Prima la lettera della Cei, poi la replica del Vescovo “di frontiera” a Ventimiglia-Sanremo, tra i centri più interessati dal fenomeno migrazione, e poi infine l’Angelus del Papa di ieri: il rapporto sempre più stesso tra problema dell’immigrazione e la Chiesa è una delle sfide che i cristiani devono e possono affrontare come tema centrale (anche se non l’unico ovviamente) dei giorni nostri. Dopo la lettera della Cei sulla “necessità assoluta di accogliere i fratelli bisognosi in mare e nelle nostre terre”, la garbata ma anche decisa risposta di Mons. Antonio Suetta ha allargato i cordoni del dibattito senza slogan o “offese” ma con un punto di vista interessante da chi vive da molto vicino il fenomeno e il problema dell’immigrazione. «Mentre affermiamo con Papa Francesco il dovere all’accoglienza, scrive il vescovo di Ventimiglia-San Remo, di chi bussa alla nostra porta in condizioni di grave emergenza, occorre anche impegnarsi, forse più di quanto non sia stato fatto, per garantire ai popoli la possibilità di non emigrare, di vivere nella propria terra e di offrire là dove si è nati il proprio contributo al miglioramento sociale. Politica dell’accoglienza, che come ricorda il Papa, va fatta compatibilmente con la possibilità di integrare per non lasciare ai margini chi arriva sul nostro territorio», sottolinea il Vescovo Suetta che ricorda le parole di San Giovanni Paolo II al Congresso Mondiale delle Migrazioni nel 1988 quando sosteneva, «il diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria patria: diritto che però diventa effettivo solo se si tengono costantemente sotto controllo i fattori che spingono all’emigrazione». (agg. di Niccolò Magnani)



FEDELI “DIVISI” DOPO L’ANGELUS

Papa Francesco nel suo Angelus di oggi, domenica 22 luglio 2018, ha deciso di rivolgere un pensiero ai migranti e ha chiesto l’intervento della comunità internazionale per frenare tutte queste morti. Parole che hanno ovviamente alimentato il dibattito tra i fedeli anche se non si pensava di scatenare e formare due fazioni completamente agli antipodi. Da una parte abbiamo visto infatti quelli che si contrapponevano all’idea di un’Italia totalmente indifferente a quanto accadeva ai migranti, dall’altra chi invece era felice di un pugno di ferro del Governo e sottolineava come fosse la svolta che aspettava. Sicurametne c’è da riflettere quando si parla di cose così serie, ma è importante anche informarsi e cercare di capire tutti i punti di vista per valutare quanto sta accadendo. Papa Francesco, come capitato molte volte anche in passato, ha deciso di schierarsi senza mezze misure e intervenendo davanti ai fedeli in uno dei momenti di preghiera più importanti di tutta la settimana. Un messaggio che ha regalato sicuramente spunti di riflessioni importanti che forse fin troppe persone lasciano scivolare via con troppa superficialità. (agg. di Matteo Fantozzi)



L’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

Papa Francesco in apertura dell’Angelus di oggi ha voluto esprimere tutto il suo sconforto e dolore per le recenti tragedie che hanno visto protagonisti migranti su barconi naufragati nelle acque del mediterraneo nelle ultime settimane. Al tempo stesso ha voluto assicurare il suo ricordo e le sue preghiere anche gli scomparsi in mare ed alle loro famiglie. Dopo le sue parole non sono mancati gli applausi della folla riunitasi in Piazza San Pietro che ha condiviso il suo accorato appello rivolto alla Comunità internazionale, spronata da Bergoglio ad intervenire prontamente al fine di evitare ulteriori tragedie in futuro. Tra i presenti ad assistere alla preghiera di questa domenica, come riporta Polisblog, c’erano anche i protagonisti del “digiuno a staffetta” iniziativa promossa, tra gli altri, da Padre Alex Zanotelli. Quest’ultimo nel corso della celebrazione che chiudeva l’evento aveva ringraziato anche Papa Francesco per aver più volte sostenuto la causa dei migranti: “Grazie a Papa Francesco per le sue profetiche parole sui migranti, in particolare a Lampedusa e a Lesbo. E alla Cei che ha emanato una nota breve ma molto efficace, dicendo che ‘come vescovi ci sentiamo responsabili e avvertiamo che la via per salvare la nostra stessa umanità passa dalla difesa di ogni vita, a partire da quelle di chi fugge da guerre, miseria e cambiamenti climatici”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“MAI PIÙ SIMILI TRAGEDIE”

