Il cane Kaos, impegnato nei soccorsi dopo il terremoto del 2016 nel centro Italia, è morto avvelenato. Questo il risultato degli esami finali dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Abruzzo-Molise. Nei giorni scorsi sono emerse diverse ipotesi sulla morte dell’animale, dall’avvelenamento all’infarto. Ora si apprende che è morto per «avvelenamento da metaldeide, un prodotto chimico usato in agricoltura come lumachicida». Quel che non è chiaro è se l’avvelenamento è doloso o se l’assunzione della sostanza è stata volontaria. Dovrà valutarlo l’inchiesta in corso dei servizi veterinari locali e dell’autorità giudiziaria. Intanto gli esiti degli esami sono stati inviati alla Procura. Questi risultati comunque sono in linea con quanto affermato dal proprietario del cane da soccorso, Fabiano Ettorre. «Io lo avevo sospettato fin dall’inizio, onestamente non poteva trattarsi di infarto, il cane quando l’ho trovato perdeva sangue dalla bocca e so riconoscere certi sintomi», ha dichiarato alla Stampa. (agg. di Silvana Palazzo)



NIENTE CERTEZZE SENZA RISULTATI UFFICIALI

Resta per il momento avvolta nel mistero la morte del cane Kaos, che ha avuto un ruolo centrale nei soccorsi durante il terremoto di Amatrice. I Carabinieri della Forestale, visto il susseguirsi di voci sulla morte del cane-eroe, hanno invitato tutti ad attendere i rilievi ufficiali per non avanzare ipotesi campate in area. Sicuramente c’è qualcosa che non quadra, rispetto ai primi rilievi, sull’ipotesi dell’avvelenamento, ma allo stesso tempo, anche interpellando degli esperti, è sembrata subito improbabile la teoria dell’infarto o della morte naturale avanzata da qualcuno. Solo i risultati ufficiali dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo potranno chiarire la situazione, ma secondo le prime indiscrezioni potrebbe volerci almeno un mese prima di avere nelle mani la chiave di questo mistero. (agg. di Fabio Belli)



GLI ESPERTI ESCLUDONO IPOTESI INFARTO

La morte di Kaos, il cane eroe impegnato nei soccorsi del terremoto del centro Italia, è un vero e proprio mistero. L’animale sarebbe deceduto per un malore, forse per un infarto, quindi non per avvelenamento. Questo è quanto trapela in attesa dei risultati ufficiali da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Il padre stenta a credere a questa versione. L’istituto invece, come riportato da Rainews24, smentisce di aver divulgato notizie in merito all’esame. «Certo sarei più contento se fosse morto di cause naturali e non di avvelenamento. Ma, in base alla descrizione e agli elementi che ci ha fornito il proprietario sullo stato del cane al momento del ritrovamento non sembrerebbe un disturbo di questo tipo, cioé infarto. L’unica possibilità è che avesse una malformazione congenita che non si conosceva», ha dichiarato Pierluigi Castelli, veterinario di parte che assiste il proprietario del pastore tedesco. Per l’esame tossicologico comunque occorre almeno un mese. (agg. di Silvana Palazzo)



PADRONE INSISTE: “NON ERA UN INFARTO”. GIALLO SU AUTOPSIA

Si sta trasformando in un vero e proprio giallo la vicenda della morte di Kaos, il cane-eroe di Amatrice: nelle ultime ore ha preso piede l’ipotesi che il quadrupede possa aver avuto un infarto ma il suo ex padrone, Fabiano Ettorre, non ci sta e spiega come ci siano molti punti oscuri nel decesso del cane che aveva addestrato, dal momento che ad esempio, non è stato avvertito quando era cominciata l’autopsia, e ha anche annunciato di volersi costituire parte offesa. Sulla vicenda, infatti, sta indagano anche la Procura dell’Aquila ma Ettorre chiarisce un punto:” Un infarto in cani come Kaos, addestrati e allenati alla fatica, è raro” e aggiunge che una morte così repentina potrebbe avere ben altre cause. Certo, non è da escludere un’altra ipotesi, ovvero quella che il cane potesse avere una malformazione di cui nessuno sapeva ma quello che lamenta il veterinario di parte è che, per adesso, la procura abruzzese non ha ancora autorizzato lui e Attorre ad accedere agli atti dell’autopsia, della quale “non sapevamo nemmeno essere in corso”. (agg. di R. G. Flore)

