Non è certamente stato uno degli amici più stretti in Fca e Ferrari in questi anni di era Marchionne eppure non poteva mancare un pensiero in queste ore difficili da Luca Cordero di Montezemolo, ex Presidente del Cavallino Rosso spodestato in maniera netta e improvvisa due anni fa proprio dall’allora ad di Fca in seguito al periodo nero nell’area corse della Ferrari. «Sergio Marchionne è uno dei più grandi manager internazionali. Abbiamo iniziato e proseguito insieme un lungo e proficuo pezzo di strada alla Fiat negli anni più drammatici con grande spirito di amicizia e collaborazione», si legge nella prima parte della nota ufficiale dell’ex presidente di Alitalia. In seguito i contrasti e gli screzi non sono mancati, come ammette lo stesso LCDM ripensando proprio al periodo in Ferrari: «Abbiamo avuto nel passato recente contrasti anche molto duri, ma mai ho messo in discussione il coraggio, la capacità e la visione di Sergio, che hanno permesso il salvataggio e il rilancio del primo gruppo industriale italiano e contribuito a modernizzare le relazioni sindacali nel paese. Sono vicino alla sua famiglia». Le condizioni di salute, intanto, restano gravissime senza però ancora un singolo commento ufficiale da parte dei medici o della famiglia di Marchionne: la tensione sale e quelle condizioni “irreversibili” purtroppo restano l’unica parola ufficiale captata. 



SALVINI: “PREGO PER LUI”

Mentre il coma irreversibile di cui sarebbe purtroppo vittima Sergio Marchionne ancora non viene “confermato ufficialmente” – come del resto, mai neanche smentito da Fca o famiglia – attorno all’ex amministratore delegato si circondano voci e rumors, messaggi di cordoglio e stupidi insulti. Nel mondo della politica, dopo le polemiche (sterili) tra la sinistra e Di Maio, interviene da Milano il Ministero degli Interni Matteo Salvini che riporta un messaggio teso a smorzare i tentativi “speculativi” dei mercati e di certi commentatori sul tema: «Se qualcuno in Borsa specula sulla malattia è la dimostrazione che anche nella finanza ci sono persone prive di scrupolo», sostiene il vicepremier della Lega, prima di esprimere un personale messaggio di vicinanza a Marchionne «e a tutta la sua famiglia con la certezza che l’azienda continuerà a restare in buone mani e che non ci saranno problemi per il futuro aziendale degli operai. Nessuno avrebbe voluto una successione così traumatica, ora». Per il Ministro Salvini, infine, non resta che concludere con un tono personale: «posso solo pregare per chi ci crede, fare auguri a Marchionne e lavorare perché azienda non abbia nessun contraccolpo».



DALL’OSPEDALE NESSUN BOLLETTINO MEDICO

L’ospedale di Zurigo presso il quale si trova ricoverato da tre settimane Sergio Marchionne non prevede alcun bollettino medico, quasi certamente per volere della stessa famiglia dell’ex manager. Ai giornalisti è esplicitamente vietato l’accesso alla struttura ed al suo capezzale ci sarebbero solo i due figli e la compagna Manuela Battezzato. Attualmente le condizioni dell’ex ad di Fca sono stazionarie ma comunque irreversibili mentre non compare alcuna altra novità in merito al suo stato di salute. In queste ore di attesa segnate da una speranza che sembra ormai essere del tutto sfumata, non sono mancate neppure le polemiche sul conto di Marchionne, tali da far intervenire anche il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, al termine di un incontro con gli ambasciatori del G20. Secondo quanto riportato dall’Huffpost, molte critiche sarebbero piovute in particolare sul suo operato e ad innalzarsi sarebbero stati soprattutto alcuni ambienti di sinistra. Di fronte a ciò, Di Maio ha reagito duramente: “Bisogna rispettare chi sta male”, ha tuonato, pur confermando gli attrici avuti negli ultimi anni con il manager oggi in gravissime condizioni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



GRANDE STEVENS: “POLMONI AGGREDITI”

