Nonostante sia stato sempre attento negli ultimi giorni, e in particolare nelle ultime ore, a tenere vive le speranze per la piccola Iuschra, la bambina autistica scomparsa nei boschi intorno a Brescia, anche il papà della dodicenne sta cominciando a mostrare segni di nervosismo e insofferenza, e non potrebbe essere altrimenti considerando lo strazio di un genitore di fronte a una figlia di soli 12 anni che sembra scomparsa nel nulla. La paura è che Iuschra possa essere finita in mani poco sicure o che possa aver avuto un incidente che l’abbia anche fatta scomparire dai “radar” delle ricerche, magari a causa di una caduta. Tutte le ipotesi sono ancora valide, ma il raggio delle ricerche sta diventando più limitato, almeno relativamente all’ipotesi che la bambina si sia allontanata da solo, considerando che dopo molto tempo è difficile che Iuschra possa ancdare ancora molto lontano. (agg. di Fabio Belli)



ANCORA SPERANZE

Sono gli ultimi a perdere la speranza, nonostante la piccola sia scomparsa oramai da più di quattro giorno e le sue condizioni di salute (è autistica) potrebbero anzi aver complicato le operazioni di ricerca: i soccorritori impegnati nel Bresciano, comprese forze dell’ordine, uomini della Protezione Civile e Vigili del Fuoco in elicottero, non si danno per vinti e, anche se il tempo non gioca certo dalla parte della 12enne Iuschra, continuano a pensare che la bimba sia viva. E sulla stessa lunghezza d’onda, come è stato confermato dalla stessa Prefettura del capoluogo lombardo, ci sono anche le autorità che stanno coordinando le ricerche: “Stiamo cercando una persona viva” è stato nuovamente ribadito, “dal momento che non abbiamo ancora alcun ragione di pensare diversamente”. D’altronde gli stessi genitori di Iuschra, anche per darsi coraggio, hanno confermato ai soccorritori che la bimba è di per sé una grande camminatrice e che, pur essendo molto sensibile e potrebbe scappare se rinvenuta da qualcuno, una speranza è che si sia allontanata di molto dall’area in cui si stanno concentrando al momento le ricerche. (Agg. di R. G. Flore)



PREFETTURA, “RICERCHE RIMODULATE”

Col passare delle ore diminuiscono sempre più le speranze di poter ritrovare viva la piccola Iuschra, la bimba di 12 anni scomparsa nei boschi di Serle, le Bresciano anche se i soccorritori non vogliono darsi per vinti: infatti, nella giornata di oggi dalla locale Prefettura si fa sapere che si sta ancora cercando “una persona viva” e che nelle ultime ore sono state “rimodulate le modalità di ricerca don 265 uomini”, e sono state anche implementate nuove squadre su tutta l’area nella quale potrebbe trovarsi la piccola, dispersa nel corso di una gita. Inoltre, sul posto sono ancora in corso le ricognizioni con l’elicottero dei Vigili del Fuoco, mentre soccorritori specializzati stanno passando al setaccio diverse grotte, dove potrebbe essersi rifugiata Iuschra della quale si sono perse le tracce oramai da più di 96 ore. Le autorità, inoltre, hanno rinnovato l’appello a chiunque la avvistasse a ricordare che è autistica, che potrebbe scappare se spaventate e di avvertire immediatamente il 112 se si hanno delle segnalazioni utili. (Agg. di R. G. Flore)



SI ATTENUANO LE SPERANZE DI TROVARE IUSCHRA VIVA

Purtroppo non si hanno ancora notizie della piccola Iuschra, la bambina 12enne affetta da autismo e scomparsa nel nulla nei boschi di Brescia. Da quattro giorni è calato il silenzio sebbene la speranza dei soccorritori sia sempre quella di trovarla viva. Le ricerche, intanto, proseguiranno anche per oggi e, come spiega Tpi saranno ancora una volta 284 i volontari della Protezione civile, insieme al Soccorso alpino e alle Guardie forestali ad essere impegnati nelle nuove operazioni, al fianco di 30 esperti speleologi e 40 cani molecolari. Le ricerche riguardano una zona ampia circa 25 chilometri quadrati ed al fianco dei soccorritori ci si serve anche dell’aiuto di due droni e due elicotteri. Il sindaco di Serle aveva annunciato che le ricerche sarebbero andate avanti almeno fino a questa mattina, ma oggi si apprende che invece continueranno almeno fino a domani. “Al termine, se necessario, faremo un punto per nuove valutazioni”, ha aggiunto il primo cittadino. Le numerose grotte presenti nel territorio coinvolto nelle operazioni stanno rendendo ancora più difficile il lavoro. E’ possibile che proprio in una di essere la piccola si sia nascosta, forse per paura. Ancora più complicato il fatto che la stessa 12enne non parli e tenda a nascondersi proprio quando viene chiamata. Nonostante il padre continui a ribadire la forte resistenza della sua bambina, le speranze si affievoliscono sempre di più poiché, come riporta Unione sarda, per i medici è quasi impossibile sopravvivere oltre 4-5 giorni senza mangiare né bere. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LE RICERCHE FINO A MARTEDÌ

