Dopo la morte cerebrale, oggi è stato dichiarato ufficialmente il decesso dell’uomo 47enne la cui famiglia ha autorizzato l’espianto degli organi. Stando alle indiscrezioni riferite dall’agenzia di stampa Ansa, al momento dell’arrivo nell’ospedale di Termoli dopo il ritardo dell’ambulanza, l’uomo era già in stato di coma e oggi nella struttura ospedaliera di San Giovanni Rotondo ne è stata dichiarata la morte. L’espianto degli organi avverrà entro questa notte. Il legale della famiglia ha riferito all’Ansa di aver già presentato un esposto alla Procura giunto insieme all’informativa degli uomini del Nas. Intanto oggi è avvenuta l’ispezione da parte degli ispettori inviati dal Ministero della Salute che per circa 4 ore e mezzo hanno sentito coloro che hanno avuto contatti con l’uomo e fatto dei sopralluoghi anche nel Pronto Soccorso. Il problema, come spiegato oggi alla trasmissione La vita in diretta, è proprio questa Tac malfunzionante e che l’uomo non ha fatto perché in manutenzione. Quella Tac, però secondo gli esperti non avrebbe cambiato nulla poiché il 47enne era già arrivato in condizioni critiche. Sul piano delle indagini i risultati degli ispettori ministeriali arriveranno nei prossimi giorni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MALASANITÀ A TERMOLI: TASK FORCE AL LAVORO
Si ricercano i responsabili per quanto accaduto negli scorsi a Termoli, in Molise, con la morte celebrale del povero 47enne che ha scatenato un prevedibile caso politico: la “malasanità” torna a colpire, o così almeno il Ministro Giulia Grillo vuole verificare per capire realmente chi siano stati i responsabili di una serie continua di errori e mancanze assai gravi. In particolare, uno punto alquanto da dirimere nei prossimi rilievi è il seguente: come mai non è mai stato utilizzato un elicottero per il trasporto del paziente, specie nel suo ultimo disperato viaggio verso San Giovanni Rotondo? Forse la tempistica si sarebbe ridotta e l’uomo avrebbe potuto salvarsi: a verificare il tutto sarà la task force ministeriale, mentre in Parlamento intanto il Capogruppo del M5s in Commissione Sanità Domenica Castellone ha rilasciato una nota in cui esprime «Quanto accaduto in Molise è di una gravità inaudita e mi auguro che la task force inviata dal ministro della Salute Giulia Grillo possa in qualche modo far luce sull’accaduto perché morire a 47 anni per l’assenza di una Tac funzionante sul territorio regionale è vergognoso. L’assistenza sanitaria deve essere garantita a tutti e su tutto il territorio nazionale». (agg. di Niccolò Magnani)
INCREDIBILE CASO DI MALA SANITÀ A TERMOLI
Un incredibile caso di malasanità è stato registrato in Molise, dove un uomo di 47 anni, vittima di un malore, ha poi dovuto fare i conti con due mancanze molto gravi che gli hanno causato la morte cerebrale. A riportare l’assurdo episodio è il quotidiano Il Giornale che spiega come l’uomo, originario di Foggia, si sarebbe sentito male mentre si trovava a Larino, provincia di Campobasso. I suoi familiari a quel punto avrebbero prontamente allertato il 118 ma in quel momento pare non vi fosse nessuna ambulanza disponibile e questo avrebbe provocato un estremo ritardo nei soccorsi. L’ambulanza lo avrebbe dovuto trasportare a circa 25 chilometri di distanza dal luogo del malore, ovvero presso l’ospedale di Termoli. Solo dopo essere riuscito ad arrivare presso il nosocomio, in condizioni già critiche e con una emorragia cerebrale in corso, i soccorritori del San Timoteo si sarebbero accorti del malfunzionamento del macchinario utile ad eseguire una Tac e in quel momento in manutenzione. Da qui la decisione di dirottare il paziente all’ospedale di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, distanza circa un’ora dal primo ospedale.
MINISTRO GRILLO INVIA TASK FORCE IN MOLISE
Il ritardo causato dall’arrivo di un’ambulanza disponibile, coniugato all’assenza del macchinario per fare la Tac avrebbero trasformato il malore del 47enne in un vero e proprio dramma. Una volta giunto all’ospedale di San Giovanni Rotondo, infatti, per l’uomo era ormai troppo tardi ed ora sarebbe in stato di morte cerebrale. Subito dopo la notizia, come spiega il quotidiano, il ministro della Salute Giulia Grillo è subito intervenuto inviando in Molise una task force coadiuvata dai Nas per tentare di fare luce sulla vicenda. “Non è possibile morire per cattiva organizzazione e sostanziale mancanza di assistenza. Tanto più in una Regione, il Molise, dove le fallimentari gestioni del passato non sono alle spalle, come dimostrano i ripetuti casi di assenza di reale programmazione che i cittadini molisani ben conoscono. Intanto, desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari dell’uomo scomparso”, ha commentato la Grillo.