Brutta sorpresa per Andrea Buscemi, l’attore e assessore leghista alla cultura della città di Pisa che, in passato, è stato coinvolto in un processo di stalking dopo le accuse dell’ex fidanzata. Durante la seduta del Consiglio comunale, un gruppo di circa 250 persone ha partecipato al presidio organizzato da “Casa della Donna”, per chiedere le dimissioni dell’assessore che, secondo i contestatori, non potrebbe esercitare cariche pubbliche. La manifestazione contro Buscemi si è svolta senza problemi, ma ha costretto l’assessore ad entrare in Consiglio comunale da una porta laterale. Durante la seduta, la promotrice della petizione, Elisabetta Vanni, ha consegnato al sindaco Michele Conti, il plico contenente le firme della petizione contro Buscemi. “Dimissioni, dimissioni” e “Vergogna, vergogna”, hanno urlato i manifestanti. La replica di Buscemi non si è fatta attendere. Come riporta La Repubblica che pubblica anche il video (cliccate qui per vederlo), l’assessore si è fatto raggiungere dalla compagna l’attrice Martina Benedetti – che, insieme ad altre persone, indossava una maglietta con scritto “Io sto con Andrea Buscemi”. “Il nazismo cominciò così – ha detto l’assessore – con un gruppo ristretto che ha individuato un nemico comune”. Il sindaco Michele Conte, invece, ha cercato di smorzare i toni: “Se volete è il bello della democrazia, non è stato fatto per evitare la discussione su Buscemi”.
BUSCEMI ANNUNCIA LA QUERELA CONTRO LA CASA DELLA DONNA
Andrea Buscemi, dopo essere stato contestato, ha annunciato una querela contro la Casa della Donna e la promotrice della petizione contro di lui. L’attore e assessore, come si legge su La Repubblica, ha intenzione di difendere la propria immagine che sarebbe stata lesa dalla manifestazione organizzata contro di lui durante la seduta del Consiglio comunale di Pisa. “Ho deciso di querelare per stalking la presidente della Casa della Donna di Pisa, Carla Pochini, e la promotrice della petizione Elisabetta Vanni – spiega – La loro è una persecuzione, costruita su un pregiudizio”. La Repubblica, poi, riporta anche le parole di Rubina Colombini, legale di Buscemi, che precisa: “Parliamo di una serie di condotte che configurano diverse ipotesi di reato, dalla diffamazione, alla molestia fino agli atti persecutori”.
LA LETTERA AL PRESIDENTE MATTARELLA
L’assessore leghista ha inoltre spiegato di aver inviato anche una lettera al Presidente della Repubblica, Mattarella per spiegargli la situazione. L’assessore ha inoltre specificato di essere costretto a vivere a Viareggio perché a Pisa ha paura di essere aggredito ricevendo minacce sui social. “Ho recapitato una lettera a Sergio Mattarella per esporgli la situazione. Sono costretto a vivere a Viareggio, perché a Pisa ho paura di essere aggredito, sui social qualcuno mi ha anche minacciato di morte”, ha spiegato ancora Buscemi come riporta Repubblica. A prendere le difese dell’assessore è stata poi la fidanzata Martina Benedetti che si è detta “indignata” per l’accaduto.