Vi abbiamo raccontato il grave episodio che ha visto vittima Daisy Osakue a Moncalieri, con l’atleta italiana che è stata colpita a un occhio da un uovo da un gruppo di ragazzi che viaggiavano in macchina. La Procura ha escluso “l’aggravante razziale”, con la giovane che ha riportato una lesione. E gli Europei di Berlino sono ora a rischio come sottolineato da Giovanni Malagò, presidente del Coni: “Ho parlato oggi con Alfio Giomi (il presidente della Fidal, ndr) che mi ha detto che la partecipazione di Daisy Osakue agli Europei di atletica è fortemente a rischio”, le sue parole riportate dall’Ansa. Il numero uno del Coni ha poi aggiunto: “Lei deve fare una dose massiccia di cortisone e malgrado ci sia la possibilita’ dell’esenzione la quantità è troppo elevata. Quello che è successo è un fatto estremamente grave”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ALTRA DONNA VITTIMA: “LANCI INAUDITI”
Il Corriere della Sera ha raggiunto in giornata un’altra donna attaccata nei giorni scorsi sempre a Moncalieri e sempre nella medesima modalità odiosa del lancio di uova da auto in corsa: si chiama Brunella Gambino, ha 48 anni ed è impiegata. La notte del 25 luglio stava attraversando assieme a due amiche vicino al Nom Nom di Strada Genova (una pizzeria). «Una serata normalissima e dopo cena ci siamo fermate a chiacchierare di fronte all’uscita: verso le 23.30 improvvisamente un’auto con i fari spenti ha accelerato violentemente nella nostra direzione», esattamente come avvenuto con Daisy Osakue due sere fa. A quel punto, spiega ancora la Gambino, «Abbiamo sentito il rombo del motore e poi abbiamo visto questa macchina scura che si dirigeva a forte velocità verso il centro di Moncalieri. Una delle mie amiche è stata colpita al braccio e si lamentava per il dolore». Sembrava in un primo momento che fossero state lanciate delle bottiglie di vetro, poi si sono rese conto che si trattava delle stesse uova lanciate contro un pensionato 10 giorni prima e contro l’atleta azzurra qualche giorno dopo. Addirittura, la Fiat Doblò ha fatto un secondo attacco pochi secondi dopo alle stesse tre amiche presenti in strada: «uesta volta ci siamo accorte dell’arrivo e abbiamo visto una persona che sporgeva il braccio fuori dal finestrino e lanciava un altro uovo contro il marciapiede. Indossava un cappellino ma era troppo buio per riconoscerlo. Queste persone devono essere fermate».
BEPPE GRILLO: “MAI VISTA UNA MOBILITAZIONE”
Niente aggravante razziale nel reato ipotizzato dalla Procura di Torino relativamente al caso dell’atleta azzurra colpita da un uovo lanciato da una macchina in corsa. Solo lesioni, viene così escluso il razzismo di cui aveva parlato anche la stessa Daisy Osakue, che aveva detto di essere stata colpita “Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore”..In realtà a Moncalieri è già successo almeno altre due volte che delle persone, di sera, siano state oggetto di lancio di uova, sempre dalle stesse persone. E’ stata infatti identificata da tutti gli aggrediti l’automobile, un Doblò Fiat, la stessa che adesso le autorità stanno cercando. Una ragazzata di cattivo gusto insomma e anche pericolosa: l’effetto infatti se si viene colpiti al viso è quasi lo stesso di un sasso. Oggi è intervenuto anche Beppe Grillo sul caso, dicendo di non avere mai visto sui social una mobilitazione così in precedenza: “Quello che fanno i media è portare la nazione verso il baratro: non avevo mai visto con i miei occhi un così forte condizionamento prima d’ora”. Un messaggio che non chiarisce la sua posizione, se positiva o negativa (Agg. Paolo Vites) QUI IL FOCUS APPROFONDITO
IL MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO
