Le fiamme ancora non sono state domate del tutto nell’ignobile condizione in cui versa la Terra dei Fuochi da ormai troppi anni: il “monnezzaio” della Camorra, come viene purtroppo definita la zona di campagna e delle industrie attorno a Caivano, Marcianise e in mezzo alle province di Napoli e Caserta, continua a mietere vittime, ovvero i cittadini innocenti che abitano quelle terre e che si ammalano ogni giorno di più perché non hanno le risorse per scappare via. Come scrive Il Mattino, «I residenti di Pascarola, assaliti dai miasmi nauseabondi e dall’aria irrespirabile, sono tutti barricati in casa»: la colonna di fumo nero è ancora visibile mentre i Vigili del Fuoco fanno quello che possono e cercano di spegnere le fiamme divampate nell’area industriale ancora per origini poco chiare. «Un evento grave per proporzioni ma nessun rifiuto pericoloso e nessuna ‘ecoballa’ presente nell’area. Grazie alle procedure antincendio adottate e al pronto intervento delle maestranze prima e dei vigili del fuoco poi, fortunatamente è stato possibile evitare il propagarsi delle fiamme all’intero complesso», fa notare la società “Di Gennaro Spa”. Ma l’emergenza va ben oltre questo incendio in una Terra ormai appunto chiamata “Dei Fuochi”.. (agg. di Niccolò Magnani)



SINDACO DI MARCIANISE: “CI STANNO UCCIDENDO”

Un nuovo incendio fa bruciare la Terra dei Fuochi. Ad andare in fiamme è una fabbrica del gruppo De Gennaro, nella zona industriale di Pascarola, a Caivano, a ridosso tra le province di Napoli e Caserta. I residenti sono tutti barricati in casa: l’aria è irrespirabile. Nel frattempo i vigili del fuoco lavorano senza sosta per cercare di domare le fiamme che hanno avvolto le balle di carte e plastica stoccate nel piazzale. «È una bomba ecologica», dichiara su Facebook il sindaco di Marcianise Antonello Velardi. «Sono sempre più convinto che bisogna chiudere tutti questi impianti per lo stoccaggio dei rifiuti: sono bombe ecologiche». E infatti promette: «A Marcianise li chiuderemo tutti, statene certi!». Ma usa anche toni minacciosi: «E sono sempre più convinto che dobbiamo prendere questa gente, e i politici loro amici e complici, con i forconi: ci stanno uccidendo. Prendiamoli con i forconi!». Clicca qui per vedere il post integrale del sindaco di Marcianise. (agg. di Silvana Palazzo)



COSTA: ?“SITI SORVEGLIATI SPECIALI”

Prosegue l’opera di spegnimento dell’incendio che è divampato oggi pomeriggio in una ditta di stoccaggio e smaltimento di rifiuti provenienti da raccolta differenziata. È andato in fumo nella zona industriale di Pascorola, a Caivano (Napoli), una ingente quantità di carta e plastica da imballaggio. C’è un intossicato, riferisce l’Ansa: si tratta di un operaio cingalese che è stato trasportato all’ospedale di Frattamaggiore. Non è in pericolo di vita. Le fiamme comunque non sono ancora state domate del tutto: probabilmente ci vorranno giorni per farlo. Intanto continua ad alzarsi una densa colonna di fumo, visibile anche da alcune zone di Napoli. I vigili del fuoco sono a lavoro anche per evitare che altra plastica venga a contatto con le fiamme peggiorando la situazione. Intanto il ministro dell’Ambiente Sergio Costa chiede alle Prefetture d’Italia di «accelerare i tempi per rendere i siti sorvegliati speciali». Il centro di stoccaggio di Caivano nelle prossime ore «sarà messo, al pari degli altri siti sensibili, sotto controllo speciale». (agg. di Silvana Palazzo)



TERRA DEI FUOCHI, INCENDIO CAIVANO: ARPAC VALUTA DANNI

Paura a Caivano, comune dell’area nord di Napoli: uno spaventoso incendio è divampato in un deposito della ditta di recupero rifiuti Di Gennaro Spa, nella zona industriale di Pascarola. L’Arpac è prontamente intervenuta con tecnici e mezzi per stabilire quali siano i danni nel rogo che si è sviluppato alle 13 di oggi. In fiamme molte ecoballe, derivanti dalla raccolta differenziata dei rifiuti che affidano lo smaltimento di tali frazioni alla società. Lo ha fatto sapere l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in una nota stampa. «Mentre sono a Roma mi arrivano foto della mia terra. Di nuovo un rogo, di nuovo inquinamento, di nuovo morte» ha scritto sui social Conny Giordano, parlamentare del MoVimento 5 Stelle originaria di Frattamaggiore, comune vicino a Caivano. «Ho allertato personalmente il Ministero dell’Ambiente e sono certa che il ministro Sergio Costa e il sottosegretario Salvatore Micillo, lavoreranno alacremente per comprendere dinamica e responsabilità di questo ennesimo disastro ambientale a danno della nostra terra. Non è giusto» ha concluso Giordano. (agg. di Silvana Palazzo)

NUBE NERA DA PASCAROLA

Un incendio di vaste proporizioni sta divampando in queste ore nel napoletano. Una ditta di Caivano, come riferito da alcuni organi di informazione locale, ha preso fuoco, e stando alle testimonianze si tratterebbe di un grande capannone di un deposito di imballaggi e rifiuti. Una colonna di fumo nero è visibile da diversi chilometri in alcuni comuni della provincia di Napoli e di Caserta, e ovviamente sono moltissimi i cittadini allarmati per il rischio di nube tossica. I residenti hanno subito allertato le forze dell’ordine e i vigili del fuoco, che stanno lavorando per domare le fiamme, e che hanno isolato i rifiuti dal fuoco.

IL VIDEO DELLA COLONNA DI FUMO

Il titolare dell’azienda è il signor Di Gennaro, che ovviamente sta vivendo con apprensione tali momenti. Non è ancora chiara la natura dell’incendio, se dolosa o accidentale, fatto sta che le fiamme non sono ancora state spente definitivamente, anche se l’area è sotto controllo. Il sindaco di Marcianise, come riporta Internapoli.it, ha commentato l’episodio con tali parole: «È andato a fuoco un impianto per lo stoccaggio di rifiuti. È una bomba ecologica. Le fiamme stanno crescendo. È da mezz’ora che la situazione è diventata più drammatica». Già una ventina di giorni fa si era verificato un incendio molto simile nel napoletano, precisamente e San Vitaliano.