Si chiamava Gerard Nazaret Coica Human, il ragazzino morto nella giornata di ieri, dopo essere annegato nel fiume Reno, in provincia di Bologna. Come scrive il quotidiano Il Resto del Carlino, la piccola vittima aveva origini peruviane, e viveva assieme alla famiglia presso il capoluogo emiliano. Doveva trascorrere una giornata di svago e spensieratezza, rinfrescandosi nel fiume, e con lui c’erano anche la nonna e quattro nipotini: purtroppo, il tutto si è trasformato in una tragedia. Attorno a mezzogiorno i sei avevano pranzato, per poi tuffarsi in acqua e trovare un po’ di refrigerio visto il caldo afoso. Dopo un bagno durato un paio d’ore, Gerard, che non sapeva nuotare, si è allontanato dai quattro cuginetti, arrivando in una zona dove non toccava. A quel punto la piccola vittima ha iniziato ad agitarsi, chiamando il soccorso degli altri ragazzini, che non sono però riusciti a salvarlo, rischiando anch’essi di annegare. Nei paraggi vi erano due pescatori, che vista la scena si sono immediatamente tuffati in acqua, salvando i cuginetti, ma per Gerard non c’è stato nulla da fare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ULTERIORI DETTAGLI

C’erano anche due amichetti a fare il bagno nella zona vietata del fiume Reno al momento dell’incidente costato tragicamente la vita a un ragazzino di 11 anni. Il giovanissimo di origine indiana non sarebbe riuscito a vincere quella che è stata probabilmente una corrente sotterranea del fiume che gli ha impedito di restare a galla, al contrario dei due amici che, pur faticando, sono riusciti a guadagnare la riva. Sono servite due ore di ricerca da parte dei sommozzatori per rinvenire il corpo del ragazzino, intorno alle ore 19 di lunedì. Bisogna comprendere se c’erano adulti che sapevano che qualcuno stesse facendo il bagno nonostante il divieto, e soprattutto si cerca di capire se altri giovani avessero l’abitudine di tuffarsi in quel punto del fiume Reno a Pioppe di Salvaro, per evitare che incidenti tragici di questo tipo possano ripetersi. (agg. di Fabio Belli)



INCIDENTE IN ZONA VIETATA ALLA BALNEAZIONE

Un bambino di 11 anni è annegato nel fiume Reno a Pioppe di Salvaro, comune di Vergato, sull’Appennino Bolognese. Il corpo del bimbo è stato recuperato nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 2 luglio 2018. Stando a quanto riportato da Repubblica, stava facendo il bagno in compagnia di altri due ragazzini. Il bambino, di origine indiana e a quanto pare proveniente da Bologna, sarebbe ansato in difficoltà insieme ai suoi amici. Mentre loro sono riusciti a risalire, lui è scomparso nell’acqua. A ritrovarlo più tardi i sommozzatori dei Vigili del Fuoco. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Le ricerche sono cominciate alle 17 circa, nella zona del campo sportivo della frazione appenninica. I due amici del bambino undicenne hanno faticato ad arrivare a riva: pare che siano stati aiutati da alcuni pescatori. Il corpo del ragazzino, invece, è stato ritrovato poco dopo le 19. Nel punto dove i bambini stavano facendo il bagno, come in tutto il fiume, c’è il divieto di balneazione proprio per la sua pericolosità.



BOLOGNA, BAMBINO DI 11 ANNI ANNEGA NEL RENO

Inizialmente si è pensato ad una tragica fatalità o ad un bagno azzardato. Come riportato da Bologna Today, l’ipotesi era infatti che i tre ragazzini fossero caduti nel fiume Reno a Pioppe di Salvaro, il paese dell’Appennino diviso tra tre comuni, Marzabotto, Grizzana Morandi e Vergato. Dopo che due dei tre ragazzi sono riusciti a risalire, sono cominciate le ricerche per individuare il terzo bambino. Sul posto sono intervenuti quattro squadre dei Vigili del Fuoco e i sommozzatori, mentre alcuni elicotteri hanno sorvolato la zona. È stato richiesto anche l’intervento del SAER – Soccorso Alpino Emilia Romagna.