Marcello Dell’Utri è uscito questa mattina dal carcere di Rebibbia. Ad attenderlo, come riferisce Tgcom24, c’erano i due figli e il suo storico autista. Dopo che il Tribunale di sorveglianza di Roma ha accolto la richiesta dei legali, l’ex Senatore di Forza Italia sarà agli arresti domiciliari fino al 28 settembre presso l’abitazione del figlio. Tra poco meno di tre mesi, si terrà un’udienza fissata per discutere la perizia sullo stato di salute dell’uomo. Alessandro De Federicis, avvocato di Dell’Utri, ha riferito che l’uomo è apparso sia soddisfatto che commosso. “Rimane lucido anche se la malattia ha agito a livello fisico e psichico”, ha aggiunto il legale. Non era la prima volta che veniva richiesta la scarcerazione, sempre per motivi di salute: la prima risale a due anni fa. (agg. di Lorenzo Torrisi)
MARCELLO DELL’UTRI, LA SPERANZA NELLA CORTE DI STRASBURGO
Marcello Dell’Utri torna a casa. Più precisamente, dopo la scarcerazione decisa dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, lo storico braccio destro di Silvio Berlusconi sconterà la pena ai domiciliari nell’abitazione del figlio Marco, come riporta La Stampa. Dell’Utri, condannato a Palermo a sette anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, ha già scontato più di metà della pena. La speranza di Dell’Utri e della sua famiglia, rinfrancata dal parere dei legali che gestiscono la sua vicenda, è riposta soprattutto nei giudici di Strasburgo. Come spiega Il Giornale, infatti, la condanna di Dell’Utri infatti ricade in pieno della cosiddetta sentenza Contrada, quella che ha stabilito che il concorso esterno non era ben delineato dal punto di vista giuridico prima del 1994. E dal momento che i rapporti coi clan contestati a Dell’Utri risalgono al 1992…(agg. di Dario D’Angelo)
LE PAROLE ALLA MOGLIE: “MEGLIO LA MORTE DI QUESTA TORTURA”
La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Roma, che ha deciso di scarcerare Marcello Dell’Utri – storico braccio destro di Silvio Berlusconi e co-fondatore di Forza Italia – in ragione delle sue precarie condizioni di salute, è stata accolta ovviamente con grande soddisfazione dalla moglie del fondatore di Publitalia, Mirella Ratti. Raggiunta telefonicamente da Il Corriere della Sera, la moglie di Dell’Utri ha raccontato cosa gli aveva detto il marito nel corso dell’ultimo incontro in carcere, avvenuto proprio poche ore prima della decisione del Tribunale di procedere al differimento della pena:”Mi ha detto che non stava molto bene ed era stanco, molto stanco. Il cardiologo gli ha fatto sapere che avrebbe dovuto aggiungere altri tre stent. E mio marito da detenuto non sarebbe stato più in grado di reggere un intervento del genere. Al punto da affermare: “Preferisco la morte alla tortura”. La signora Ratti si è resa poi protagonista di un’amara riflessione:”Se è un prigioniero politico? Di sicuro, se non si fosse chiamato Dell’Utri i domiciliari glieli avrebbero già dati”. (agg. di Dario D’Angelo)
TRIBUNALE, “RISCHIO MORTE IMPROVVISA”
Emergono importanti dettagli sulla scarcerazione di Marcello Dell’Utri, storico collaboratore di Silvio Berlusconi tra i fondatori di Forza Italia. L’ex senatore andrà ai domiciliari, con il Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha optato per il differimento della pena. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il provvedimento si basa sulle relazioni dei medici che evidenziano come “la patologia cardiaca di cui dell’Utri soffre ha subito un recente e significativa o aggravamento rispetto alle pregresse condizioni e non sono secondarie le negative ricadute di altri fattori complicanti quali l’età, 77 anni, il trattamento radioterapico, la malattia oncologica e le condizioni psichiche. I sanitari hanno segnalato il rischio di morte improvvisa per eventi cardiologici acuti e hanno concluso per la non compatibilità col carcere”. Vi abbiamo parlato qui sotto delle condizioni precarie di salute di Dell’Utri, che aveva già richiesto a tal proposito gli arresti domiciliari e la scarcerazione. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DIFFERIMENTO DELLA PENA PER L’EX SENATORE
Marcello Dell’Utri scarcerato: differimento della pena per lo storico braccio destro di Silvio Berlusconi. L’ex senatore di Forza Italia nel 2014 ha ricevuto la condanna definitiva a sette anni di reclusione per concorso esterno a Cosa Nostra. Dopo la famosa fuga in Libano, Dell’Utri è stato prima trasferito nel carcere di Parma, successivamente in quello di Roma. Appena lo scorso 20 aprile del 2018 ha ricevuto un’altra condanna: 12 anni di carcere nel processo sulla trattativa Stato-Mafia, accusato di minaccia a corpo politico dello Stato. Gravemente malato, Dell’Utri ha richiesto attraverso i suoi legali la liberazione, con il tribunale di Sorveglianza che nel febbraio scorso gli negarono la liberazione: “potrebbe scappare”, così i giudici hanno motivato la mancata scarcerazione sullo storico collaboratore di Silvio Berlusconi, che si è sempre speso in prima persona per lui.
MARCELLO DELL’UTRI SCARCERATO
E la notizia delle ultime ore presenta l’ennesimo colpo di scena: Marcello Dell’Utri sarà scarcerato e potrà andare agli arresti domiciliari, almeno fino a quando le sue precarie condizioni di salute non miglioreranno. A quattro anni di distanza dall’entrata in carcere, Dell’Utri può fare il suo ritorno a casa: questa la decisione del tribunale di Sorveglianza di Roma, che ha disposto il differimento della pena. “Il garante dei detenuti sostiene che sia il carcere che le strutture protette sono inadeguate per le cure di cui ha bisogno Dell’Utri. le parole dei legali Alessandro De Federicis e Simona Filippi riportate dai colleghi de Il Fatto Quotidiano. Non è la prima volta che viene richiesta la scarcerazione per Dell’Utri: la prima risale all’agosto del 2016, con gli avvocati dell’ex senatore che avevano sostenuto che l’ex senatore azzurro non potesse restare in carcere per problemi di salute. Ricordiamo che Dell’Utri è affetto da cardiopatia da diversi anni e negli ultimi tempi si è sommato un tumore alla prostata.