Proseguiranno anche oggi e domani le ricerche della ragazzina autistica di 12 anni, dispersa nei boschi di Serle, nel bresciano, dalla giornata di giovedì. Oggi è iniziato il quinto giorno di ricerche, e i soccorritori alternano momenti di speranza, ad altri di sconforto, visto che la giovane sembrerebbe come se si fosse smaterializzata. Quasi 300 tra vigili del fuoco, soccorso alpino, protezione civile e volontari, hanno battuto praticamente ogni centimetro quadro della zona in cui la ragazzina è stata vista per l’ultima volta, ma senza trovare alcuna traccia. A complicare ancora di più la situazione è il maltempo, visto che la pioggia caduta nelle scorse ore ha reso senza dubbio più difficoltoso il lavoro dei soccorritori, nonché dei cani molecolari, con le tracce che vengono in parte cancellate proprio dall’acqua piovana. La zona è perlustrata in superficie ma anche sottoterra, in ogni anfratto e grotta presente. Di notte, invece, viene fatto decollare un drone dotato di un apposito visore termico che serve per rilevare eventuali fonti di calore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

“PENSIAMO SIA ANCORA VIVA”

Non si arrendono a Serle i Vigili del Fuoco che stanno ancora cercando la bambina di 12 anni, affetta da autismo, perdutasi senza lasciare tracce durante una gita. I soccorritori hanno impostato altre 48 ore di ricerve serrate, ma i Vigili del Fuoco hanno cercato di non perdere la speranza, sottolineando di ritenere di cercare ancora, in tutto e per tutto, una persona in vita. E dunque si sta cercando di monitorare quelli che sono gli spostamenti della ragazzina, la parte più importante della ricerca perché decifrandoli si potrebbe arrivare finalmente alla soluzione del mistero. Anche perché si ritiene che con il passare delle ore la dodicenne possa essere sempre più stanca e dunque sempre più limitata negli spostamenti: bisognerà comprendere dunque se nella zona della scomparsa sono stati compiuti tutti i rilevamenti necessari. (agg. di Fabio Belli)

“SEMBRA SVANITA NEL NULLA”

Le ricerche della 12enne autistica scomparsa a Serle, scappando di corsa durante una gita, andranno avanti per altre 48 ore. Lo ha detto il prefetto di Brescia, Annunziato Vardè, dopo un incontro con i soccorritori che da quattro giorni cercando Iuschra. «Al termine di questa scadenza ci ritroveremo e faremo una nuova valutazione», ha spiegato, come riportato dall’Ansa. La sparizione della bambina è un giallo: «I nostri timori derivano dalla conformazione morfologica del territorio in questione che è molto carsico e la ragazzina potrebbe essere caduta in uno dei tanti anfratti del territorio di Serle», ha aggiunto il prefetto bresciano. La speranza è di ritrovarla presto e viva, sebbene le ricerche siano complesse. «È come se fosse svanita nel nulla perché, a parte il primo avvistamento da parte di un uomo nell’immediatezza della scomparsa, non ci sono altri segnali di avvistamento e abbiamo in campo 285 operatori. Questo dato ci fa preoccupare perché mette in dubbio che la ragazzina sia ancora in superficie». (agg. di Silvana Palazzo)

EDUCATRICE RISCHIA DENUNCIA

Sono riprese le ricerche di Iuschra, la bambina autistica di 12 anni scomparsa durante una gita nei boschi. È una corsa contro il tempo a Serle, in provincia di Brescia, anche perché siamo al quarto giorno di ricerche. Nella notte e all’alba la zona è stata sorvolata da droni con telecamere che rilevano il calore della presenza umana, ma senza risultati. I genitori, comprensibilmente disperati, chiedono di non desistere dalle ricerche. «Stiamo cercando una persona viva», ripetono i soccorritori. Sabato i cani molecolari hanno fiutato tracce della dodicenne poco distante da dove si sarebbe allontanata. Intanto l’educatrice che seguiva la ragazzina, come riportato da Tgcom24, rischia la denuncia per abbandono di minore, con l’aggravante della disabilità. L’ultimo ad averla vista è un residente sulla sessantina, che ha incrociato la minore mentre si trovava in compagnia del suo cane. (agg. di Silvana Palazzo)

IUSCHRA, INIZIATO IL QUARTO GIORNO DI RICERCHE

E’ iniziato questa mattina il quarto giorno di ricerche in quel di Serle, in provincia di Brescia. Si cerca Iuschra, la ragazzina autistica di 12 anni scomparsa nei boschi mentre era in gita con una Onlus. La scorsa notte sono proseguiti i voli dei droni dotati di visori termici per individuare eventuali fonti di calore, ma della piccola non vi è ancora traccia. La stanno cercando in trecento persone, fra volontari nonché vigili del fuoco, protezione civile, guardia forestale e via discorrendo. Stanno guardando ovunque, con il padre che si è unito alle ricerche, e che spera che la sua bambina possa venire fuori da un momento all’altro: «E’ forte – le parole riportate dal quotidiano Il Giorno – non può succederle nulla di brutto».

FIUTATA UNA TRACCIA

Nelle scorse ore i cani molecolari a corredo dell’unità cinofila avevano fiutato delle tracce appartenenti alla bimba, in una zona vicina al luogo dove è stata vista l’ultima volta, e i soccorritori si stanno concentrando in quell’area, anche se per ora non sono state effettuate scoperte significative. Nel frattempo la procura di Brescia ha aperto un’indagine per abbandono di minori, per cercare di scoprire se vi siano eventuali responsabili nella sparizione di Iuschra da parte della Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili (Fobap), la onlus a cui la pakistana era affidata assieme ad altri 13 ragazzi in difficoltà.