Una nuova tragedia si è consumata questa mattina in alta quota, sul Cervino, dove due alpinisti sono morti dopo un volo per oltre 1300 metri lungo la parete Sud della montagna. Le due vittime si trovavano a quota 4400 metri di altitudine e dopo essere precipitati per loro non c’è stato nulla da fare. Ad assistere alla disgrazia è stato un testimone che ha poi provveduto ad allertare i soccorsi intervenuti per il recupero delle salme ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti. Ad occuparsi della dinamica dell’accaduto è il soccorso alpino della guardia di finanza di Breuil-Cervinia che avrà il compito non semplice di ricostruire le dinamiche dell’incidente e procedere alle operazioni di riconoscimento delle vittime. Le loro identità non sono ancora note. Le uniche informazioni che si hanno al momento, come riporta La Stampa sono alle ultime azioni compiute dai due alpinisti i quali erano in cordata e procedevano in discesa sulla Scala Jordan prima della tragedia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
NUOVA TRAGEDIA SUL CERVINO
Tragedia al Cervino: due alpinisti sono morti dopo essere precipitati lungo la parete sud. Il drammatico incidente è avvenuto alle 12 di oggi, mercoledì 18 luglio, a quota 4.400 metri. Stando ad una prima ricostruzione, i due alpinisti, in cordata, stavano procedendo in discesa sulla Scala Jordan. Un testimone li ha visti cadere, quindi ha allertato il Soccorso alpino valdostano. Come riferisce il Corriere della Sera, il primo sorvolo ha confermato la presenza di due corpi, 1.300 metri più in basso. Questo vuol dire che sono caduto per oltre mille metri. Il medico dell’equipaggio non ha potuto fare altro che constatare il decesso di entrambi gli alpinisti. La Scuola alpina della Guardia di Finanza (Sagf) dovrà ora ricostruire la dinamica dell’incidente, procedere con le operazioni di riconoscimento e di polizia giudiziaria. I corpi intanto sono stati portati a Cervinia, dove sono a disposizione dell’autorità giudiziaria.
CERVINO, 7 ALPINISTI MORTI DA METÀ GIUGNO
Non si ferma la tragica stagione del Cervino. Oggi due alpinisti sono morti sul versante italiano della Scala Jordan, cioè la scaletta di corda che non molto sotto la vetta facilita il superamento di un tratto di parete in quel punto strapiombante. Il numero delle vittime sulla Gran Becca è di sette alpinisti morti da metà giugno. Nei giorni scorsi un alpinista è morto mentre scalava il Cervino sul versante svizzero. Il corpo è stato individuato da una guida alpina a 4.100 metri di quota, nei pressi della cresta dell’Hornli. Inutile l’intervento dell’Air Zermatt con il medico che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso della vittima, che non è stata identificata subito. Alla Police cantonale il compito di ricostruire l’incidente.