Una ragazzina di soli 14 anni ha fatto arrestare dieci boss della camorra a Napoli. La minorenne li ha incastrati con un video: ha filmato infatti la casa di un suo parente mentre veniva devastata da parte di alcuni camorristi. Quella registrazione, realizzata con il suo telefonino, ha permesso ai carabinieri di invidiare gli autori del raid e di risalire ai mandati. La coraggiosa 14enne ha fatto pervenire il video ai militari dell’Arma attraverso le sue cugine. Così sono arrivati all’arresto dei responsabili con l’accusa di violenza, furto e danneggiamento con l’aggravante della finalità mafiosa. 



La vicenda risale al 2017 ed è avvenuta a Quarto, dove comanda il clan camorristico che fa capo alle famiglie Polverino e Orlando. L’estate scorsa, in seguito ad una perquisizione dei carabinieri, Teodoro Giannuzzi, narcotrafficante direttamente collegato al clan di Marano, è diventato collaboratore di giustizia. La voce però si è sparsa subito e in molti hanno cominciato a temere di finire in carcere. I più preoccupati erano Cristoforo Candela, che si occupava di narcotraffico, e Antonio Agrillo, un altro fedelissimo della cosca Polverino-Orlando. Il primo conduce in prima persona e attraverso uomini fidati la sua opera di dissuasione: per convincere Giannuzzi a non parlare si rivolge a suo suocero, Giuseppe Di Pierno, a sua volta spacciatore di droga e cliente abituale di Candela e Agrillo. Provano a convincerlo con le buone, poi con minacce esplicite, quindi passano alla violenza. E l’episodio che mette più paura a Di Pierno è proprio quello dell’attacco alla sua casa.



NAPOLI, 14ENNE FA ARRESTARE DIECI BOSS DELLA CAMORRA

È dicembre quando casa di Giuseppe Di Pierno viene bersagliata dal lancio di grossi petardi, delle bombe carta che esplodono nel giardino ma fanno danni e provocano tanta paura. Di Pierno capisce che il prossimo obiettivo sarà lui, quindi decide di rivolgersi ai carabinieri anche lui. Vengono dunque avviate le procedure per inserirlo, insieme con i suoi familiari, nel programma di protezione previsto per i parenti dei collaboratori di giustizia. Nel frattempo lui, moglie e figlie restano in caserma. Ed è mentre sono ancora lì che un gruppo di uomini entra in casa loro e distrugge tutto ciò che può: porte, finestre, mobili… Le cose di valore, invece, come quattro televisori e un telefono cellulare, vengono portate via. Alla scena però assiste la 14enne nipote di Di Pierno che riprende tutto con il suo cellulare. Poi invia il video alle cugine che consegnano subito il filmato ai carabinieri. E quel video ha portato all’arresto di Candela, Agrillo e altre otto persone coinvolte nella devastazione. Clicca qui per il video del blitz.