Papa Francesco ha ricordato la scomparsa del Camerlengo che annunciò la sua nomina a pontefice a tutto il mondo. In un telegramma inviato alla sorella, Bergoglio dice di aver appreso con tristezza la notizia della morte e di come il porporato “abbia segnato profondamente la vita della Chiesa universale”: “Chiamato da Papa Benedetto XVI a capo del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, è stato un consigliere ascoltato e apprezzato soprattutto grazie ai rapporti di fiducia e stima che ha saputo stabilire con il mondo musulmano”. Dice poi di quanti bei ricordi abbia di Tauran, “uomo di profonda fede che ha servito con coraggio fino alla fine la Chiesa di Cristo nonostante il peso della malattia”. Soloo tre mesi fa, benché colpito da anni dal morbo di Parkinson, il cardinale aveva guidato la prima delegazione vaticana in visita in Arabia Saudita e aveva detto come «Ciò che sta minacciando tutti noi non è lo scontro di civiltà, bensì lo scontro di ignoranze e radicalismi. Conoscersi è riconoscersi. L’avvenire consiste nell’educazione. I cristiani non devono essere considerati cittadini di seconda classe» (Agg. Paolo Vites)
ANNUNCIO’ LA NOMINA DI PAPA FRANCESCO
E’ morto negli Stati Uniti dove si trovava in cura, il cardinale francese Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e Camerlengo di Santa Romana Chiesa. Proprio in questo ultimo ruolo era diventato famoso quando nel 2013 uscendo sul balcone di San Pietro aveva annunciato l’elezione al mondo di papa Francesco. Il ruolo di Camerlengo viene affidato solo alle personalità della Chiesa più significative e importanti, in quanto di fatto prende possesso dei palazzi apostolici dopo la morte di un pontefice vegliando sulla sicurezza e l’ordine del conclave, una sorta di capo sostitutivo della Chiesa durante la mancanza del pontefice. Da anni era malato del morbo di Parkinson, ad aprile aveva compiuto 75 anni, ma nonostante il corpo malato non aveva perso un briciolo di lucidità e di capacità: pochi mesi fa era stato alla guida di una storica missione vaticana che aveva visitato per la prima volta l’Arabia Saudita.
LA BIOGRAFIA DEL CARDINALE SCOMPARSO
Nato a Brodeaux, era diventato sacerdote nel 1969, a Roma era stato alunno del Pontificio Seminario Francese e della Pontificia Università Gregoriana, dove aveva ultimato gli studi teologici e filosofici, conseguendo la Licenza in Filosofia e Teologia. Nel 1973 si era stabilito in Vaticano studiando per entrare nel personale diplomatico, guidando poi la nunziatura apostolica nella Repubblica Dominicana e quindi in Libano. Nel 1988 era stato nominato Sotto-Segretario del Consiglio per gli Affari Pubblici della Chiesa, in pratica il “vice-ministro” degli esteri vaticano. Due anni dopo veniva elevato alla dignità di arcivescovo e promosso alla guida della Farnesina della Santa Sede. Nel 2003 Giovanni Paolo II lo aveva nominato cardinale. Con la sua morte i porporati elettori diventano adesso 124 e il collegio dei cardinali perde il suo membro più autorevole e colto.