Le condizioni di Sergio Marchionne sarebbero stazionarie: sono queste le ultime notizie che giungono in queste ore, riportate da TgCom24. L’ex ad Fca resta comunque ricoverato in terapia intensiva ed in condizioni irreversibili presso l’ospedale universitario di Zurigo. Al momento non sarebbero previsti bollettini medici e la famiglia continua a seguire la strada del silenzio intrapresa ormai da giorni. Resta invece l’enigma relativo alle cause della malattia di Marchionne dopo le ultime indiscrezioni. A confermare l’ipotesi iniziale del cancro ai polmoni è stato Franzo Grande Stevens, storico braccio destra di Gianni Agnelli, il quale in una lettera al Corriere ha ripercorso gli anni di Marchionne parlando anche del suo dolore per la malattia che lo ha colpito e che lo stesso ha definito “indicibile”. “Quando dalla tv di Londra appresi il giovedì sera che egli era stato ricoverato a Zurigo, pensai purtroppo che fosse in pericolo di vita. Perché conoscevo la sua incapacità di sottrarsi al fumo continuo delle sigarette”, ha spiegato Grande Stevens. “Tuttavia, quando seppi che era soltanto un intervento alla spalla, sperai. Invece, come temevo, da Zurigo ebbi la conferma che i suoi polmoni erano stati aggrediti e capii che era vicino alla fine”, ha aggiunto. Pur non parlando direttamente di tumore è proprio questo che avrebbe fatto intuire dalle sue parole. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

“CONDIZIONI IRREVERSIBILI” E UNA NUOVA VERITÀ: NON È TUMORE?

Sono ore molto delicate, queste, in merito alle condizioni di salute di Sergio Marchionne, definite ormai “irreversibili”. Dopo la notizia di una non precisata operazione alla spalla nella clinica di Zurigo, resta il mistero sulle reali cause che avrebbero portato all’attuale stato dell’ex manager. A fornire una nuova possibile verità, come spiega Libero Quotidiano, è Repubblica, secondo la quale ad aver colpito Marchionne non sarebbe stato un tumore ai polmoni come rivelato da Dagospia in una clamorosa indiscrezione. Secondo il quotidiano, infatti, “Fonti vicine al manager suggeriscono che qualcosa non dev’essere andato nel verso giusto durante l’operazione, forse già al momento dell’anestesia o subito dopo”. Inizialmente sembrava essere tutto sotto controllo ma a metà della scorsa settimana la crisi iniziale sarebbe peggiorata gradualmente per poi arrivare ad un punto di non ritorno. “Troppo tardi, a quel punto, per qualunque controffensiva: il fisico provato di Marchionne non rispondeva più alle cure, e il manager veniva mantenuto in vita solo grazie alle macchine”, ha concluso Repubblica, rivelando così un retroscena che, se confermato, sarebbe davvero inquietante. Da parte della famiglia, intanto, resta al momento il massimo riserbo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

IL PREMIER CONTE “PENSIERO AI FAMILIARI”

Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di FCA, continua a versare in condizioni di salute molto gravi, anche se non arrivano ancora conferme ufficiali, nel rispetto della privacy del manager ricoverato in Svizzera dopo un intervento chirurgico. Ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà per le condizioni di salute di Marchionne anche il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha dichiarato in un nota ufficiale: “Apprendo con profondo dispiacere le ultime notizie riguardanti le condizioni di Sergio Marchionne. In questo momento il mio commosso pensiero va ai suoi familiari”. Il Premier aveva non ha avuto modo di incontrare personalmente, dal momento della partenza del Governo, Marchionne, ma ha affermato di seguire con grande attenzione l’evoluzione del passaggio di consegne che ci sarà in FCA, auspicando una continuità nei successi e nella solidità garantita dalla gestione Marchionne all’azienda. La famiglia Agnelli ha già fatto sapere ufficialmente come non ci sia nessuna possibilità di un ritorno al lavoro di Marchionne, ma le indiscrezioni trapelate, di cui anche Conte ha preso atto, fanno temere ormai il peggio. (Agg. di Fabio Belli)

RICOVERATO IN TERAPIA INTENSIVA: “SITUAZIONE IRREVERSIBILE”

