Il giorno dopo le parole importanti che la Madonna ha proferito nel messaggio diffuso in tutto il mondo, il cristiano e il pellegrino che desidera riflettere su quei toni, quei messaggi, quegli inviti, non deve far altro che partire dal punto n.1 di ogni richiesta e consiglio mariano: la preghiera. È proprio essa, la forma più nobile e alta di domanda, a connettere tra loro gli uomini e le donne della storia con il proprio Creatore, il proprio Continuatore e il proprio Destino: come dice sempre la Madonna nel messaggio di ieri, «Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui, perché Lui è la vostra forza. Perciò vi invito a pregarLo e a fidarvi di Lui». Sul sito online del santuario di Medjugorje si legge oggi, come “citazione del giorno” un invito molto simile tratto da un messaggio del 25 luglio del 1996, in cui si leggeva «Figlioli, voi parlate molto di Dio e testimoniate poco con la vostra vita. Per questo, figlioli, decidetevi per la conversione affinchè la vostra vita sia vera davanti a Dio, in modo che, nella verità della vostra vita testimoniate della bellezza che Dio vi ha donato». Testimonianza e bellezza, le due “cifre” del cristianesimo e del rapporto tra l’uomo e il Signore: lo diceva Dostoevskij, uno dei più grandi pensatori cristiani della storia, e lo ridice oggi la Madonna. Il filo che li unisce – la fede – è unico.  



IL MESSAGGIO DEL 25 LUGLIO 2018

È finalmente stato pubblicato e diffuso in tutte le lingue – grazie alla sempre rapida capacità dei vari traduttori presenti nella Parrocchia di Medjugorje – il nuovo messaggio della Santa Madre di Dio. Parla di conversione e di percorso, di strade rivolte verso il Cielo che però partono inevitabilmente da questa Terra; tratta della gioia ma anche del dolore, della Santità e della vocazione a cui ognuno è chiamato. Insomma, in poche righe un concentrato “simbolo” di quello che è ogni volta il messaggio mariano: un invito alla preghiera e alla sequela del Cristo suo Figlio Unigenito. Ecco il testo integrale: «Cari figli! Dio mi ha chiamata per condurvi a Lui, perché Lui è la vostra forza. Perciò vi invito a pregarLo e a fidarvi di Lui, perché Lui è il vostro rifugio da ogni male che sta in agguato e porta le anime lontano dalla grazia e dalla gioia alla quale siete chiamati. Figlioli vivete il Paradiso qui sulla terra affinché stiate bene e i comandamenti di Dio siano la luce sul vostro cammino. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata». 



I FEDELI E L’INCONTRO CON LA MADRE DI DIO

L’inviato del Papa, il Vescovo Hoser, sempre nella stessa cerimonia di ingresso nella comunità di Medjugorje – come potete osservare qui sotto – ha usato delle parole molto importanti per esprimere il significato di un continuo afflusso di pellegrini in questa minuscola parte della ex Jugoslavia: «perché vengono qui? Vengono per incontrare qualcuno: per incontrare Dio, incontrare Cristo, incontrare la Sua Madre. E poi scoprire la strada che conduce alla felicità di vivere nella casa del Padre e della Madre», spiega nell’omelia l’Arcivescovo di Praga, sottolineando come in questo luogo così particolare «si viene per scoprire la strada mariana come quella più certa e sicura. È la strada del culto mariano che si svolge da anni qui, cioè “quel culto sacro, nel quale vengono a confluire il culmine della sapienza e il vertice della religione, e che pertanto è compito primario del Popolo di Dio», concluse domenica scorsa davanti a migliaia di pellegrini affezionati alla Madonna di Medjugorje. 



LA PACE E LA CONVERSIONE NELLA FAMIGLIA

Una riflessione, una preghiera e la conversione: i messaggi della Madonna di Medjugorje si potrebbero “riassumere” sempre in questo triplice contenuto che si rinnova di volta in volta ma che rappresenta un punto fermo di “paragone” per ogni fedele pellegrino che vi si rapporti. Anche in quello nuovo che giungerà oggi tramite la diffusione della veggente Marija si attende la stessa “triplice” risultanza, sempre profonda e mai “banale” nonostante una forma argomentativa piuttosto consolidata. Intanto, sul portale del Santuario di Medjugorje, è apparsa una citazione che invita alla riflessione verso il nuovo messaggio del 25 luglio: è stato tratto da un messaggio passato del 25 settembre 2002 e richiama alla centralità della preghiera per la conversione nella famiglia. Un ruolo di testimonianza nella primissima cellula della società: «Figlioli, pregate per la pace affinchè nel mondo ogni uomo senta l’amore per la pace. Soltanto quando l’anima trova la pace in Dio si sente contenta e l’amore scorrerà per il mondo. E in modo speciale, figlioli, siete chiamati a vivere e a testimoniare la pace, pace nei vostri cuori e nelle famiglie, e attraverso voi la pace scorrerà anche per il mondo». 

