La conferenza episcopale italiana non può far finta di nulla rispetto a quanto sta accadendo in tema di immigrazione. Lo ha spiegato la stessa Cei attraverso una nota diramata in queste ultime ore, riguardo l’accoglienza dei profughi in Italia: «Rispetto a quanto accade – si legge, come riportano i colleghi di RaiNews e altri – non intendiamo né volgere lo sguardo altrove, né far nostre parole sprezzanti e atteggiamenti aggressivi. Non possiamo lasciare che inquietudini e paure condizionino le nostre scelte, determino le nostre risposte, alimentino un clima di diffidenza e disprezzo, di rabbia e rifiuto». La Presidenza della Cei, ha altresì aggiunto: «Ci sentiamo responsabili di questo esercito di poveri, vittime di guerre e fame, di deserti e torture».
“IMPEGNO A CUSTODIRE LA VITA”
Invita quindi all’accoglienza la conferenza episcopale, alla luce di quanto sta avvenendo nelle ultime settimane, in cui i porti italiani sono stati letteralmente chiusi ai migranti in arrivo dalla Libia o in generale dai territori africani, con gli stessi che sono quindi costretti a vagare per giorni in attesa che una nazione possa ospitarli: «Avvertiamo in maniera inequivocabile – prosegue la nota della Cei guidata dal cardinale Gualtiero Bassetti – che la via per salvare la nostra stessa umanità dalla volgarità e dall’imbarbarimento passa dall’impegno a custodire la vita. Ogni vita. A partire da quella più esposta, umiliata e calpestata». Pochi giorni fa era stata l’associazione “Cercasiunfine” a rivolgersi alla Cei affinché quest’ultima potesse intervenire in maniera più incisiva in favore dei migranti.