Uno dei luoghi comuni da sfatare di cui ci si riempie spesso la bocca è che nei paesi islamici siano vietate le chiese cristiane. E’ del tutto falso, c’è una sola eccezione, ma ha delle ragioni che non si possono ignorare. E’ l’Arabia Saudita (dove peraltro non è vietato celebrare la Messa in abitazioni private) in quanto è l’equivalente del nostro Stato del Vaticano; uno stato sì, ma fondato esclusivamente su motivazioni religiose. Tutta l’Arabia saudita è territorio sacro, è il paese da cui proviene il Profeta, e dove si trova il cuore dell’Islam, la città santa della Mecca. Insomma, costruire una chiesa in Arabia Saudita sarebbe come costruire una moschea nello stato del Vaticano. Lo dimostra la decisione di dare inziio alla costruzione nel Bahrain, paese islamico del golfo, confinante proprio con i sauditi, di una nuova cattedrale dedicata a Nostra Signora dell’Arabia, il santo patrono di tutta al penisola araba dunque anche quella saudita. La madre di Gesù peraltro è venerata nel Corano ed esistono in Medio Oriente molte moschee dedicate a Lei.
INIZIATI I LAVORI PER LA CATTEDRALE
Prenderà il posto del vecchio edifico già esistente e la sua inaugurazione è prevista per il 2021. Sarà costruita anche la sede della curia, e un edificio multifunzionale che serva per l’accoglienza e per incontri culturali. L’esigenza fondamentale è quella di dare un luogo di preghiera sufficientemente grande per tutti i lavoratori di fede cristiana che sono numerosissimi in questa regione. Il terreno su cui sorgerà la cattedrale è stato donato personalmente dal re del Bahrain, Hamad bin Isa al Khalifa e lo scorso 10 giugno è stato dato inizio ufficialmente ai lavori. I costi molto alti sono coperti fino ad adesso da offerte personali dei fedeli, ma ci vorranno ancora molti soldi. Nel Bahrain dove la religione ufficiale è l’Islam e dove vige la legge islamica, la sharia, i cristiani sono circa 80mila su una popolazione di 1 milione e mezzo di abitanti. Qui lavorano agli impianti petroliferi migliaia di persone giunte dallo Sri Lanka, dall’India, dal Libano e dalle Filippine, oltre a molti paesi europei, un gran numero dei quali di fede cristiana. A Pasqua e a Natale qua vengono i cristiani dell’Arabia Saudita, dove, come dicevamo ogni religione che non sia l’Islam è vietata.