Già le parole di Mattarella erano sembrate sulla stessa “linea d’onda” del Pontefice, poi un nuovo tweet unito all’Angelus recitato ieri in Vaticano hanno confermato la piena sintonia del Presidente della Repubblica e del Santo Padre sul fronte schiavitù e immigrazione. «Ascoltiamo il grido di tanti fratelli sfruttati per traffici criminali: non sono merce, sono persone umane, e come tali vanno considerati», scrive oggi Papa Francesco, mentre solo qualche ora prima da Piazza San Pietro aveva annunciato ai tanti fedeli presenti sotto il sole, «Questa piaga riduce in schiavitù molti uomini, donne e bambini con lo scopo dello sfruttamento lavorativo e sessuale, del commercio di organi, dell’accattonaggio e della delinquenza forzata». Non solo, secondo Papa Bergoglio le stesse rotte migratorie vengono utilizzate da trafficanti e sfruttatori «per reclutare vittime della tratta. È responsabilità di tutti denunciare le ingiustizie e contrastare con fermezza questo vergognoso crimine», commenta il Papa durante l’Angelus. (agg. di Niccolò Magnani)
IL PROBLEMA DEI MINORI
Anche papa Francesco ieri durante l’Angelus, parlando della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani che si celebra oggi, si era espresso con le stesse parole del presidente della Repubblica, dicendo che i migranti sono i nuovi schiavi di oggi. “Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell’instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale” ha detto, fra le altre cose, Sergio Mattarella. Secondo l’associazione Save the children, nel 2016 almeno un milione di minori sono stati vittime di sfruttamento sessuale, come il caso di Ventimiglia ha dimostrato, dove ragazzi migranti offrono sesso in cambio dell’aiuto a passare la frontiera con la Francia (Agg. Paolo Vites)
PAPA E MATTARELLA IN SINTONIA
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna sul tema dei migranti, da lui molto seguito, in occasione della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani che si tiene oggi con una forte denuncia: ribadire la condanna e la battaglia della comunità internazionale contro ogni forma di schiavitù, vecchia e nuova, ha detto. Secondo i dati delle Nazioni unite, sono 40 milioni al mondo le persone sfruttate, che lavorano senza essere pagati, donne e ragazzine obbligate a prostituirsi, insomma “i nuovi schiavi”. La maggior parte dei quali, dice ancora Mattarella, sono migranti: “Ogni giorno migliaia di persone pongono a rischio la propria vita e quella dei propri cari per mare e per terra, in condizioni disperate; una tragedia figlia delle guerre, della povertà, dell’instabilità dello sviluppo precario, alimentata e sfruttata da ignobili trafficanti di esseri umani, che li avviano a un futuro di sopraffazioni: sfruttamento lavorativo, adozioni illegali, prelievo di organi, reclutamento da parte della criminalità organizzata, sfruttamento sessuale”.
40 MILIONI DI SCHIAVI, 10 MILIONI SONO MINORI
Secondo Save the children, i minori sfruttati, venduti e schiavizzati sono almeno 10 milioni in tutto il mondo mentre secondo le Nazioni Unite il 71% del totale è composta da donne e bambine. Sono i minori non accompagnati che giungono dai paesi africani o del Medio oriente, le vittime più numerose. Solo la cooperazione internazionale può sconfiggere questo fenomeno, dice il capo dello stato, “con una Unione europea consapevole dei propri valori e delle proprie responsabilità”. Una schiavitù che le Nazioni unite si sono impegnate a eliminare entro il 2030, obbiettivo che pare molto ottimista.