«Questa cosa resta tra di noi perché io ti voglio bene». Così il tassista abusivo salutò la 20enne che aveva violentato. Lei in quel momento non capì a cosa si stesse riferendo e non diede peso a quelle parole. Poi cominciò a ricordare cosa le era successo. Quel tassista aveva accompagnato lei e l’amico all’Old Fashion per una festa di compleanno. A lui si era rivolta per tornare a casa. I ricordi dello stupro cominciarono a riaffiorare il giorno dopo. Scatta così la denuncia e parte la ricerca dell’uomo, un 61enne egiziano molto conosciuto tra i frequentatori delle discoteche proprio per i suoi passaggi. Lei aveva conservato il numero di cellulare dell’uomo, quindi trovarlo è stato facile. Lo aveva riconosciuto dalla foto del profilo WhatsApp, quindi i carabinieri lo hanno fermato fingendo un controllo casuale per ottenere una sua “traccia”. Quando è stata confrontata con quelle prelevate dalla gonna e dalla maglietta che la 20enne indossava la notte dello stupro tutto è stato chiaro. Per Ahmed si sono aperte le porte del carcere di San Vittore: al momento dell’arresto, come riportato da MilanoToday, è rimasto in silenzio. (agg. di Silvana Palazzo)
EMERGENZA LEGALITÀ FUORI DALL’OLD FASHION
Le polemiche contro il locale Old Fashion non finiscono mai, neanche dopo la riapertura in seguito al dramma del caso Bettarini: anche in questo caso, non vi sono responsabilità da imputare al noto locale di Milano visto che la ragazza è uscita e di sua spontanea volontà ha accettato – seppur mezza ubriaca – il passaggio al violentatore tassista abusivo. Quel che è certo però è il grado (anzi, degrado) della legalità fuori da uno dei locali più “in” di Milano: la scorsa settimana la discoteca aveva riaperto in battenti dopo l’aggressione al figlio di Simona Ventura di fine giugno, addirittura con visita a sorpresa del Ministro Salvini che è amico storico del gestore Roberto Cominardi. Lo stupro ai danni della 20enne è precedente all’accoltellamento di Niccolò Bettarini – i fatti sono avvenuti infatti la notte tra il 16 e il 17 giugno – ma i carabinieri li hanno resi noti solo dopo l’arresto del 61enne. Intanto però in molti si interrogano su possibile task force maggiori fuori da locali come questo dove purtroppo domina l’illegalità, il traffico di droga e i malintenzionati pronti ad approfittare dei giovanissimi molto poco lucidi all’uscita. (agg. di Niccolò Magnani)
FU RESPONSABILE DI ALTRE VIOLENZE?
Per la giovane 20enne vittima di violenza sessuale ad opera di un tassista 60enne è finito un incubo in seguito all’arresto di quest’ultimo. Il tassista abusivo, secondo il racconto della studentessa, quando la stessa tentò di pagare la corsa replicò: “Questa volta la corsa è gratis”. Prima però di giungere a casa, l’uomo l’avrebbe stuprata approfittando del suo stato di incoscienza provocato dall’abuso di alcol nel corso della serata trascorsa con amici nel locale Old Fashion. Solo il giorno successivo alla violenza riuscì a ricordare alcuni frammenti tra cui la fatidica frase pronunciata dall’uomo. Nonostante il suo arresto, secondo quanto riferito da TgCom24, i carabinieri non hanno ancora concluso le loro indagini sul contro dell’italiano 61enne di origine egiziana, vedovo e con figli e residente a Milano da oltre 30 anni. Gli inquirenti, infatti, starebbero cercando di capire se nel passato del tassista abusivo ci sarebbero altri episodi di violenza a scapito di altre giovani clienti anche loro salite sulla sua Golf grigia usata per trasportarle a pagamento per il capoluogo lombardo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
VIOLENZA DOPO USCITA DA OLD FASHION
Finalmente è stato consegnato alla giustizia il tassista abusivo egiziano di 61 anni che violentò una giovane cliente 20enne la notte dello scorso 16 giugno. La vittima, dopo una serata trascorsa con amici in un noto locale della movida milanese, aveva preso un taxi abusivo per rincasare ma quel passaggio si tramutò in un episodio di assurda violenza. Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi e nel corso della quale sono stati raccontati i retroscena del caso, come riporta LaPresse è intervenuto anche il procuratore aggiunto di Milano, Maria Letizia Mannella. Nel commentare il caso, il magistrato ha asserito: “Quello che mi preme sottolineare è l’importanza di raccontare quanto accaduto a una ragazza per evitare che capiti ancora”, ha spiegato. La giovane aveva trascorso una piacevole serata nel locale Old Fashion, lo stesso di recente salito agli onori della cronaca per la terribile aggressione a scapito del figlio di Simona Ventura, Niccolò Bettarini. All’uscita dal locale, fu “avvicinata dall’uomo, un italiano 60enne di origine egiziana, che con la scusa di un passaggio l’ha portata in un luogo appartato dove ha abusato di lei fino all’alba, approfittando del suo stato di incoscienza dovuto all’abuso di alcolici”, come riferito in conferenza dal capitano della compagnia dei Carabinieri Duomo, Renato Puglisi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TAXIBLU: “BISOGNA RIPRISTINARE REGOLE”
