La morte dell’uomo per la sostituzione di un catetere venoso a Rimini è avvenuta purtroppo lo scorso 19 giugno all’Ospedale Infermi nel reparto di Nefrologia. Il paziente era nato in Francia, ma sposato e residente a Rimini da molti anni. Era in dialisi dal 2015 ed era stato sottoposto a un intervento che viene considerato di routine e si effettua tranquillamente in day hospital. Il Pubblico Ministero Paola Bonetti ha chiesto le cartelle cliniche e ha sospeso rapidamente l’esame autoptico che la Ausl aveva disposto in via del tutto amministrativa. La consulenza del medico legale è partita ieri con la Procura che vuole indagare meglio sulla morte e capire se è arrivata per la perforazione della membrana cardiaca come evidenziato dall’avvocato del deceduto.



LA DENUNCIA DEI FAMIGLIARI

Si può morire per il cambio di un catetere venoso? Difficile immaginarlo fino agli ultimi giorni quando purtroppo questo è accaduto a Rimini. Un pensionato di sessantacinque anni infatti ha perso la vita durante la sostituzione di un catetere venoso in una procedura nota come Cvc che viene utilizzata durante la dialisi. La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo visto che i parenti hanno deciso di presentare una denuncia. Un medico è stato indagato e potrebbe passare dei guai davvero molto seri. Secondo quanto riportato dall’avvocato della famiglia dell’uomo, Torquato Tristanti, la morte potrebbe essere stata provocata per dissanguamento in seguito alla perforazione della membrana cardiaca proprio per l’inserimento del catetere venoso. Il 21 giugno è arrivato poi l’esposto alla Procura di Rimini.

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