La chiusura del casinò di Campione non solo rappresenta un fallimento e uno choc a livello d’immagine per il comune della provincia di Como, ma rischia di comportare un impatto altamente negativo anche dal punto di vista strettamente occupazionale. Come riportato da Il Giorno, sono 492 i dipendenti che da un giorno all’altro si ritrovano senza un posto di lavoro. I diretti interessati, però, non hanno alcuna intenzione di rassegnarsi ad un epilogo simile senza prima averle tentate tutte. E sarà anche per questo motivo che nella giornata di ieri è stata improvvisata una fiaccolata nel piazzale intitolato ai Maestri Campionesi. Per quanto liberi dal servizio, i dipendenti non hanno alcuna voglia di allontanarsi dalla piazza e non è escluso che nelle prossime ore si possa assistere alla costruzione di veri e propri presidi. Decisive per il fallimento della casa da gioco di Campione sono state le difficoltà del Comune e il rifiuto del commissario liquidatore di dare il via libera al piano di rientro del debito del Casinò. (agg. di Dario D’Angelo)



INSORGE LA CGIL

E’ sotto choc il comune di Campione, provincia di Como, dopo aver appreso la notizia della chiusura del Casinò. Il paese era vivo grazie alla sala da gioco, ma negli ultimi anni erano stati accumulati troppi debiti e di conseguenza il tribunale lariano ne ha dichiarato il fallimento. Subito è giunta la reazione dei sindacati, tenendo conto che nella struttura che si affaccia sul lago ci lavorano quasi 500 persone, 492 per l’esattezza: «Questo è un errore – le parole di Giovanni Fagone della Cgil, rilasciate ai microfoni de Il Giorno – malgrado la situazione economica che tutti conosciamo quando il Casinò è aperto si producono utili, non siamo di fronte a un’azienda che produce bulloni, con tutto rispetto per le imprese metal meccaniche». I sindacati parlano di «danno incalcolabile, i giocatori che già sono diminuiti in tutti questi mesi andranno altrove e si rischia di ingenerare ancor più sfiducia». Vi sarebbero tra l’altro alcuni giocatori che devono riscuotere ancora le loro vincite: problemi su problemi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



E’ FALLITO IL CASINO’ DI CAMPIONE

E’ fallito il Casinò di Campione d’Italia. Dietro lo scetticismo generale nonostante la situazione debitoria a dir poco allarmante, alla fine ha chiuso una delle sale da gioco più famose e frequentate nel nord della nostra penisola. Troppi i 130 milioni di euro che l’azienda aveva accumulato, a cui se ne aggiungono altri 40 in Comune, come riferito dall’edizione online del quotidiano Il Giorno. Da qualche ora a questa parte ci sono quindi 492 persone senza un lavoro: sono i dipendenti del casinò, che ieri hanno improvvisato una sorta di fiaccolata, e che non vogliono abbandonare il luogo di lavoro, cercando di riprenderselo con le unghie.



UN FALLIMENTO ANNUNCIATO DA TEMPO

Ma il fallimento era ormai annunciato da mesi, e già a gennaio era praticamente state dichiarato: mancava solo la conferma che è arrivata appunto in queste ore, con sentenza emessa dal tribunale di Como. Il tutto passa quindi nelle mani dei tre curatori fallimentari, come da decisione del commissario ad acta Angela Pagano che aveva bocciato il piano di risanamento presentato dal comune di Campione e dalla sala da gioco stessa. L’amministratore unico Marco Ambrosini aveva chiesto al tribunale una proroga fino a settembre, ma non è stata accolta con conseguente sentenza.