Sono in arrivo nuovi violenti temporali al nord Italia, sulla falsa riga di quanto accaduto la scorsa settimana soprattutto nel milanese. Come riferiscono gli esperti de IlMeteo.It, già dal pomeriggio/sera di oggi, in molte zone del settentrione, in particolare dalle pianure di Piemonte, Lombardia e Veneto, sono attesi grandinate e vento. Le province in allerta sono quelle di Asti, Alessandria, Brescia, Cremona, Milano, Verona, Vicenza e infine Padova. Altri temporali saranno previsti anche nella giornata di domani, in particolare nel nord-est, leggasi Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Sembrerà di essere in autunno piuttosto che in estate. Quindi dal nord est le piogge torneranno ad espandersi su tutto il nord, colpendo in particolare la Lombardia e marginalmente anche il Piemonte. Secondo gli esperti, questa fase di rovesci lascerà spazio nel weekend ad un’ondata di caldo che potrebbe toccare anche i 42 gradi al sud, interessando il nord anche se a temperature più basse. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL PERCHE’ DEL CALDO

Anomalie meteorologiche da record nel Nord Africa e Italia che rischia di ritrovarsi in un attimo nella morsa del caldo tipico del deserto del Sahara. Esagerazione? No. Soltanto analisi dei modelli che fanno registrare, come riportato dal Meteo Giornale, un’espansione fuori dalla norma del temutissimo ITCZ (fronte intertropicale, zona di convergenza equatoriale). L’allarmismo che si è diffuso in queste ore nei confronti di un’ondata di caldo record proveniente dalle zone sahariane è stato in parte smorzato, ma se vogliamo lo si deve ad un’altra serie di anomalie. Il riferimento è al transito di aree cicloniche che secondo diversi modelli meteo dovrebbero sbarrare la strada ad un tale evento. Cosa significa? Che paradossalmente se non saremo alla mercé del grande caldo non avremo comunque un mese di luglio “normale”: anzi, il Centro meteo americano parla apertamente di periodo di ricorrente maltempo. Chi avrà ragione? (agg. di Dario D’Angelo)



CALDO SAHARIANO IN ARRIVO?

Nubifragio e tromba d’aria in Veneto, con alberi caduti e strade bloccate, a conferma del maltempo che nelle ultime ore ha sferzato in particolare il Nord Italia. Ma questo scenario è diametralmente opposto rispetto a quello che sta coinvolgendo (e lo farà ancora di più nelle prossime ore) il nostro Meridione. Come riportato da Meteo Giornale, infatti, le condizioni atmosferiche straordinarie in prossimità del Mar Mediterraneo, e nello specifico quanto si sta verificando in Nord Africa e nella parte occidentale dell’Algeria, hanno generato un anticiclone di eccezionale potenza che interesserà il settore più settentrionale del Sahara, cioè quello più vicino all’Italia. Nelle zone sopracitate si attende un’ondata di caldo record che si tradurrà in un aumento di temperatura superiore anche di 20 °C rispetto alla media. A risentirne potrebbero essere anche le regioni mediterranee, a meno che il transito di aree cicloniche non decida di sbarrare la strada ad una calura con pochi precedenti. (agg. di Dario D’Angelo)



MALTEMPO IN VENETO E FRIULI

Decine di interventi in una nottata e inizio giornata complicatissima in Veneto e Friuli Venezia Giulia: oltre al maltempo e alle trombe d’aria segnalate un po’ dovunque nell’area tra Venezia e Padova, non va dimenticato il Friulano attorno Udine dove una violentissima grandinata si è abbattuta tra Palmanova e Torviscosa. Secondo quanto riporta Il Messaggero Veneto, il nubifragio ha allagato le cantine e diversi edifici colpendo poi con violenza incredibile la centrale operativa del 112, dell’emergenza sanitaria e della Protezione Civile a Palmanova. Un fulmine ha colpito l’edificio e poi la grandine ha fatto il resto rendendo inagibile il tutto: «Anche se tutti i meccanismi di protezione elettrica hanno fatto quanto dovuto, proteggendo le apparecchiature telefoniche ed informatiche, che non hanno riscontrato danni, c’è stata una mini interruzione di corrente che ha coinvolto tutti i computer dell’ultimo piano. Sono state prontamente attivate le procedure di disaster recovery, commutando le telefonate sulla centrale di Brescia, per tutto il tempo necessario alla ripartenza e al controllo dei computer», spiega Il Messaggero Veneto sul portale web. (agg. di Niccolò Magnani)

TEMPORALI, NUBIFRAGI E TROMBE D’ARIA AL NORDEST

Un violento nubifragio con temporali e forti raffiche di vento si è abbattuto nella serata di ieri in diverse zone del Veneto ed in particolare in provincia di Venezia. Come spiega Today.it, le maggiori segnalazioni ai vigili del fuoco sono giunte tra Dolo, Mira e la zona del Miranese. L’intera Regione è stata interessata da fenomeni temporaleschi violenti con grandinate e maltempo diffuso che hanno riguardato in particolare Venezia e Mestre. Il picco della tempesta si è registrato intorno alle 21:00, quando la pioggia intensa accompagnata da, forte vento ha prodotto numerosi danni tra cui alberi caduti e tralicci danneggiati. A Dolo, ad esempio, la caduta di un albero ha danneggiato un’auto parcheggiata. Proprio sulla pagina Facebook del centro in provincia di Venezia, nella serata di ieri si leggeva: “Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Polizia Locale e Carabinieri stanno pattugliando il territorio per verificare i danni causati dal forte maltempo. Per ora si segnalano alberi caduti e qualche allagamento. La situazione è in corso di monitoraggio”. La situazione più critica è stata segnalata in via Alture, mentre già nella tarda serata di ieri sarebbe stata ripristinata la corrente saltata a causa del nubifragio.

“TEMPESTA PERFETTA” IN VENETO, MALTEMPO IN FRIULI

Immagini impressionanti quelle che arrivano da VeneziaToday, filmate da un lettore e relative alla violenta bomba d’acqua che si è abbattuta domenica sera sulla Riviera del Brenta e sul Miranese. Alcuni l’hanno definita una vera e propria tempesta, con tanto di tromba d’aria in atto che ha generato diversi problemi soprattutto alla viabilità, in corrispondenza di un cavalcavia in via Giovanni XXIII a Borbiago. Volata letteralmente via la recinzione di un cantiere in via Matteotti a Spinea. Solo nella tarda serata la situazione è andata migliorando, come spiegato dal sindaco di Mira sulla pagina Facebook, tranquillizzando così i suoi cittadini: “Situazione in via di miglioramento. Ci sono alcuni rami e alberi caduti lungo le strade. La nostra protezione civile è impegnata in una decina di interventi”, aveva spiegato il primo cittadino, Marco Dori. Disagi sono stati segnalati non solo in Veneto ma anche in Friuli Venezia Giulia, dove le zone di Palmanova e Torviscosa sono state travolte da un forte temporale accompagnato da raffiche di vento violente.

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