L’appello di Papa Francesco nel corso dell’Angelus di questa domenica non poteva non passare inosservato ed è arrivato dritto al cuore della delicata questione migranti e delle numerose morti avvenute nel Mediterraneo nelle ultime settimane. Un appello che Bergoglio ha voluto rivolgere essenzialmente alla Comunità internazionale affinché possa intervenire quanto prima per evitare altre stragi di persone. Parlando a braccio, il Pontefice non ha nascosto il suo sentito dolore davanti a una folla di 25 mila fedeli ed al tempo stesso ha destinato le sue preghiere per le persone coinvolte nelle ultime morti in mare e per le loro famiglie. Il Pontefice, come rammenta Famiglia Cristiana, si è poi soffermato su tre verbi che lo stesso ha definito i “verbi del Pastore” presenti nel brando del vangelo: vedere, avere compassione, insegnare. “Lo sguardo di Gesù non e` uno sguardo neutro o, peggio, freddo e distaccato, perché Gesù guarda sempre con gli occhi del cuore. E il suo cuore e` cosi` tenero e pieno di compassione, che sa cogliere i bisogni anche più nascosti delle persone”, ha aggiunto. “Dato che Gesù si e` commosso nel vedere tutta quella gente bisognosa di guida e di aiuto, ci aspetteremmo che Egli si mettesse ora ad operare qualche miracolo. Invece, si mise a insegnare loro molte cose”, ha proseguito, spiegando come il primo pane offerto dal Messia alla folla affamata e smarrita sia stato il pane della Parola. “Con Gesù al fianco si può procedere con sicurezza, si possono superare le prove, si progredisce nell’amore verso Dio e verso il prossimo. Gesù si e` fatto dono per gli altri, divenendo cosi` modello di amore e di servizio per ciascuno di noi”, ha concluso Papa Francesco. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

DOLORE PER NAUFRAGI NEL MEDITERRANEO

Il tema dei migranti e le innumerevoli tragedie in mare che negli ultimi giorni sono state protagoniste della cronaca, hanno scosso anche Papa Francesco che oggi, durante l’Angelus, ha voluto lanciare un accorato appello affinché la comunità internazionale possa intervenire con fermezza al fine di evitare altre simili tragedie. Ciò che Bergoglio ha chiesto con forza alle istituzioni è stata la garanzia in tema di “sicurezza, il rispetto dei diritti e la dignità di tutti”. Il Pontefice non ha potuto poi non esprimere tutto il suo immenso dolore di fronte alle ultime notizie che sono giunte proprio negli ultimi giorni e riferite alle immani tragedie nelle acque del Mediterraneo, dove spesso si sono registrati naufragi di barconi carichi di immigrati. Pensando inevitabilmente agli scomparsi in mare ed alle loro famiglie, Papa Francesco ha voluto assicurare il suo ricordo e la sua preghiera. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

L’APPELLO DI PAPA FRANCESCO

Torna a parlare del tema migranti Papa Francesco, e lo fa rivolgendosi ai fedeli questa mattina in piazza San Pietro durante l’Angelus domenicale. Sua Santità ha rivolto le proprie preghiere alle vittime dei numerosi naufragi verificatisi in tempi recenti, dicendo: «Sono giunte in queste ultime settimane notizie di naufragi di barconi carichi di migranti nelle acque del Mediterraneo, esprimo il mio dolore più forte ed assicuro per gli scomparsi e le loro famiglie il mio ricordo e la mia preghiera». Bergoglio si è altresì rivolto alle autorità, affinché tale situazione possa non verificarsi più in futuro: «Un accorato appello – dice – affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza onde evitare che simili tragedie si ripetano».

“MARIA CI AIUTI A FARCI CARICO DEI PROBLEMI DEL PROSSIMO”

Il Papa ha chiesto alle istituzioni che vengano garantiti a tutti la sicurezza, nonché il rispetto dei diritti e della dignità umana. «Maria Santissima ci aiuti a farci carico dei problemi – ha aggiunto il Santo Padre – delle sofferenze e delle difficoltà del nostro prossimo, mediante un atteggiamento di condivisione e di servizio». Un nuovo pressante appello quindi del Santo Padre nei confronti della comunità internazionale, un invito a trattare in maniera più delicata una questione come l’immigrazione, che tanto sta facendo dibattere in queste ultime settimane le varie nazioni europee. Da quando il nuovo governo si è insediato, è radicalmente cambiata la posizione dell’Italia in tema di accoglienza, ma ciò ha creato molteplici polemiche.