Sant’Alessio, la storia
Sant’Alessio era un ricco patrizio romano che, liberatosi di tutti i suoi averi per seguire il Signore, visse in povertà come un eremita tutto il resto della sua vita. La sua biografia è incerta e narrata da tre leggende che differiscono in molti punti: quella greca, quella romana e quella siriaca. Secondo la tradizione greca Alessio era un nobile di Costantinopoli, mentre secondo quella romana era originario di Roma e nato nell’anno 412. Tutte le versioni concordano però sui fatti più salienti della vita del Santo. Poco prima di sposarsi Alessio decise di abbandonare tutti i suoi averi terreni per vivere come mendicante. Ciò che riusciva a raccogliere in elemosine di giorno lo donava, alla sera, a chi era ancora meno fortunato di lui. Il Santo visse così tutta la sua vita adulta in estrema povertà, dedicando tutta la sua vita al Signore e senza mai svelare le sue origini nobili. La verità sul suo lignaggio venne svelata, in modo diverso a seconda delle leggende, solo in punto di morte. La santità di Alessio fu quindi immediatamente riconosciuta e il Santo è venerato fin dall’alto medioevo. Secondo la tradizione romana, Alessio visse gli ultimi anni in un sottoscala, mendicando vicino alla casa di suo padre, che però non lo riconobbe. Solo poco prima della morte scrisse un biglietto dove confessava le sue origini, che solo il Papa riuscì a strappargli di mano una volta esanime.
Il culto di sant’Alessio
Sant’Alessio è venerato sia dalla chiesa ortodossa, che lo festeggia il 17 marzo, che da quella cattolica, che lo commemora il 17 luglio. Sant’Alessio, per la sua condotta di vita, è considerato il patrono dei mendicanti e dei moribondi, ma anche dei portieri, per aver vissuto in un sottoscala, e dei campanari. Secondo la leggenda infatti quando il Papa riuscì ad aprirgli la mano e leggere il biglietto con le sue confessioni, tutte le campane cominciarono da sole a suonare a festa. Sant’Alessio è venerato sia nel mondo cattolico che in Grecia, e in particolare nel monastero di Santa Laura del Peloponneso, dove è conservata la sua testa.
Oltre a Sant’Alessio il 17 luglio si commemorano anche il vescovo Sant’Ennodio di Pavia, San Giacinto e Santa Giustina martiri, Santa Edvige Regina di Polonia, il papa San Leone IV e Santa Marcellina vergine, sorella maggiore di S. Ambrogio.