L’arcivescovo di Torino, Monsignor Nosiglia, in una lunga nota pubblica, commenta il caso della giovane azzurra che proprio pochi istanti fa è stata confermata ai prossimi Europei di Atletica a Berlino (dal 6 al 12 agosto) dal presidente Fidal: «Chiedo a tutti un rispetto rigoroso e convinto delle leggi, e la promozione di un clima di umanità e di legalità morale e civile, senza spavalderia e senza odio che ingenerano comportamenti di rifiuto violento: perché questa è l’unica strada che abbiamo per allontanarci dalla paura». Secondo l’arcivescovo Daisy, come altri ragazzi sparsi in Italia, vengono attaccati da gravi episodi di intolleranza, «ma certi titoloni di giornali finiscono per amplificare il clima di insicurezza in cui sembra che siamo immersi. Ma questa informazione emozionale non ci aiuta a ricordare la cosa importante: tocca a tutti noi educarci al rispetto reciproco”. “Gli ‘altri’ non sono diversi, sono il nostro prossimo. Come noi lo siamo per loro». Intanto per Daisy arriva l’importante conferma da parte del n.1 Fidal per i prossimi Europei di Atletica: «Daisy sta bene, relativamente a quello che le e’ successo. Aspettiamo domani, quando le leveranno la benda che al momento le copre l’occhio ferito. Poi riprendera’ gli allenamenti e sicuramente sara’ in gara a Berlino. I due ‘imbecilli’ che hanno lanciato l’uovo hanno avuto la sfortuna di colpire Daisy e la cosa ha avuto una eco importante sui media. Lei e’ una donna molto combattiva e trovera’ la forza per fare ancora meglio», spiega a Sky Sport24 Alfio Giomi.
PROCURA TORINO: “DAISY, NO AGGRAVANTE RAZZISMO”
Dopo 24 ore di polemiche politiche su razzismo e clima xenofobo, il caso giudiziario dell’aggressione odiosa inferta a Daisy Osakue (campionessa italiana di atletica leggera) arriva ad un punto di svolta: «Lesioni senza l’aggravante razziale», è questo infatti il reato ipotizzato dalla Procura di Torino dopo il lancio di uova da un’auto in corsa contro la ragazza di colore di due notti fa. Al momento è un’indagine contro ignoti visto che di elementi maggiori rispetto a ieri non sono stati raccolti, ma pesa il giudizio dei carabinieri che fin dall’origine hanno pensato ad una pista principale che non tenesse conto della matrice razziale: come già spiegato anche dal nostro quotidiano, nei giorni scorsi per le vie di Moncalieri lo stesso Fiat Doblò dell’attacco a Daisy è stato visto lanciare uova contro passanti, prima un pensionato nella notte tra il 14 e il 15 luglio e poi tre donne la sera del 25 luglio. Tutte però di pelle bianca. La giovane atleta continua però a ritenere l’aggressione una mirata volontà razzista: «Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore. Mi hanno scambiata per una prostituta, in quel quartiere a quell’ora ve ne sono tante..».
LO SCONTRO AVVENIRE-SALVINI
A vedere però le prime pagine dei giornali oggi l’ipotesi lanciata dai carabinieri e dalla Procura non sembra trovare grande “spazio”: piuttosto, è la presunta ondata di episodi di razzismo a suscitare il pieno scontro istituzionale contro il Governo Lega-M5s, in particolar modo contro il Ministro Matteo Salvini. Stamattina il quotidiano della Cei “Avvenire” – qualche giorno dopo la copertina choc di Famiglia Cristiana con il leader Lega accomunato a Satana – attacca a tutto spiano: «Dicono che non c’è razzismo in ciò che è accaduto e per di più il ministro dell’Interno Salvini ha ritenuto di liquidare come ‘sciocchezze’ gli allarmi di quanti denunciano il clima xenofobo e i rischi di escalation razzista. Pesi bene le parole. Guardi la realtà e ascolti anche altre voci della destra italiana. Negare l’evidenza di diversi episodi non fa altro che assolvere e ingigantire il mostro. Vergogniamoci, e reagiamo di civiltà», scrive il direttore Marco Tarquinio. Ad aggiungere “pepe” allo scontro ci pensa il Presidente della Cei, Card. Gualtiero Bassetti, che a Repubblica esprime tutto il dolore per una situazione di grave emergenza: «gli episodi di violenza di queste settimane, che hanno di mira lo straniero in quanto tale, non possono essere in alcun modo giustificati né consentono alcuna sottovalutazione. Il razzismo è malattia endemica».