Sospese le ricerche di Iushra, la 12enne autistica scomparsa da 11 giorni a Serle, nel Bresciano. I soccorritori nelle ultime settimane hanno battuto 750 ettari di bosco e scandagliato 135 anfratti disseminati nella zona carsica nella speranza di trovarla. Alle 20 di ieri, però, è scaduto il mandato dei vigili del fuoco e quindi il gruppo ha smontato il campo base. Rimane un presidio fisso in paese per raccogliere eventuali segnalazioni da parte di escursionisti e turisti di passaggio, ma la bambina sembra scomparsa nel nulla. Ieri pomeriggio l’ultima disperata ricerca: era l’ultima possibilità, poi è arrivato lo stop della prefettura. A cercarla ieri, come riportato dal Corriere della Sera, non solo professionisti ma anche berlesi, persone che conoscono il territorio e che non volevano darsi per vinti, al pari dei soccorritori. Il dispiegamento di uomini e mezzi però non ha portato a nulla. Ora la speranza è negli escursionisti.



IUSHRA, NESSUNA TRACCIA: RICERCHE SOSPESE

Non c’è più traccia di Iushra da giorni, ma c’è chi non si rassegna. A partire da papà Liton che non si è mai mosso da Serle, se non nelle ultime notti per un crollo più fisico che psicologico. Ha raggiunto la moglie Sofia Khanam in città e poi è tornato. «Piccola mia, lo so che sei molto intelligente, fisicamente forte. Sono convinto che puoi farcela, siamo qui ad aspettarti e non smetteremo di cercarti altrove». Questo, come riportato dal Corriere della Sera, l’ennesimo appello disperato anche per coloro che dovessero miracolosamente intercettarla. «Qui non si è trovato nulla. Non una scarpetta, i vestiti, non una traccia che testimoniasse il passaggio di Iushra nei boschi. Come è possibile» prosegue il papà di Iushra. Gli inquirenti escludono che qualcuno l’abbia presa, la Procura ha aperto un’inchiesta contro ignoti. Liton, che ha sporto denuncia, ha precisato di aver affidato la figlia agli operatori Fobap. «Non punto il dito contro nessuno», ribadisce. «Ma inizio a nutrire qualche dubbio su come siano andate realmente le cose quella mattina. Con calma parlerò con gli avvocati e deciderò cosa fare. Ho consegnato Iushra alla Fobap e adesso non c’è più: credo ci siano responsabilità da chiarire». 

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