Il Papa torna a parlare della questione migranti, e lo fa in occasione dell’Angelus di domenica da piazza San Pietro. In vista della giornata mondiale contro la tratta delle persone promossa dall’Onu, che si terrà domani, Sua Santità ha denunciato questa piaga che «Riduce in schiavitù molti uomini, donne e bambini con lo scopo dello sfruttamento lavorativo e sessuale, del commercio di organi, dell’accattonaggio e della delinquenza forzata. Anche qui a Roma». Quindi Bergoglio ha aggiunto: «Le rotte migratorie sono spesso utilizzate da trafficanti e sfruttatori per reclutare nuove vittime della tratta».
“GESU’ CONTINUA A SFAMARE”
Secondo il Santo Padre è responsabilità di tutti denunciare le ingiustizie con fermezza: «Preghiamo la Vergine Maria – ha proseguito il Vescovo di Roma – perché nel mondo prevalgano i programmi dedicati allo sviluppo, all’alimentazione, alla solidarietà, e non quelli dell’odio, degli armamenti e della guerra». Come aggiunge il Papa, di fronte al grido di ogni tipo di fame, in ogni parte del mondo, non si può restare spettatori distaccati, commentando l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Quindi il Santo Padre conclude: «Gesù continua anche oggi a sfamare, a rendersi presenza viva e consolante, e lo fa attraverso di noi. Pertanto, il Vangelo ci invita ad essere disponibili e operosi».