I carabinieri del Nas hanno effettuato una serie di controlli fra i mesi di marzo e maggio, per accertare la provenienza reale dei prodotti biologici. Il risultato è il sequestro di oltre 100 tonnellate di cibo risultato irregolare. Nel dettaglio, come riferisce TgCom24.it, sono state sequestrate 1.500 confezioni di alimenti non idonei alla commercializzazione, per via della mancata tracciabilità, per questioni igieniche o perché scadute. Inoltre, 31 aziende commerciali sono state ritenute irregolari. Un’indagine imponente quella dei carabinieri del Nas, come dimostrato anche dai 1.950 chili di materie prime (soprattutto farine biologiche), sequestrate nel trevigiano perché scadute.
DITTA NEL MILANESE CHIUSA PER LA PRESENZA DI RODITORI
A maggio, invece, è stata chiusa immediatamente una ditta sita nella provincia di Milano che produceva alimenti a base di cereali per la prima colazione. Al suo interno è stata scoperta una colonia di roditori, in particolare nella zona della produzione e del magazzino, che avevano forato diversi imballi, e lasciato escrementi un po’ ovunque. Nella provincia di Forlì e Cesena, invece, sequestrati più di 7.000 chili di materie prime, in particolare erbe medicinali e sostanze aromatiche, scadute da tempo. Infine, da segnalare il caso di un titolare di un’azienda agricola denunciato per tentata frode per aver spacciato per “bio” prodotti normali.