La giornata di ieri, martedì 3 luglio, si è rivelata molto importante in merito al delitto di Nadia Orlando, giovane 21enne di Vidulis di Dignano, in provincia di Udine, uccisa la sera del 31 luglio dello scorso anno dal fidanzato Francesco Mazzega. Nell’ambito della nuova udienza per l’omicidio della giovane, a prendere la parola è stato il pubblico ministero Letizia Puppa, la quale ha concluso la sua lunga requisitoria con la richiesta di condanna a carico dell’imputato. Il magistrato ha ripercorso nelle due ore di intervento in aula le tappe dell’omicidio di Nadia Orlando proiettando anche le immagini della giovane vittima. La 21enne fu uccisa dal fidanzato nella sua auto, la stessa con la quale Mazzega vagò poi tutta la notte, con a bordo il cadavere, prima di costituirsi il giorno seguente alla polizia di Palmanova. Il pm, come spiega Il Messaggero del Veneto online, ha chiesto ai giudici il riconoscimento dell’aggravante dei futili motivi e il non riconoscimento delle attenuanti, formulando così la richiesta di condanna al massimo della pena previsto per il rito abbreviato, ovvero 30 anni di reclusione. Mazzega era presente in aula al momento della richiesta della sua condanna, essendo giunto dal retro, lontano dai flash dei giornalisti e da alcuni amici della famiglia Orlando presenti in Tribunale.



LE DICHIARAZIONI SPONTANEE DI MAZZEGA IN AUTO

L’assassino reo confesso di Nadia Orlando, il 34enne Francesco Mazzega, ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee davanti al gup Mariarosa Persico: “I ricordi sono confusi ma chiedo scusa a tutti”, ha dichiarato in aula davanti alla Corte ed ai presenti. Secondo le indagini, l’uomo strangolò a mani nude la giovane vittima al culmine di una accesa lite, vagando poi con il suo cadavere in auto per l’intera notte. Solo poco dopo le 9 del giorno seguente si presentò alla Polstrada di Palmanova, costituendosi. Durante la requisitoria del pm, secondo le indiscrezioni, l’uomo avrebbe preso appunti per tutto il tempo con un atteggiamento dimesso e senza mai incrociare lo sguardo dei familiari della giovane vittima con la quale era fidanzato. Dopo le sue parole, di breve durata, è stato quindi il turno delle parti civili. L’avvocato Fabio Gasperini, legale dei genitori e del fratello di Nadia ha commentato dopo l’udienza: “Sostanzialmente ha detto che non si ricorda bene quello che è accaduto quella sera e ha chiesto scusa. Dichiarazioni molto brevi che non ci soddisfano”. Lo stesso avvocato, spiega UdineToday, ha anche formulato la richiesta di risarcimento del danno pari a 6 milioni di euro, due ciascuno per madre, padre e fratello della vittima. 

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