Onofrio Fratello, ex deputato dell’Udc, è stato arrestato questa mattina ad Alcamo, in provincia di Trapani (Sicilia), con l’accusa di intestazione fittizia di beni e di bancarotta fraudolenta. Fratello intestava a prestanome le sue quattro cooperative per la gestione dei profughi, intascandosi poi i proventi in maniera illecita. L’ex deputato regionale dell’Unione di Centro, quando era consigliere ad Alcamo, venne arrestato nel 2005 e condannato a 18 mesi di carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Nel 2011 il ritorno in politica, con annesse polemiche, ma in perfetta linea con la legge. Purtroppo per Fratello, la sua condizione di pregiudicato per reati di mafia, gli impone la comunicazione di variazioni patrimoniali, che invece l’arrestato ha omesso.



COINVOLTE ALTRE PERSONE

Coinvolti anche due fidati collaboratori, entrambi arrestati, nonché il fratello Salvatore, che avrà l’obbligo di dimora, e altri sei indagati. I carabinieri del comando provinciale di Trapani, come sottolineato da La Repubblica, hanno accertato una serie di illeciti da parte di Fratello, che trasferiva beni e servizi di una sua società sportiva fallita nel 2015, ad un’altra società intestata ad uno dei complici ma da lui costituita. «L’unica finalità – scrive La Repubblica – era quella di eludere la normativa fallimentare, integrando così la condotta di bancarotta fraudolenta per distrazione». L’operazione, si chiama, giustamente, Brother.

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