Rischia di finire nei guai il 40enne di origine argentina residente a Cassola (Vicenza) che con un fucile a pallini ha colpito alla schiena un immigrato regolare originario di Capo Verde, costretto successivamente al ricovero in ospedale. L’uomo si è giustificato dicendo che dal suo terrazzo aveva provato a sparare a un piccione e, secondo quanto si apprende da fonti di polizia, nel suo appartamento non sarebbero stati trovati indizi che dimostrerebbero come dietro al gesto vi sia un movente razzista. Ad ogni modo, il deprecabile episodio ha scatenato i commenti della politica veneta e in particolare di alcuni esponenti del Pd che hanno indicato come l’accaduto sia la spia di un malessere e di un clima di intolleranza che serpeggia nel Paese e qualcuno ha parlato apertamente di una pericolosa escalation. (agg. di R. G. Flore)
MORETTI, “IMMIGRATI NEL MIRINO”
Un uomo di 40 anni è stato denunciato a Vicenza per esplosioni pericolose e lesioni aggravate. Dal terrazzo di casa ha sparato un colpo di carabina contro un operaio al lavoro. Il 33enne ferito, originario di Capo Verde e residente a Isola Vicentina, è stato soccorso. Ha riportato una lesione sulla regione lombare con prognosi di sette giorni. «A poche ore dall’appello del presidente della Repubblica sull’Italia che non può diventare un Far West dove uno si affaccia al balcone e spara (in riferimento alla piccola bambina rom che rischia di restare paralizzata, ndr) subito un altro caso. Il numero di immigrati vittime di questi episodi sta crescendo in maniera esponenziale ed è preoccupante. Gli unici che sembrano non accorgersene sono gli odiatori seriali che stanno al governo» ha scritto sui social Alessandra Moretti, consigliera regionale del Partito democratico in Veneto. (agg. di Silvana Palazzo)
E’ STATO UN 40ENNE ARGENTINO
Stava montando insieme ad altri dipendenti del comune le luminarie per la festa del paese, Cassola in provincia di Vicenza quando è stato colpito da alcuni pallini di piombo alla schiena. Si tratta di un immigrato regolare originario di Capoverde. Ferito ma non grave è stato trasportato in ospedale, mentre i carabinieri grazie a indagini tecniche hanno capito da dove erano partiti i colpi grazie all’angolazione e hanno individuato un terrazzo di un palazzo che si affaccia sulla piazza. A sparare un uomo di 40 anni originario dell’Argentina che in casa teneva il fucile e i pallini. Arma sequestrata e denuncia per lesioni. Il motivo del suo gesto? L’uomo non lo ha saputo spiegare, forse emulazione di quanto successo a Roma dove una persona a colpi di pistola ha ferito gravemente una bambina rom. (Agg. Paolo Vites)
A SPARARE UOMO DI ORIGINE ARGENTINA
Nuovo caso di ferimento con un’arma da fuoco per futili motivi. Dopo quello che ha visto una piccola bimba nomade essere colpita alla schiena a Roma con una pistola a piombini, questa volta è stato ferito un operaio. Si tratta di un uomo originario di Capo Verde, residente a Isola Vicentina, che stava lavorando su un ponteggio a Cassola (provincia di Vicenza), con la ditta di impianti elettrici di cui è dipendente. E’ stato ferito con un colpo d’arma da fuoco esploso da un uomo dal terrazzo di casa sua. Come riferito dal quotidiano Il Giornale di Vicenza, l’aggressore è stato denunciato per lesioni personali aggravate ed esplosioni pericolose.
LA TESI DELL’AGGRESSORE
Al momento del ferimento, l’operaio africano si trovava a sette metri di altezza, su una pedana mobile: a quel punto ha sentito un forte sparo seguito da un dolore lancinante alla schiena che ha iniziato a sanguinare. L’uomo, una volta soccorso, è stato subito trasportato presso l’ospedale San Bassano, dove è stato successivamente medicato e curato. Subito dopo sono stati allertati i carabinieri che tramite appositi rilievi sono risaliti al luogo di origine dello sparo, un terrazzo sito a poca distanza, dove sono stati ritrovati dei pallini in piombo. L’uomo che viveva nell’appartamento sottostante aveva diverse munizioni e una carabina, quella utilizzata per ferire l’operaio. Il denunciato ha sostenuto che voleva colpire un piccione.