Sant’Arsenio il Grande, la storia
Arsenio vide la luce a Roma intorno al 354, in una famiglia senatoriale. ‘Imperatore Teodosio lo scelse come precettore di Arcadio e Onorio, i suoi due figli che successivamente si divisero l’Impero. Arsenio ricoprì a Costantinopoli questa carica importante per undici anni. Verso il 394, di fronte al crollo dell’Impero dei Cesari per l’arrivo dei barbari guidati da Re Alarico, fu travolto da una crisi personale che lo portò a un cambiamento drastico della propria vita. Arsenio, infatti, si ritirò nel deserto egiziano seguendo il consiglio di “fuggire agli uomini” proferito da una voce misteriosa che rispose alla sua preghiera a Dio di indicargli la via per salvare la propria anima. Giunse così ad Alessandria d’Egitto e entrò a far parte di una comunità di monaci anacoreti. Le notti e i giorni in pieno deserto per Arsenio trascorrevano in meditazione continua e pianto a dirotto.L’angiografia a tal proposito racconta che Arsenio ricevette da Dio il dono del pianto tanto da perdere le ciglia e non dormire mai. L’anno della sua morte non è certa, si parla che sia avvenuta tra il 434 e il 450 e di certo non avvenne da Scete a quel tempo invasa dai libici ma a Troe presso Menfi. Riguardo alle testimonianze della sua vita di fede una cronistoria e delle sagge massime riferite da un amico di due Discepoli di Arsenio, Daniele Pharan e raccolte nell’opera “De Magno Arsenio” di San Teodoro Studita.
Il culto di sant’Arsenio
Ogni anno in onore di sant’Arsenio a Sant’Arsenio (SA), paese di cui è santo patrono, si svolge una sagra con numerosi appuntamenti tra i quali la processione. In tale occasione, infatti, si ricorda il miracolo ivi avvenuto il 14 maggio del 1857, nella chiesa di Santa Maria Maggiore: la statua di legno di sant’Arsenio trasudò ravvivando i colori prima sbiaditi di un fiore di stoffa posizionato tra le mani del santo. Gli abitanti di Sant’Arsenio sono particolarmente legati al culto del loro santo patrono (insieme a sant’Anna), per una credenza popolare legata al terribile terremoto che il 16 dicembre del 1709 colpì la Lucania. Il giorno prima del terremoto lo scultore trovò la statua di sant’Arsenio terminata come per miracolo, infatti gli mancava solo la testa e in occasione di quella catastrofe naturale a Sant’Arsenio ci furono solo 3 vittime, un numero esiguo rispetto la distruzione totale del vicino Polla.