Hanno rapito una bambina minacciando la madre di ucciderla se lei non avesse fatto quello che le chiedevano. Per questo una donna 33enne, bosniaca di etnia rom, ha cominciato a rubare fino ad avere i soldi necessari per riavere con sé la figlia. Il rapimento, stando a quanto riportato da Milano Today, sarebbe avvenuto due anni fa alla stazione di Mestre, ma la notizia è emersa solo ora, con la piccola che sarebbe stata portata a Milano, probabilmente in un campo rom. La bambina di tre anni sarebbe stata sequestrata e tenuta in ostaggio per costringere sua madre a rubare per saldare un debito dell’ex marito, tornato nel suo Paese e ormai sparito nel nulla. L’uomo doveva restituire diecimila euro. Ora la direzione distrettuale antimafia di Venezia, che coordina le indagini, è a caccia di cinque persone, che al momento risultano introvabili. Si tratta di tre uomini e due donne che gravitano tra Roma e Milano, e che sono accusati di sequestro di persona ed estorsione.
BIMBA RAPITA PER COSTRINGERE LA MAMMA A RUBARE
Dietro il sequestro della bimba rom di tre anni ci sarebbe infatti un tentativo di estorsione. I rapitori avrebbero chiesto alla madre, che di figli ne ha altri otto, di restituire la somma per un debito di gioco che l’ex marito non aveva mai restituito. Per questo la donna, che è una borseggiatrice “nota” tra Mestre e Venezia, avrebbe derubato per giorni e giorni turisti e cittadini fino a racimolare i soldi richiesti. Come riportato da Milano Today, quando ha raccolto la somma ha potuto ripagare il debito e quindi riabbracciare la figlia. Il sostituto procuratore Fabrizio Celenza ha indagato per sequestro di persona ed estorsione tre uomini e due donne, di nazionalità serba o bosniaca, risultati irreperibili e che graviterebbero in campi nomadi tra Roma e Milano. Due delle persone che si stanno cercando sarebbero gli esecutori materiali del rapimento: avrebbero rapito la bimba in stazione, strappandola letteralmente dalla mamma. Gli altri due invece si sarebbero occupati della custodia della piccola sotto la Madonnina.