L’accelerata di Austria e Germania sui respingimenti dei migranti preoccupa l’Europa e ha provocato anche la reazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che a Tallin è intervenuto sulla vicenda spiegando come non sia in agenda il superamento di Schengen e che “chiudere le frontiere è da irresponsabili”. Ad ogni modo, l’effetto domino dell’accordo di Governo che salva l’esecutivo guidato da Angela Merkel sta investendo anche l’Austria, pronta secondo il premier Sebastian Kurz a chiudere il Brennero e ad impedire ai cosiddetti “migranti secondari” provenienti dal Bel Paese di arrivare in Austria, seguendo l’esempio proprio dei tedeschi, pronti a “presidiare” i confini propri meridionali. Iniziative che tuttavia non sono piaciute in sede comunitaria, con la Commissione UE che ha ricordato ai due Stati che qualsiasi decisione va concordata e che non se ne parla nemmeno di un accordo bilaterale senza consultare prima la Commissione stessa. La stessa portavoce dell’esecutivo di Bruxelles, Natasha Bertaud, ha ribadito che solo dopo una verifica della compatibilità dei suddetti accordi con la legislazione UE, Germania e Austria potranno procedere, ricordando che di “zone di transito” e di accordi bilaterali parlano già alcuni articoli della direttiva europea in merito e anche del tanto criticato regolamento di Dublino. (Agg. di R. G. Flore)
MATTARELLA, “IRRESPONSABILE CHIUDERE I CONFINI”
Il premier austriaco batte un colpo dopo la minaccia lanciata ieri sulla chiusura dei confini, compreso il Brennero, per il caso migranti: «l’Austria condivide con la Germania l’obiettivo di respingere i migranti verso il Paese di primo ingresso dove sono stati registrati. Ora vediamo cosa vuole fare Berlino poiché non è ancora chiaro». Secondo Sebastian Kurz, inoltre, non verrà chiuso alcun accordo che appesantirà la pressione migratoria sull’Austria: il cancelliere di Vienna, intervistato da una radio austriaca, ha poi sottolineato come «Le misure annunciate ieri dalla Germania per le frontiere meridionali, significano che i controlli saranno intensificati». Da Tallin interviene invece ancora il Presidente Mattarella, preoccupato dallo svolgersi degli venti che mettono a serio rischio il trattato basilare dell’Unione Europea di Schengen: dopo Moavero, è direttamente il Presidente della Repubblica a fare la voce “forte”: «Vi sono molte cose che contrassegnano l’Ue e la sua storica integrazione ma due ne esprimono appieno l’anima: Erasmus e Schengen. È poco responsabile mettere a rischio la libertà di movimento degli europei», ha spiegato ad un cronista che gli chiedeva lumi sulla situazione al Brennero. Il Capo dello Stato italiano ha poi aggiunto, «Parlare di chiudere i confini non è razionale ma risponde a emotività subita o suscitata, mentre tutto consentirebbe maggiore razionalità nel governare questo fenomeno».
TIMORI UE SUL VERTICE SALVINI-SEEHOFER
L’allarme lanciato ieri da Riga dal Ministro Moavero ha avuto in realtà due “obiettivi” da raggiungere: uno, di sicuro, il Governo austriaco per far capire che non tutti in Italia sposano al 100% la linea-Salvini. Il secondo però era diretto verso Bruxelles, per chiedere quell’aiuto necessario per scongiurare una crisi di Schengen nel cuore dell’Europa: l’Austria, ma anche la Germania di Seehofer e l’Italia di Salvini rischiano di “raggiungere” le teorie sovraniste di Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, insomma di Visengrad in toto. Per questo motivo il Ministro per gli Affari Ue, di fatto “inviato” di Mattarella, ha detto «Il consiglio prevede una serie di azioni che pur essendo tutte sottoposte alla volontà degli Stati membri, se virtuosamente seguite porteranno l’Europa a affrontare l’immigrazione in maniera coerente. Se porteranno invece a una volontà di chiusura diventeranno un problema che l’Europa stessa dovrà affrontare». L’Unione Europea intanto teme i prossimi passi, sia i vertici Italia-Germania sia quelli tra Seehofer e Kurz: ieri Tajani, presidente del Parlamento Europeo, ha tuonato «Non è certo chiudendo le rispettive frontiere interne che si risolvono i problemi».
