Sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti
Sant’Ignazio di Loyola è un religioso spagnolo che la chiesa cattolica festeggia il 31 luglio e fondatore della Compagnia di Gesù. È stato proclamato santo nel 1622 per volere dell’allora papa Gregorio XV. Ignazio nasce nel 1491 nella cittadina di Loyola, ultimo di una famiglia numerosa di 13 figli. Il padre era un soldato che si distinse in battaglia tanto da ricevere da re l’onore di diventare suo vassallo. La carriera militare fu quella intrapresa dalla maggioranza dei suoi fratelli che, però, morirono molto giovani in battaglia. Nel 1506 Ignazio viene mandato presso la corte del ministro delle finanze del Re Ferdinando per apprendere i segreti della vita militare. Rimane presso la famiglia del ministro fino a 27 anni quando, caduto in disgrazia il ministro, deve cercarsi una nuova sistemazione. Arriva così presso la casa del Vicerè di Navarra presso il quale svolge per tre anni il ruolo di cavaliere armato. In questi anni si distingue per la sua abilità ma pure per le sue capacità di mediazione. Si distingue talmente tanto che gli viene affidata una missione particolarmente difficile: riuscire a salvare la città di Pamplona dall’assedio nemico. Purtroppo le forze di Ignazio sono troppo limitate rispetto a quelle dell’esercito francese al quale si contrappone: in un violento attacco dell’artiglieria pesante, Pamplona cade definitivamente e Ignazio viene ferito gravemente a una gamba. Tuttavia per il coraggio che aveva manifestato sul campo, gli viene risparmiata la vita e viene portato nella casa paterna. Qui, dopo numerose operazioni, deve sopportare una lunga degenza durante la quale, per ingannare il tempo, legge molti testi sacri.
La conversione di Sant’Ignazio
Inizia così la conversione di Ignazio che lo porta a poco a poco a rifiutare la guerra, fino a quel momento la sua principale occupazione. Una volta guarito inizia un pellegrinaggio nei santuari sacri spagnoli e alla fine decide di fermarsi in un monastero della Catalogna: è il 1522. Nel 1523 Ignazio effettua un pellegrinaggio a Gerusalemme che lo spinge ad approfondire i suoi studi. Una volta tornato si stabilisce prima a Barcellona e poi a Parigi per specializzarsi nelle più importanti questioni teologiche. È in questo periodo che inizia a pensare alla fondazione di un nuovo ordine che fosse più pratico e calato nella vita quotidiana dei fedeli, per essere un valido supporto della Chiesa. Il 15 agosto del 1534 nasce così la Compagnia di Gesù con uno scopo missionario e di ospitalità. L’ordine ha al suo interno una gerarchia militare e per volere del papa Ignazio ne prende il comando. Così Ignazio manda in giro per il mondo i suoi sacerdoti con lo scopo di costruire scuole, ospedali, chiese ma anche di portare la fede laddove non c’è. I gesuiti iniziano ad essere così popolari che molti re e imperatori accolgono un membro dell’ordine come padre spirituale e per questo l’ordine dei gesuiti riesce in qualche modo ad influire pure sulle vicende politiche. La Compagnia di Gesù ha avuto un ruolo fondamentale anche nelle vicende della Controriforma. Durante gli anni, però, Ignazio si ammala di una grave forma di colecistopatia che lo conduce alla morte a 65 anni, il 31 luglio del 1556. Le spoglie del santo sono custodite in un’urna realizzata in bronzo dorato e custodita all’interno della chiesa del Gesù nella città di Roma. Sant’Ignazio di Loyola viene considerato il patrono nazionale della gioventù proprio per il suo desiderio che l’ordine da lui creato si occupasse soprattutto della formazione dei più giovani. In tutte le immagini sacre nel quale è raffigurato, viene sempre rappresentato con il Cristogramma IHS.