Il caso del cane che abbaia ai “negri” divide ad Alassio. Prima avrebbe fatto semplicemente indignare, oggi invece strappa qualche sorriso. La proprietaria ne parla con orgoglio: racconta che ringhia solo «quando passano i negri perché li riconosce dall’odore, no non quelli ricchi solo quelli che hanno odore». Perché quelli ricchi non hanno odore… C’è davvero poco da ridere, ma per qualcuno è una peculiarità da rivendicare, una caratteristica che piace molto. Il caso risale a qualche giorno fa, quando una signora su Facebook ha raccontato cosa le è successo. «Un cagnolino che abbaiava contro un ragazzo di colore sulla spiaggia di Alassio, alcuni bagnanti che ridono e applaudono e lo incitano, io che non credo ai miei occhi e li invito a fermarsi. Loro sghignazzano e una signora mi offende pesantemente con i soliti riferimenti sessuali a me e ai migranti». Il racconto genera solidarietà, come evidenzia subito l’Espresso, ma anche insulti.
ALASSIO, CANE “RAZZISTA” RINGHIA AI NERI
La donna che ha denunciato la vicenda del cane che abbaia ai “negri” è arrivata addirittura a cancellarsi da Facebook dopo essere stata oggetto di insulti. Prima però ha fatto degli screenshot per procedere con le querele. La proprietaria del cane che è al centro della vicenda è invece uno dei gestori dell’hotel Milano che affaccia sui bagni dove è accaduto l’episodio. «Si, è vero che la signora è stata offesa ma da clienti non del nostro hotel. Però il mio cagnolino non c’entrava niente» si affretta a precisare alla Repubblica. Speed, il Jack Russel, comunque «riconosce i negri dall’odore e gli ringhia, ma non ha mai azzannato nessuno». Ma Speed non abbaia contro tutte le persone di colore. «Lo sa… dipende dall’odore. Razzista? Ma come fa un cane a essere razzista? Io? Macchè, è solo che quando vengono i marocchini a vendere Speed li riconosce subito e li manda via…» Alassio comunque è la città in cui l’ex sindaco Enzo Canepa era stato condannato per razzismo a seguito di una ordinanza discriminatoria con cui vietava l’ingresso in città a stranieri privi di documento sanitario.