IL VERTICE TRA ITALIA E GERMANIA
Matteo Salvini dà un colpo al cerchio (il premier austriaco Kurz) e ora anche alla botte (il suo omologo tedesco Seehofer): questo pomeriggio, dopo una telefonata, è stata confermata la visita e bilaterale tra Italia e Germania il prossimo 11 luglio. Si tratta della vigilia del vertice di Innsbruck trai Ministri degli Interni Ue che molto dovranno discutere dopo il recente Consiglio di Bruxelles sul nodo immigrazione: «Abbiamo discusso di soluzioni condivise per il contrasto dell’immigrazione clandestina anche tra un paese e l’altro dell’Ue e la protezione delle frontiere esterne dell’Europa», ha spiegato Salvini in merito alla telefonata con il principale fautore della mezza di crisi di Governo tedesca che ha poi portato all’emergenza migranti in Austria. «L’appuntamento sarà l’occasione anche per predisporre una proposta comune contro il terrorismo e per rafforzare la sicurezza interna», ha aggiunto il titolare del Viminale. Un’asse tra Berlino, Roma e Vienna potrebbe a questo punto anche trovarsi nei prossimi giorni, partendo dalla comune decisione di “stringere i cordoni” ai confini nazionali.
SALVINI E KURZ VICINI SU PROTEZIONE CONFINI
La chiusura del Brennero non è l’unica ipotesi in ballo dopo l’accordo interno al governo tedesco sui migranti secondari. C’è dialogo tra Austria e Italia, le cui posizioni sono molto vicine sul consolidamento delle frontiere esterne. «Con il semestre di presidenza europea guidato dagli austriaci penso che sarà tutto più facile: gli austriaci affrontano in maniera concreta e pragmatica il tema sicurezza, protezione e immigrazione. Su questi temi sono in quasi totale sintonia con loro» ha dichiarato nei giorni scorsi Matteo Salvini. Tra il ministro dell’Interno italiano e il cancelliere Sebastian Kurz c’è invece distanza sulla modifica delle regole del diritto d’asilo. Le regole attuali stabiliscono che il paese competente per l’esame della domanda di asilo è quello di primo ingresso nel territorio Ue. L’Italia ha chiesto il superamento di questa logica, sulla base del principio che “chi sbarca in Italia sbarca nell’Unione europea”. Inoltre, l’Austria è contraria a una compartecipazione tra i partner europei sul piano dei porti di sbarco. (agg. di Silvana Palazzo)
AUSTRIA CHIUDE BRENNERO DOPO ACCORDO-MERKEL SU MIGRANTI?
Il caso Brennero è (ri)scoppiato appena qualche mese dopo le minacce del Governo Kurtz di chiudere le frontiere ai confini con il Trentino Alto Adige per l’incombente caos migranti: ora il giovane premier austriaco ci riprova dopo che ieri sera in serata la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha scongiurato la crisi di Governo accordandosi con il Ministro ribelle Seehofer sulla linea dura dei respingimenti alle frontiere interne della Germania. «L’Austria si è detta pronta a prendere misure per proteggere le sue frontiere. Se l’accordo sarà convalidato saremo obbligati ad adottare misure per il bene del popolo austriaco», ha fatto sapere il Governo di Vienna, affermando che verranno presidiato sopratutto i confini meridionali di Italia e Slovenia. Tra le prime reazioni (che potete leggere qui nel dettaglio), il Premier Giuseppe Conte ha subito replicato «La nostra posizione sui movimenti primari e su quelli secondari non cambia, i movimenti secondari sono parte del problema ma non invertiamo l’ordine logico degli eventi e se qualcuno lo pensa sbaglia, è un atteggiamento che non porta da nessuna parte». Se infatti si osserva l’accordo raggiunto tra Cdu e Csu in Germania, si può presumere che tra i piani principali di Berlino vi siano quelli di rinviare verso l’Austria tutti i richiedenti asilo che arrivano in Germania e non possono essere rimpatriati nel Paese di ingresso Ue. «Ora ci aspettiamo un rapido chiarimento della posizione tedesca a livello federale», scrive Kurz ai suoi alleati di Governo dell’estrema destra (Fpoe).
IL MINISTRO MOAVERO: “SI ASSUMANO LA RESPONSABILITÀ”
Matteo Salvini, commentando a caldo la notizia del possibile restringimento dei flussi migratori dal Brennero, ha liquidato il tutto con un «L’Austria è pronta a chiudere i confini? Per noi sarebbe un affare. Sono più quelli che tornano in Italia di quelli che vanno in Austria. Sono pronto da domani a restituire i controlli al Brennero perchè l’Italia ha solo da guadagnarci». Ma è evidente che la situazione per l’Italia potrebbe complicarsi, specie in vista di un più grande e ampio problema circa la libera circolazione di persone e merci all’interno dell’Ue tramite i trattati di Schengen. In merito, interviene il Ministro per gli Affari Ue Enzo Moavero Milanesi che da Riga (dove si trova assieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella): «Il Consiglio europeo ha affermato che l’immigrazione è una questione europea e serve uno sforzo condiviso. Se questo è lo spirito, dovremmo entrare in una fase di cooperazione. Ma la decisione austriaca di chiudere il Brennero sarebbe contro questo spirito e allora chi la mettesse in atto se ne dovrebbe assumere le responsabilità».