Sergio Marchionne è «ricoverato in terapia intensiva» all’ospedale universitario di Zurigo e le sue condizioni di salute sono «irreversibili». Lo apprende l’Ansa, ma la notizia al momento non è stata confermata da Fca. Il Fatto Quotidiano rivela invece, citando fonti del Quirinale, che ieri anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto contatti con Fca per informarsi sulle condizioni di Marchionne e sulla situazione che si è creata. «Mi addolora che stia male e in un momento così difficile credo ci voglia rispetto per il dolore dei suoi familiari, dei suoi più cari amici e dei suoi collaboratori», ha dichiarato il vicepremier Luigi Di Maio. «Non l’ho incontrato ma i nostri staff – ha aggiunto il ministro del Lavoro – erano in contatto da qualche settimana e mi dispiace di non aver avuto modo di confrontarmi con lui sul futuro dell’auto elettrica, era una mia intenzione farlo». (agg. di Silvana Palazzo)

SERGIO MARCHIONNE IN GRAVI CONDIZIONI DI SALUTE

Restano molto gravi le condizioni di salute di Sergio Marchionne, e anche se il suo stato di salute – si teme – possa essere irreversibilmente compromesso l’ormai ex Ad Fca non è morto. Lo confermano, secondo l’agenzia Agi, le poche fonti mediche trapelate finora. È mistero sulle complicazioni emerse dopo l’intervento chirurgico alla spalla destra. Nelle ultime ore si è parlato di un peggioramento legato ad tumore ai polmoni, ipotesi che ha fatto anche La Stampa scrivendo di voci non confermate che «parlano di una malattia oncologica ben più grave». Ora Marchionne si troverebbe in terapia intensiva in una condizione che viene definita «irreversibile». Invece La Repubblica parla per l’ormai ex manager di Fca di condizioni diventate drammatiche venerdì: «Un primo tentativo infruttuoso di attenuare la sedazione senza che il paziente riuscisse però a respirare da solo, quindi l’aggravamento ancora più deciso, ormai senza ritorno. Il paziente non reagiva più». Il Corriere della Sera ha ricordato l’ultima apparizione in pubblico di Sergio Marchionne: «Si vedeva che era fiacco, pallido», il commento di chi era presente. La famiglia Agnelli è incredula per il peggioramento delle condizioni di salute del manager che ha segnato la svolta Fiat. «Ha fatto una vita d’inferno per far arrivare questo gruppo a dove si trova oggi», ha dichiarato un membro della famiglia, come riportato dal Giornale. (agg. di Silvana Palazzo)

BERLUSCONI: “QUELLA DI MARCHIONNE È UNA BELLA STORIA ITALIANA”

Hanno in maniera diversa innovato e rivoluzionato il mondo industriale e commerciale dell’Italia (e non solo) e oggi l’81enne si ritrova a scrivere di un collega e “rivale” che a soli 66 anni sta lottando tra la vita e la morte. Silvio Berlusconi, in una nota uscita nel tardo pomeriggio domenicale, si dice profondamente colpito dalle gravi condizioni di salute di Sergio Marchionne anticipate dall’addio a tutte le cariche ricoperte in Fca. «Marchionne è certamente il numero uno dei manager italiani ha dimostrato di avere intuizione, coraggio, lungimiranza, competenza, ha garantito il futuro ad una grande azienda italiana come Fiat in un momento difficile e l’ha pilotata con coraggio sulla strada difficile dell’internazionalizzazione fino ad arrivare ad occupare una quota importante del mercato di oltreoceano». Il Presidente di Forza Italia ricorda come la carriera e la professionalità di Marchionne sia un esempio di «bella storia italiana, la storia del figlio di un maresciallo dei carabinieri – da cui eredita il senso del dovere, della disciplina, della serietà – costretto ad emigrare, che ha saputo far onore al suo Paese con lo studio e con il lavoro fino a diventare uno dei simboli del genio italiano nel mondo – conclude l’ex Cavaliere – In questo momento difficile mi stringo a lui e ai suoi familiari con vero affetto».

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