“Ama’s Got Talent” per selezionare i dipendenti della municipalizzata dei rifiuti a Roma: e perché non “Acea, quale show”, oppure prendendo a spunto dal brillante collega Luciano Capone “Atac Factor” o “Amici di Virginia” e così via. Ok, l’apertura ironica era dovuta per quanto sta avvenendo a Roma dopo il lancio del “progetto di formazione” del Campidoglio su idea rivendicata dal sindaco M5s della Capitale: ma il contenuto dell’Ama’s Got Talent farà sicuramente meno ridere i tanti cittadini romani che da mesi lamentano una gestione della municipalizzata dei rifiuti romani, l’Ama per l’appunto, ai limiti dell’indecenza (anche per colpa delle Amministrazioni precedenti, va detto). «Con “Ama’s got Talent” l’azienda capitolina ha selezionato tra i suoi dipendenti 20 talenti under 38, autisti e operatori ecologici laureati, che saranno i manager di domani. L’epoca dei favoritismi è finita, con noi avanzano competenze e merito», ha scritto la sindaca più criticata d’Italia, nel tentativo di uscire dall’imbuto delle critiche dopo il rischio default dei rifiuti sulle strade romane dei mesi scorsi. QUI IL VIDEO DEL “AMA’S GOT TALENT”



IL “PROGETTO” DI VIRGINIA RAGGI

Ma in cosa consiste, nello specifico, il progetto lanciato dal Comune di Roma? Sì, proprio un “talent”, una selezione che strizza l’occhio ai programmi tv più amati per provare a scovare i giovani candidati dipendenti della municipalizzata. «Andrea, Fabio, Giorgia, Manuel, Roberta, Daniele, Simone, Alessandra, Roberto. Sono alcuni dei 20 giovani “talenti” selezionati tra i circa 7mila e settecento dipendenti di Ama, per un percorso di crescita che doterà l’azienda di personale altamente qualificato e professionale», ha scritto Virginia Raggi su Facebook spiegando più nel dettaglio il suo progetto rivendicato con orgoglio. «I manager del domani sono autisti e operatori ecologici giovani e laureati, ragazzi con meno di 38 anni che hanno competenze, entusiasmo e voglia di mettersi in gioco»: si chiama come “Italia’s Got Talent” e il che non aiuta la volonterosa prima cittadina di Roma visto che il programma condotto in Italia da Claudio Bisio e Frank Matano di fatto ricalca la “Corrida” di un tempo, i cosiddetti “dilettanti allo sbaraglio”. Come sotto titolo eventuale di una critica aspra all’idea della Raggi non sarebbe affatto male, visto che l’avvocatessa grillina viene accusata proprio di inesperienza e incapacità nel gestire una vicenda alquanto delicata come quella di Ama e di tutte le altre municipalizzate del Comune, Atac in primis. «L’ho chiamato così per indicare un progetto di formazione avviato lo scorso dicembre per valorizzare e premiare le risorse all’interno dell’azienda. Lavoreranno per settori strategici come acquisti, risorse umane, impianti, parco mezzi, raccolta differenziata, information technology, mettendo a frutto sia l’esperienza sul campo che la formazione universitaria», conclude Virginia nazionale. Niente più parentopoli, solo talent: ma siamo sicuri che funzionerà?

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