Chef Alessandro Narducci, “investitore viaggiava contromano”: nuova testimonianza oculare sull’incidente stradale che ha causato la morte del noto cuoco e della sua amica Giulia Puleio, che viaggiavano a bordo di uno scooter. Per la vicenda, che risale alla notte tra il 21 e il 22 giugno 2018, è indagato per omicidio stradale il trentenne Fabio Feola: secondo quanto riportato da Il Messaggero, Feola avrebbe invaso con la sua auto la corsia sulla quale viaggiavano i due giovani, travolgendoli e uccidendoli entrambi. Non è ancora chiara al 100 per cento la dinamica dei fatti, con il trentenne che potrebbe aver avuto una distrazione risultata fatale. Il nuovo testimone avrebbe confermato il sospetto degli inquirenti e ora Feola, originario della provincia di Caserta, rimane indagato per omicidio stradale plurimo.



CHEF ALESSANDRO NARDUCCI, “INVESTITORE VIAGGIAVA CONTROMANO”

Il ciclista, nuovo testimone oculare, ha fornito una versione che si sovrappone a un’altra testimonianza risalente alle prime ore di indagini. In quell’occasione, un anziano residente della zona romana aveva raccontato ai vigili di aver visto l’auto del casertano Feola transitare nella carreggiata opposta, travolgendo così Alessandro Narducci e l’amica Giulia Puleio. L’anziano non era però sicuro del fatto che i due giovani rimasti uccisi indossassero i caschi, ritrovati a decine di metri di distanza dal luogo del sanguinoso impatto. Per questo motivo gli investigatori hanno avuto il dubbio che i due giovani non avessero allacciato i caschi nella maniera corretta prima di mettersi in moto. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sugli sviluppi delle indagini: forze dell’ordine alla ricerca della verità sulla tragica fine dello chef stellato e dell’amica, due giovani che hanno perso la vita in un incidente stradale ancora da chiarire nel dettaglio.

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