Morire per via di un boccone di cibo. Sembrerà assurdo ma è quanto è capitato alla povera Francesca Barsotti, 46enne della provincia di Livorno, morta giovedì sera nella sua abitazione in località Morticino. La donna stava cenando nella sua villetta in campagna, in compagnia dei genitori. Una serata conviviale, come tante altre, ma ad un certo punto quel boccone che non vuole andare giù, e che si ferma all’altezza della trachea. In famiglia scatta il panico, nessuno è in grado di fare la manovra di disostruzione, e poco dopo parte la chiamata ai soccorsi. Francesca non riesce più a respirare, e quando finalmente arriva il medico, la vittima é già cianotica. I soccorritori hanno tentato per venti minuti di rianimarla, come spiegato da iltirreno, ma alla fine si sono dovuti arrendere: quel maledetto boccone, rimasto incastrato nella parte bassa della trachea, non ne voleva proprio sapere di andare su o giù. Stando a quanto si è scoperto, pare che la vittima avesse qualche piccolo problema nel deglutire, faceva fatica ad inghiottire bocconi più o meno grossi, e una mozzarella fritta le è stata fatale. «Arresto cardiorespiratorio da soffocamento», questo quanto scritto dal medico del 118 sul referto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



UN PEZZO LE E’ STATO FATALE

Un pezzo di cibo le è stato fatale. Quello che sembrava un incidente banale durante la cena si è trasformato in una tragedia vera e propria. Una donna di 46 anni è morta dopo che i soccorritori hanno provato di tutto per salvarla. Francesca Barsotti stava cenando nella sua abitazione alle Fabbricciane, poi un boccone di cibo ha iniziato a impedirle di respirare. Stando a quanto riportato da La nazione, si sarebbe trattato di una mozzarella. I commensali in pochi secondi si sono resi conto che c’era qualcosa di ben più grave. A niente sono serviti i tentativi di liberarle le vie respiratorie e la richiesta di intervento al 118. Anche i soccorsi del medico dell’ambulanza sono stati inutili purtroppo. La corsa all’ospedale di Villamarina a Piombino, ma anche qui ogni tentativo è apparso inutile. La 46enne è morta per crisi respiratoria, soffocata da un boccone di cibo. Un episodio che non è così raro come si può pensare.



46ENNE MUORE SOFFOCATA DA BOCCONE DI MOZZARELLA

A rischiare per un pezzo di cibo non sono solo bambini piccoli e le persone anziane, ma anche gli adulti in buona salute. Pezzi di cibo troppo grandi o quelli che aderiscono in modo quasi appiccicoso alle pareti dell’esofago possono creare grossi problemi anche a loro. Di solito la difesa naturale dell’essere umano che è ostruito da qualche oggetto o alimento è la tosse, che riesce in alcuni casi a far fuoriuscire il pezzo di cibo che si era incastrato impedendo la respirazione. Quando però la tossa sparisce e la persona diventa sempre più scura in volto, arrivando a mettersi le mani intorno al collo, allora bisogna posizionarsi dietro allo sfortunato, cingendo con le nostre braccia il suo addome e comprimere in maniera energica per creare un rapido e brusco aumento di pressione che faccia uscire velocemente il corpo estraneo. È la cosiddetta manovra di Henry Heimich (il nome del medico che la studiò per primo), che però non sembra risolve tutti i casi. In quella zona nell’ultimo anno si sono registrati altri due decessi per la stessa causa.

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