Continuano a far discutere le dichiarazioni del ministro Alberto Bonisoli sull’idea di cancellare le domeniche gratis ai musei. Non mancano le critiche da parte dell’opposizione, ma cosa pensano i diretti interessati, ovvero i responsabili dei musei? Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze, ritiene che il ministro non abbia tutti i torti. Intervistato dall’edizione fiorentina di Repubblica spiega infatti di ritenere che l’iniziativa dell’ingresso gratuito la prima domenica del mese “abbia perso, gradualmente, di senso. Nel primo biennio, è servita effettivamente a riportare nei musei persone, cittadini specialmente, che non li frequentavano da anni. Col passare del tempo, però, ci siamo resi conto che a usufruirne sono ormai gli stessi turisti che pagherebbero comunque il biglietto”. Schmidt ha anche spiegato che gli piacerebbe sostituire questa iniziativa con altre “più modulate che possano recuperarne lo spirito iniziale, favorendo la partecipazione dei cittadini”, come l’ingresso gratuito in occasione di anniversari importanti per la città di Firenze e gli Uffizi. Ma anche un costo basso come 1 euro a biglietto, dal suo punto di vista, funzionerebbe. (aggiornamento di Bruno Zampetti)
PORTE APERTE IN BASSA STAGIONE?
E’ ancora presto per capire se quella del Ministro Bonisoli possa essere una decisione definitiva, tornando indietro sulla possibilità di visitare i Musei gratuitamente la domenica. Secondo le parole del reggente del dicastero della Cultura, si potrebbero studiare soluzioni che possano comunque andare incontro verso gli amanti dei Musei nella bassa stagione, evitando però di riservare l’ingresso gratuito nelle domeniche in cui i Musei sono affollati di turisti. Bonisoli ha fatto l’esempio del sito archeologico di Pompei, che in autunno è poco visitato e potrebbe dunque essere soggetto di particolari offerte, magari per invogliare le scolaresche o i gruppi organizzati. Ma in estate, quando l’affluenza è massima, l’accesso gratuito è stato definito dal Ministro una “fregatura” per lo Stato. Vedremo quale sarà la soluzione definitiva adottata in merito dal Ministero. (agg. di Fabio Belli)
I NUMERI DELL’INIZIATIVA
La decisione del ministro alla Cultura, Alberto Bonisoli, di interrompere l’iniziativa dell’ingresso gratis di domenica nei Musei, è destinata a creare grandi polemiche anche e soprattutto alla luce del successo riscosso. La media dei visitatori si è assestata sui 350 mila ogni domenica, con incassi che nella passata gestione sono comunque aumentati del 50% complessivamente. Il che smentirebbe la teoria dell’attuale Ministro, riguardante una ripercussione negativa sugli incassi dei Musei, e in generale derivanti dalla cultura, dopo l’acquisizione dell’iniziativa. Un balletto delle cifre che sembra destinato a durare per diversi giorni. Mentre Bonisoli pare deciso ad andare avanti per la sua strada, in molti nell’opposizione sono convinti che si tratti di una decisone “di bandiera” solo per cancellare un’iniziativa del precedente Governo, e non dettata da dati oggettivi. (agg. di Fabio Belli)
ECCO I SITI D’INTERESSE “COLPITI”
“Basta con i musei gratis la domenica”, questo l’annuncio del ministro alla Cultura, Alberto Bonisoli che ha già suscitato un fuoco di fila soprattutto in seno all’opposizione Pd, che attraverso il suo predecessore Dario Franceschini ha invitato il governo M5s-Lega a ripensare questo cambio di passo rispetto al recente passato. Ma quali saranno i musei interessati da questa svolta? Come riportato da La Repubblica, si tratta di un elenco comprensivo di 480 musei, tutti statali, di cui fanno parte – tra gli altri – la Pinacoteca di Brera e il Cenacolo vinciano, il parco archeologico del Colosseo, le terme di Caracalla, Ostia antica, gli Uffizi a Firenze e Pompei. La posizione espressa da Bonisoli non rappresenta una novità: già in passato il ministro aveva fatto presente l’intenzione di abolire le domeniche gratis indiscriminate, per i musei e i siti di interesse culturale. Questo nonostante il grande aumento di visitatori fatto registrare nei luoghi d’arte dal progetto iniziato da Franceschini nel 2014. (agg. di Dario D’Angelo)
LA PRECISAZIONE DEL MINISTRO BONISOLI
Dopo le polemiche delle ultime ore il ministro alla Cultura Alberto Bonisoli ha voluto fare chiarezza sulla questione domeniche gratis ai musei. Attraverso Facebook, l’esponente del M5s ha detto: “Oggi sono rimasto un po’ sorpreso da alcune reazione di qualche esponente politico. Ho detto ciò che ho detto davanti alle commissioni di Camera e Senato: ho detto che le domeniche gratuite vanno superate, grande bella cosa all’inizio per la promozione, ma adesso ci sono delle opportunità per fare di più e meglio di quello che abbiamo fatto fino adesso”. E ha poi sottolineato: “Magari si potrà differenziare per giorni della settimana, per stagione, magari per tipologia e fascia d’orario, e adottare le regole alle singole specificità”. Infine, una precisazione doverosa “La gratuità è importante, resterà e idealmente sarà pure aumentata per fare sì che attraverso una valorizzazione intelligente si riesca a rendere più fruibile il nostro grande patrimonio”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