VERSO IL NUOVO MESSAGGIO

Come ogni 25 del mese, l’intera comunità di affezionati e pellegrini di Medjugorje attende con trepidazione e in preghiera il messaggio della Madonna diffuso tramite l’apparizione a Marija Pavlovic: nell’attesa di scoprire le nuove parole che la Madre di Dio dedicherà all’intera “comunità parrocchiale” – il messaggio del 25 è ormai da tempo il momento “ufficiale” da diffondere in tutto il mondo – ripercorriamo gli spunti principali raccolti dal messaggio del 25 giugno scorso, quando la Vergine spiegò ai fedeli la strada per la santità e la conversione. Non una “novità” ma un ribadire che per il cuore dell’uomo l’unica cosa che può davvero cambiare (e salvare) è l’incontro con Dio. «Questo è il giorno che mi ha dato il Signore per ringraziarlo per ciascuno di voi, per coloro che si sono convertiti e che hanno accettato i miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità. Figlioli, gioite, perché Dio è misericordioso e vi ama tutti con il Suo amore immenso e vi guida verso la via della salvezza tramite la mia venuta qui. Io vi amo tutti e vi do mio Figlio affinché Lui vi doni la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata», si legge nel messaggio integrale diffuso 30 giorni fa. Sul portale online del Santuario di Medjugorje, nella riflessione dedicata alla giornata di ieri (vigilia del nuovo messaggio) si leggeva invece una citazione al messaggio della Madonna del 25 giugno 2001, «In modo particolare oggi che Dio vi da grazie abbondanti pregate e cercate Dio attraverso me. Dio vi da grandi grazie, perciò figlioli, utilizzate questo tempo di grazia e avvicinatevi al mio cuore affinchè possa guidarvi a mio Figlio Gesù».

IL VESCOVO HOSER INIZIA IL SUO MINISTERO A MEDJUGORJE

La scorsa domenica, 22 luglio 2018, a Medjugorje è cominciato ufficialmente il ministero e l’operato del Arcivescovo di Praga Henryk Hoser, nuovo Visitatore Apostolico a carattere speciale nominato da Papa Francesco dopo la carica di inviato speciale della Santa Sede. Il tentativo della Chiesa di stare più vicino, in termini pastorali, alla comunità di Medjugorje è di certo un fattore molto importante pur nella perdurante attività della commissione speciale sulle apparizioni, con giudizio sospeso finche i suddetti fenomeni saranno ancora “in corso”. «Grazie, Eccellenza, per questa sua venuta, in occasione della quale le porgo il più cordiale benvenuto! Voglia trasmettere al Sommo Pontefice la nostra gratitudine per la Sua sollecitudine pastorale per la Chiesa, che si è manifestata anche con questa Nomina» ha detto durante la celebrazione Miljenko Šteko, il parroco di Medjugorje. Secondo il resoconto pubblicato dal portale Medjugorje.hr, l’Arcivescovo ha salutato in questo modo durante l’omelia l’intera comunità bosniaca:

«A Medjugorje vengono i pellegrini da lontano, da circa ottanta paesi del mondo.La distanza — “lontano” — significa un allontanamento spaziale, misurato dai chilometri percorsi. Per percorrerli bisogna avere una motivazione ferma e decisa, ed anche disporre dei mezzi importanti per compiere i tanti viaggi». Ma la parola “lontani” significa ancora un’altra cosa per Hoser e per la Chiesa intera: significa una situazione esistenziale di tanti che si sono allontanati da Dio, da Cristo, dalla loro Chiesa e dalla luce che dà senso alla vita, per orientarla e darle uno scopo vitale degno, che vale la pena di essere vissuto. «Adesso possiamo capire meglio perché il Santo Padre ha inviato a Medjugorje il Visitatore Apostolico: la cura pastorale esige di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli che vi si recano in pellegrinaggio».