L’ultima idea della Commissione Europea per convincere i paesi membri ad accogliere i migranti, sta nel proporre agli stessi un bonus di 6mila euro per ogni straniero che viene preso in carico. E’ questo quanto emerso quest’oggi a Bruxelles, e che ha fatto andare su tutte le furie il ministro dell’interno Matteo Salvini. Il leader del carroccio ha prima sottolineato che «ogni richiedente asilo costa al nostro Paese tra i 40 e i 50mila euro», evidenziando quindi il divario fra il “bonus” e il costo effettivo, per poi bollare l’incentivo come una semplice elemosina: «L’elemosina Bruxelles la può tenere per lei – le parole del vice-presidente del consiglio rilasciate durante la visita a una caserma dei vigili del fuoco – noi vogliamo chiudere il flussi in arrivo per smaltire l’arretrato di centinaia di migliaia di presenze, non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA DIRETTIVA SALVINI
Cambiano le regole, cambiano i costi e per il Ministro degli Interni si spera cambino anche i “risultati”: approda al Viminale la “direttiva Salvini” che prova a rivoluzionare i costi dell’accoglienza per i migranti in Italia. Nello specifico si tratta di una sorta di “spending review” dell’accoglienza, con tagli specifici e “diversificazione” delle varie tipologie di rifugiati e profughi che sbarcano sulle nostre coste. Una “razionalizzazione” della spesa è quanto il vicepremier leghista intende approntare nelle prossime regole di accoglienza: rispetto delle regole Ue – punto chiave, ribadito più volte da Mattarella e Conte -, risparmio di spesa pubblica (come promesso alla Corte dei Conti a marzo scorso) e differenziazione di servizi offerti. Tutto ciò riguarderà la direttiva Salvini che individua due livelli di prestazioni, come anticipa l’Agi: «a tutti i richiedenti asilo verranno assicurati i servizi assistenziali di prima accoglienza, mentre gli interventi per favorire l’inclusione sociale saranno riservati esclusivamente ai beneficiari di forme di protezione».
L’UE, “PAGHIAMO CHI SALVA E ACCOGLIE”
L’accordo tra Anac e Viminale metterà di fatto sul tavolo tutte le proposte della direttiva per trovare una giusta via di concretizzazione del provvedimento, in modo da divenire effettivo in poche settimane. Salvini oggi incontra Cantone per stabilire i punti principale, poi i tecnici “limeranno” i dettagli: «Le linee di intervento delineate oggi con la direttiva permetteranno di razionalizzare la spesa uniformandoci alla media dei Paesi europei», ha detto il ministro Salvini. Sul fronte costi, l’ospitalità per ogni singolo migrante costerà da una media attuale di 35 euro a 25 euro con la nuova direttiva: l’obiettivo è chiaro, oltre che ridurre l’arrivo dei tanti profughi – punto principale del programma della Lega -; l’idea è quella di promettere guerra «a chi specula sulle spalle dei richiedenti asilo». Intanto però dall’Unione Europea arriva un monito che potrebbe avere nel mirino proprio l’Italia e i Paesi che stanno riducendo se non addirittura chiudendo “la serranda” per evitare arrivi di migranti: secondo il Financial Times, «la Commissione Europea offrirà ai governi 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto nel proprio Paese, fino a un massimo di 500 persone». L’Ue in questo modo «si augura di persuadere il governo italiano a fare di più», conclude la fonte a Bruxelles del FT.