RENZI: “AZIONANO RUSPA CONTRO CULTURA”
A commentare la decisione del ministro alla Cultura Alberto Bonisoli, che ha annunciato lo stop alle domeniche gratis nei musei è stato anche Matteo Renzi, il Presidente del Consiglio che nel 2014 quel provvedimento del ministro Franceschini lo aveva autorizzato. Intervenendo su Twitter, Renzi ha cinguettato:”Stamani hanno cancellato il progetto ‘Casa Italia’ di Renzo Piano e poi hanno annunciato: ‘Stop alle domeniche gratis al Museo’. Hanno azionato la RUSPA contro la cultura. E pur di andare contro il governo dei #millegiorni, fanno un dispetto agli italiani, non a noi. #Cambiamento”. Insomma un attacco in piena regola a quello che si è autodefinito il “governo del cambiamento”. Bonisoli, o uno tra Di Maio, Salvini e Conte, decideranno di replicare alle accusa dell’ex segretario Pd? (agg. di Dario D’Angelo)
FRANCESCHINI, “CI RIPENSI”
“Aboliremo le domeniche gratis ai musei”: queste le parole del ministro alla Cultura Alberto Bonisoli nel corso di un evento a Napoli. Il Partito Democratico è partito all’attacco, come vi abbiamo raccontato, e pochi minuti fa è giunto il commento anche del predecessore Dario Franceschini: “Il ministro Bonisoli ha annunciato oggi l’eliminazione delle prime domeniche del mese gratuite nei musei. In questi mesi ho scelto di non parlare del ministero che ho guidato per 4 anni e di non commentare le scelte e i programmi del mio successore. Mi è sembrato giusto per correttezza nei confronti di chi inizia una esperienza”. Franceschini ha poi spiegato: “Ma questa volta non posso tacere perché le domeniche gratuite non sono una cosa che riguarda me ma un fatto culturale e sociale che ha coinvolto circa 10 milioni di persone dall’estate del 2014 ad oggi, centinaia di migliaia da sud a nord ogni volta, gran parte delle quali è andata in un museo per la prima volta nella vita portandoci i figli o i nipoti, gran parte dei quali ha provato la gioia di poterlo fare senza gravare su un bilancio familiare difficile e pieno di cose da sacrificare. Le prime domeniche del mese hanno trainato l’aumento dei visitatori a pagamento, hanno avvicinato i cittadini ai musei delle loro città, hanno convinto comuni e privati a uniformarsi all’iniziativa coi loro musei”. L’invito finale: “Perché smettere, ministro Bonisoli? Ci ripensi. Le cose giuste e che funzionano non hanno colore politico. Non faccia pagare un desiderio di discontinuità politica alla cultura e agli italiani”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
BONISOLI: “PARTIREMO DOPO FINE ESTATE”
Musei, ministro Alberto Bonisoli: “stop a domeniche gratis”, questa la decisione del titolare al ministero della Cultura. Intervenuto alla Biblioteca Nazionale di Napoli, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha annunciato che “verranno eliminate da dopo l’estate le domeniche gratuite nei musei”. Bonisoli ha evidenziato che questo provvedimento “andava bene come lancio pubblicitario, ma se si continua così a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno”. Nessun cambiamento previsto nel corso del periodo estivo, dunque, ma “poi le cose cambieranno”: il ministro della Cultura ha evidenziato che “verrà lasciata maggiore libertà ai direttori, se vorranno mettere una domenica gratuita non c’è niente di male, ma quando c’è un obbligo non va bene”. Un annuncio che scatenerà non poche polemiche, con l’iniziativa lanciata dall’ex ministro Dario Franceschini che verrà dunque abolita.
STOP ALLE DOMENICHE GRATIS AI MUSEI
Alberto Bonisoli nel corso del suo intervento a Napoli ha poi aggiunto: “Penso a Pompei, chi ci va a novembre? Magari la prima o tutte le domeniche del mese di può aprire gratis perché non c’è molta gente”. Ma sottolinea: “Il problema si verifica quando c’è la costrinzione del ministero ad aprire la prima domenica di agosto, con migliaia di turisti che arrivano e pensano che gli italiani sono folli perché li fanno entrare gratis”. Bonisoli ha aggiunto che “se uno pensa di pagare una cosa e, all’improvviso, diventa gratis sembra una fregatura: non va bene portare avanti questo progetto”. E arrivano le prime reazioni politiche, a partire da Anna Ascani del Partito Democratico: “Dopo aver separato turismo e beni culturali un altro colpo di genio: abolire le domeniche gratis introdotte da Franceschini che hanno permesso a tantissime persone di visitare i nostri musei. La decrescita infelice applicata anche alla Cultura. #Bonisoli non è inutile. È dannoso”. Questo, invece, il commento di Alessia Morani: “Il ministro della cultura #Bonisoli del #GovernoDelCambiamentoInPeggio abolisce le domeniche gratuite dei musei. In effetti per nutrire un popolo con le #FakeNews la divulgazione della cultura è assolutamente da evitare #tuttotorna”.