Il caso del tassista abusivo di 61 anni che è stato arrestato a Milano con l’accusa di aver violentato una cliente di 20 anni italiana riaccende la polemica sulla presenza di abusivi che girano da anni a dispetto delle leggi. Oggi Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu, chiede che la legalità venga ripristinata. «Fondamentale è ricordare che non si trattava di un tassista, ma di un operatore illegale, di quelli che in tutta la città girano indisturbati e senza controllo, una situazione che perdura da anni». Boccalini assicura di parlare nell’interesse della clientela, cittadini e turisti: «Questi personaggi, abusivi, ormai girano incontrollati a Milano in barba alle leggi e ai controlli che oggi più che mai pretendiamo siano inflessibili». Quindi l’appello alle istituzioni: «Milano che vuole essere città europea modello, lo sia anche e soprattutto nella sicurezza. Speriamo in tempi brevi in un segnale forte e deciso delle autorità e delle istituzioni per il ripristino delle regole. Per il bene di tutti, della città e di chi la vive e meriterebbe di farlo nella maniera più tranquilla e sicura possibile». (agg. di Silvana Palazzo)
LEGA: “COLPA DEL LASSISMO DI SALA E PD”
Il caso di Milano diventa inevitabilmente (e purtroppo, visto che rischia di bypassare la violenza gravissima accaduto lo scorso 16 giugno) un nodo politico, con l’attacco che questa mattina viene lanciato dalla Lega e Lega Lombarda contro il sindaco milanese del Pd. «Un tassista abusivo, un egiziano, a Milano stupra una ragazza di vent’anni, come aveva fatto un altro tassista abusivo salvadoregno qualche mese fa con una turista canadese. Ecco la fotografia del degrado e dell’insicurezza della Milano ultima roccaforte del Pd, della Milano dell’accoglienza senza se e senza ma, di Giuseppe Sala, dove non passa notte senza che un immigrato accoltelli, violenti o rapini un malcapitato di turno», ha scritto Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio e segretario della Lega Lombarda. Milano, secondo le opposizioni di centrodestra in città, sarebbe una città allo sbando sotto il profilo dell’ordine pubblico: «secondo i dati del Censis, è la capitale italiana del crimine, la città dove, nell’anno 2016, sono stati commessi oltre 237mila reati con 7,4 reati denunciati ogni 100 abitanti», chiude attaccando le giunte «lassiste e buoniste di Sala e Pisapia», conclude Grimoldi. (agg. di Niccolò Magnani)
UN COPIONE GIÀ VISTO
Un 61enne tassista abusivo è stato arrestato questa mattina in quel di Milano. L’uomo di origini egiziane è accusato di aver violentato una ragazza 20enne nella notte fra il 16 e il 17 giugno scorsi. Purtroppo quello di oggi non è un caso isolato. Negli ultimi anni le cronache sono infatti piene di casi molto simili, tutti con lo stesso copione e con Milano sullo sfondo a fare da scenario. Del resto il capoluogo lombardo è una città ricchissima di giovani studenti e lavoratori, che spesso e volentieri abitano da soli, e quando la notte frequentato i locali della movida, per evitare di guidare dopo aver bevuto, o per evitare di prendere il mezzo visti i pochissimi parcheggi, utilizzano appunto i taxi. Il problema è rappresentato dagli abusivi, che spesso e volentieri agiscono proprio con l’obiettivo di violentare la malcapitata di turno. Si appostano davanti ai locali più noti di Milano, e offrono passaggi in cambio di pochi spiccioli. I giovani a volte si fidano, ma la serata, a volte, si conclude in maniera tragica. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TASSISTA ABUSIVO STUPRA GIOVANE ITALIANA
Questa mattina è stato arrestato un uomo con la grave accusa di violenza sessuale. Come riferisce TgCom24.it, si tratta di un egiziano sessantunenne, che nella vita fa il tassista abusivo. Lo scorso 16 giugno aveva convinto una ragazza a salire sulla propria auto per riportarla a casa, per poi abusare di lei, approfittando anche della sua ubriachezza. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del tribunale di Milano, e il 61enne si trova attualmente in cella, presso il carcere di San Vittore. Quella notte di un mese fa, la ventenne italiana aveva trascorso la serata in un noto locale della movida milanese, assieme a degli amici.
LA 20ENNE ITALIANA ERA UBRIACA, NON SI ACCORSE DI NULLA
Per tornare a casa ha quindi approfittato del passaggio dell’egiziano, che ha abusato di lei proprio per via del suo stato psichico alterato dall’alcol. La giovane non si era accorta di nulla fino alla mattina successiva, quando ha immediatamente denunciato il fatto ai carabinieri. A quel punto sono scattate le indagini e in poco più di un mese si è risaliti allo stupratore. Un caso molto simile si era verificato lo scorso mese di gennaio sempre a Milano, quando un tassista abusivo di origini albanesi aveva approfittato di almeno due donne, appostandosi davanti ai locali: a marzo è stato condannato a 12 anni di carcere.