Nella notte del 14 luglio scorso è divampato un incendio all’Ilva di Taranto, precisamente nell’area laminazione destando non poca preoccupazione. Fortunatamente non sono state riportate gravi conseguenze ma la più diretta, come spiega Repubblica.it nell’edizione barese, ha a che fare con uno stop di due settimane che riguarderà l’impianto di zincatura proprio a causa dei danni provocati dalle fiamme. Nessuna conseguenza, invece, per i dipendenti dello stabilimento Ilva impegnati nell’impianto Zincatura due del reparto Laf (Laminatoio a freddo) coinvolto nell’incendio. A segnalare quanto accaduto la scorsa notte, sono state le rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (Rls) della Fim Cisl che hanno provveduto a chiedere il supporto delle Rsu che hanno chiesto maggiori chiarimenti all’azienda. Il nuovo episodio che vede al centro delle cronache l’Ilva di Taranto arriva dopo il caso di sospetta intossicazione a carico di 5 operai avvenuta qualche giorno fa e per il quale l’azienda aveva avviato un’indagine per fare chiarezza.
LA NOTA DELLA FIM CISL DI TARANTO
La Fim Cisl di Taranto con una breve comunicazione ha reso noto quanto accaduto la scorsa notte all’Ilva di Taranto dopo l’incendio registrato nell’impianto laminazione. “Grazie a una segnalazione di un Rls della Fim Cisl, le Rsu della stessa organizzazione sindacale sono intervenute al reparto Laf (Laminatoio a freddo), dove nel reparto zincatura 2 si è verificato un incendio, fortunatamente senza conseguenze per i dipendenti”, si legge. E’ nella medesima comunicazione che si fa chiarezza anche sulle motivazioni della chiusura dell’impianto che “sarà fermo per altre due settimane che si aggiungono alle già previste settimane (2-4) per la fermata programmata di manutenzione”. Secondo quanto aggiunge la nota sindacale, l’azienda, alla quale le Rsu hanno chiesto maggiori delucidazioni, nella giornata di domani, lunedì 16 luglio, convocherà i sindacati ai quali fornirà le relative spiegazioni.