Matteo Barbieri è scomparso: perse le tracce del diciottenne da sei giorni. Il giovane era sulla sua moto Honda dopo essere uscito da lavoro, dal ristorante “Capperi” al Trionfale, e sarebbe dovuto tornare nella sua abitazione di Anguillara Sabazia. L’ultimo messaggio inviato era destinato alla fidanzata Diana: “Amore sto tornando a casa”, ma in quell’appartamento non ci è mai arrivato. Come evidenziato dai colleghi del Corriere della Sera, le forze dell’ordine stanno sorvolando le periferie della Capitale tramite l’aiuto dei droni per ritrovarlo. I genitori hanno fatto svariati appelli nel corso delle ultime ore, con i carabinieri della compagnia Trionfale che stanno effettuando ricerche a tutto campo e con il massimo impegno. Ma non è esclusa alcuna pista, anche quella peggiore. Sequestrato in mattinata il computer del diciottenne per scoprire eventuali minacce o possibili guai. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



I GENITORI: “TORNA DA NOI”

Nella puntata odierna de La Vita in Diretta – Estate, su Rai 1, si è parlato anche della vicenda del 18enne Matteo Barbieri, il ragazzo di Roma scomparso da mercoledì sera dopo aver finito il proprio turno di lavoro al ristorante. In studio, assieme ai due conduttori, ci sono i genitori del giovane e Diana, la fidanzata, che hanno provato a ricostruire il contesto familiare e i possibili motivi per cui Matteo sarebbe fuggito. Infatti, tutti e tre, pur non trovando alcun motivo perché il 18enne potesse allontanarsi dalla casa con cui da qualche tempo viveva con un amico ad Anguillara, hanno ricordato alcuni dissapori tra le mura domestiche: “Nell’ultimo periodo ci eravamo un po’ riavvicinati” ha raccontato la mamma che in studio spiega anche come Matteo le avesse promesso che sarebbe stato presente al compleanno del fratellino di undici anni: “La sua però non è stata una fuga, ci ha fatto conoscere l’amico con cui vive: voleva essere indipendente e mantenersi da solo” ha continuato la donna, a cui ha fatto eco la fidanzatina che ha raccontato di essersi subito preoccupata dopo il suo ultimo messaggio vocale, dal momento che Matteo è un ragazzo tranquillo ed era strano che non desse sue notizie. “La mattina dopo ho chiamato i genitori e abbiamo provato a cercarlo negli ospedali, nel caso avesse avuto un incidente” ha spiegato Diana che poi, in lacrime, ha rivolto un invito al ragazzo a tornare, dato che fra di loro non c’è stato nessuno screzio e anche a lavoro pare che le cose gli andassero bene. Sulla stessa lunghezza d’onda i genitori che, ringraziando i Carabinieri per il lavoro che stanno svolgendo, hanno provato a rassicurarlo nel caso il figlio li stesse vedendo in diretta: “Se ha combinato qualcosa non c’è problema, si può risolvere tutto: noi gli vogliamo bene e lo stiamo aspettando tutti, lo possiamo aiutare qualunque sia il problema” ha concluso la madre nascondendo a fatica un groppo in gola. (Agg. di R. G. Flore)



L’INDIZIO: IL SEGNALE GPS DEL SUO CELLULARE

I suoi familiari e la fidanzata sono in ansia per la sua sorte e la rivelazione dell’ultimo sms inviato dal giovane Matteo Barbieri prima di far definitivamente perdere le sue tracce lascia immaginare che il 18enne non si sia volutamente allontanato ma possa essergli accaduto qualcosa. Il ragazzo, che prestava servizio presso il ristorante I Capperi alla Balduina, a Roma, è scomparso assieme alla sua moto, una Honda CBS 500, e al momento si hanno solamente alcune segnalazioni che gli uomini della Compagnia Trionfale dei Carabinieri stanno passando al vaglio: secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche, la pista che si sta seguendo è quella del segnale del gps del suo smartphone, che è stato “agganciato” nel pomeriggio di mercoledì da una cella posizionata in via Alberto Tallone, dunque non lontano dall’abitazione dove Matteo da qualche tempo viveva: particolare non di poco conto dato che, una delle testimoni oculari che dice di aver riconosciuto la moto, sostiene di aver visto un centauro che corrispondeva alla descrizione del ragazzo attorno alle 19.40 nei pressi del lago di Bracciano. Se la segnalazione fosse corretta, cosa ci faceva il 18enne lì se aveva scritto alla fidanzata Diana di essere già sulla via del ritorno? (Agg. di R. G. Flore)



L’ULTIMO SMS, “STO TORNANDO”

Dalla tarda serata di mercoledì scorso, non si hanno più notizie di un giovane ragazzo romano, non ancora 19enne, Matteo Barbieri. Aveva appena terminato di lavorare presso un ristorante della Capitale e stava per rincasare ad Anguillara Sabazia, nell’abitazione che divideva da poco tempo con un amico quando del giovane si sarebbero perse misteriosamente le tracce. Poco prima, come ogni sera, si era però premurato di mandare un sms alla fidanzata per tranquillizzarla ed avvisarla che l’avrebbe chiamata una volta a casa. Quel tragitto che lo separava dal luogo di lavoro, il 18enne era solito farlo in moto – una Honda CB 500 Abs targata EL28415 – ma anche del mezzo non sarebbe stata trovata alcuna traccia. Parte da questi enigmi la storia di Matteo Barbieri e che tiene i familiari e gli amici con il fiato sospeso da quasi una settimana. A riportare la notizia è oggi il quotidiano Il Mattino che rammenta l’ultima serata trascorsa dal ragazzo presso il ristorante I Capperi alla Balduina, dove lavora come cameriere. Una volta ad Anguillare aveva promesso come sempre alla fidanzata Diana che l’avrebbe contattata ma da quell’ultimo sms è calato il silenzio. Oggi è la stessa ragazza a dichiarare, disperata: “Viviamo nell’angoscia”.

LA DISPERAZIONE DELLA FIDANZATA E DALLA FAMIGLIA

“Matteo raggiungeva Anguillara prendendo la Braccianense dalla Cassia Vecchia e quando arrivava eravamo soliti scriverci nuovamente o chiamarci. Ma l’altra notte nulla, non ha mai risposto al telefono. Io non ho chiuso occhio”. Sono queste le parole di Diana, fidanzata del ragazzo 18enne scomparso nel nulla da giorni. La mattina seguente alla sua sparizione, insieme al coinquilino hanno allertato la famiglia dando il via alle ricerche. “Abbiamo percorso e ripercorso tutta la strada che Matteo faceva abitualmente, abbiamo girato tutti gli ospedali, ma senza esito”, ha spiegato al quotidiano Il Mattino. A seguire il caso sono ora gli uomini dei Carabinieri della compagnia Trionfale. In mano agli inquirenti, al momento, ci sarebbe un solo elemento certo ovvero il segnale gps del telefono di Matteo e che fino alle 17.30 dello scorso giovedì agganciava ad una cella di via Alberto Tallone, una traversa della Braccianense non lontano da Anguillara. Poco prima delle 20 della medesima giornata, una ragazza avrebbe segnalato un ragazzo a bordo di una moto con un casco simile a quello indossato da Matteo a Manziana. Dopo aver ascoltato amici e parenti, presto gli inquirenti procederanno all’analisi del pc del ragazzo e dei tabulati telefonici. Utili potrebbero essere anche le immagini di videosorveglianza in località La Storta che avrebbero ripreso un motociclista in sella ad un mezzo simile a quello scomparso insieme al suo proprietario.