Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha già parlato dell’introduzione del taser alle forze dell’ordine: “Il taser è un’arma di dissuasione non letale e il suo utilizzo è un importante deterrente soprattutto per gli operatori della sicurezza che pattugliano le strade e possono trovare in delle situazioni da considerarsi borderline dove una misura di deterrenza può risultare più efficace soprattutto può ridurre rischi per l’incolumità personale degli agenti”. Una situazione molto particolare che ha portato Amnesty International a parlare del taser come strumento di tortura. Va ricordato però che è utilizzato regolarmente in ben 107 paesi nel mondo tra cui Stati Uniti, Brasile, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Kenya, ma anche in Europa in Francia, Germania, Grecia, Regno Unito, Finlandia e Repubblica Ceca.



PARTE LA SPERIMENTAZIONE, FIRMATO IL DECRETO

E’ stato firmato un decreto molto delicato legato alla sicurezza, partiranno infatti le sperimentazioni del taser per le forze dell’ordine. Si partirà con trenta dispositivi in undici città nel nostro paese. Questa sarà data quindi in dotazione come annunciato già nelle scorse settimane prima dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e dal capo della Polizia Franco Gabrielli. La decisione sarebbe arrivata in seguito al caso di Jefferson Tomalà ventenne di origine ecuadoriana ucciso a Genova dalla polizia nel corso di un tso. La sperimentazione in casa sarà effettuata dalla polizia, dai carabinieri e dalla guardia di finanza. Le città in questione sono Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Palermo, Padova, Caserta, Catania, Brindisi e Reggio Emilia. Rimane fuori quindi la capitale Roma insieme ad altre città importanti del nostro paese.

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