 13enne frequentava la scuola media, è lo choc e il dolore a dominare le ultime ore: «era una studentessa modello, molto educata e davvero generosa», raccontano i suoi professori. Alcuni amici hanno poi riportato la sua grande passione per la danza e la grande semplicità di una pur giovane adolescente: tutto questo purtroppo ora non c’è più e le autorità stanno cercando di capir quali e dove siano le eventuali responsabilità per una morte tanto assurda quanto drammatica. Sono stati sentiti come testimoni sia il personale dell’albergo che i presenti al momento dell’incidente tremendo: l’ipotesi di reato confermata è di omicidio colposo per le quattro persone riferite già qui sotto, tra cui il proprietario dell’albergo, considerato tra i migliori della nota stazione balneare in provincia di Latina». Nelle prossime ore potrebbero emergere importanti novità sul fronte della autopsia e delle varie verifiche fatte dalla Scientifica sul luogo della triste scomparsa. (agg. di Niccolò Magnani)
L’IMPIANTO ERA VECCHIO?
Potrebbe essere stata causata dall’impianto datato la morte della 13enne Sara Francesca Basso, deceduta dopo essere annegata nella piscina del Virgilio Grand Hotel di Sperlonga. Ad analizzare il caso ci ha pensato un addetto ai lavori, intervistato quest’oggi dai microfoni del quotidiano Il Mattino, che ha sottolineato come negli impianti vecchi vi sia un solo bocchettone di aspirazione: «Oggi – spiega il tecnico – si realizzano almeno due bocchettoni sul fondo della vasca, per motivi di sicurezza: se qualcuno finisce su uno dei due, resta comunque in funzione l’altro diminuendo la potenza e l’effetto ventosa sul primo. In questo modo si possono salvare le persone da una situazione pericolosissima che può, purtroppo, essere fatale». Secondo l’esperto del settore, la ragazzina sarebbe stata bloccata da un bocchettone di aspirazione dell’impianto di idromassaggio: «che, normalmente, ha una potenza doppia – aggiunge – rispetto alla normale aspirazione per il riciclo dell’acqua». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL COMMENTO DELLA LEGHISTA LAURA CORROTTI
Si indaga sulla tragica scomparsa della 13enne Sara Francesca Basso, la giovane ragazzina che è morta nella giornata di mercoledì dopo essere affogata in piscina. L’adolescente sarebbe stata trattenuta sul fondo da un bocchettone, e di conseguenza si sta cercando di capire se vi siano o meno dei responsabili in tale assurda vicenda. Nel frattempo è uscita allo scoperto Laura Corrotti, consigliere della Lega e Vice presidente della XII Commissione per la tutela del Territorio, che si è detta indignata per quanto accaduto: «Non si può morire a tredici anni per colpa di una leggerezza in una piscina privata – afferma, come riportato da h24notizie – Il fatto accaduto a Sperlonga è gravissimo, inconcepibile, vergognoso. Un’adolescente che muore perché “aspirata” da un bocchettone della piscina dove si trovava per godersi una vacanza». La Carrotti ha altresì aggiunto che si augura che le indagini in corso (4 finiti sul fascicolo), portino a scoprire la verità e soprattutto alla condanna di eventuali responsabili. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA TRAGICA MORTE DELLA 13ENNE
Le forze dell’ordine stanno indagando per cercare di capire se vi siano eventuali responsabilità nella morte della ragazzina 13enne in quel di Sperlonga, avvenuta nella giornata di mercoledì presso il Virgilio Grand Hotel. Attorno alle ore 17:00 la giovane si è tuffata in acqua per rinfrescarsi visto il caldo afoso, ma non è più riemersa. Stando a quanto sottolineato dall’agenzia Ansa, l’adolescente avrebbe bevuto una bibita ghiacciata prima di tuffarsi in acqua, e di conseguenza gli inquirenti stanno cercando di capire se tale gesto abbia influito o meno sulle sue condizioni fisiche. Solo l’autopsia dirà di cosa è morta Sara Francesco Basso, e i risultati arriveranno nelle prossime ore.
HOTEL FRA I MIGLIORI IN ASSOLUTO DELLA ZONA
Nel frattempo sono stati iscritti sul registro degli indagati 4 persone, leggasi l’amministratore delegato della struttura, il responsabile della manutenzione della piscina, l’ex proprietario, e la ditta costruttrice. L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Valerio De Luca, mentre le operazioni sono condotte dai carabinieri della stazione di Sperlonga e della compagnia di Terracina. Stupore fra i responsabili del Grand Hotel in cui si è verificato la tragedia, considerata struttura di altissimo livello, fra le migliori in assoluto in tutto il litorale della zona.