IL PADRONE, “PERDEVA SANGUE DALLA BOCCA”

La morte di Kaos, il cane-eroe che aveva scavato tra le macerie del terremoto di Amatrice, è avvolta nel mistero. Sarebbe morto forse per un infarto, dunque non per avvelenamento. «Ancora non abbiamo i risultati ufficiali, preferiremmo parlare dopo aver valutato bene la situazione. È una situazione seria, complessa», fanno sapere i carabinieri Forestali che stanno indagando sulla morte di Kaos. Tutte le piste restano aperte. L’ipotesi infarto non convince l’istruttore di Kaos, Fabiano Ettorre, e i due veterinari di Genova che si sono offerti gratuitamente di seguire la vicenda. Per ora di certo c’è solo che il cane non è stato maltrattato. «L’infarto è rarissimo nel cane e l’eventuale etiologia cardiologica in un cane così giovane (aveva 3 anni e mezzo, ndr) e in assenza di precedenti sintomi correlati dovrà essere supportata da accertamento di malformazioni cardiache congenite», ha dichiarato il veterinario Pierluigi Castelli, come riportato da La Stampa. Lo stesso Ettorre ha deciso di costituirsi parte civile con l’associazione Animalisti Italiani Onlus nel caso in cui ci dovesse essere un processo. «La verità è che a nessuno frega nulla del mio cane. So quello che ho visto: Kaos perdeva sangue dalla bocca, non può essere infarto, sono certo che è stato avvelenato», ha dichiarato l’istruttore al quotidiano. (agg. di Silvana Palazzo)

KAOS, IL CANE EROE NON È MORTO PER AVVELENAMENTO

La morte di Kaos, il cane-eroe intervenuto per prestare soccorso in occasione del terremoto di Amatrice e della tragedia di Rigopiano, ha suscitato grande sgomento tra gli italiani. Il suo addestratore Fabiano Ettorre aveva infatti pubblicato la notizia del decesso su Facebook, dicendosi certo che il coraggioso animale fosse stato avvelenato. Ma le prime analisi autoptiche effettuate sul corpo di Kaos sembrano di parere diverso, anche se sarà necessario aspettare un paio di mesi per avere l’ufficialità in seguito agli esami tossicologici. Da quanto trapelato, infatti, l’eroico cane sarebbe deceduto per cause naturali per infarto. L’autopsia è stata effettuata dall’Istituto zooprofilattico di Teramo mentre i Carabinieri forestali di Assergi (L’Aquila) hanno subito ispezionato il giardino alla ricerca di eventuali tracce di esche avvelenate che però non sono state trovate. Una tesi che il suo addestratore continua a non condividere.

LE DICHIARAZIONI DI FABIANO ETTORRE

Fabiano Ettorre, addestratore di Kaos, non crede al primo esito dell’autopsia e continua ad essere certo che il cane sia morto per avvelenamento. Alle pagine de Il Messaggero, infatti, ha dichiarato: “Vogliono mettere tutto a tacere. Vedrete, diranno che è caduto dal balcone. Non ci credo a questa buffonata. Credo invece che vista la grande risonanza qualcuno tenterà di mettere a tacere la storia. Hanno sequestrato la salma di Kaos in un batter d’occhio e, poi, dopo 48 ore, è stato imposto il silenzio assoluto”. Ha quindi aggiunto di non essere affatto influenzato dall’affetto per il suo inseparabile amico: “Quando l’ho visto riverso ho pensato subito all’avvelenamento, senza farmi condizionare dal dolore che stavo provando. Ci ho riflettuto con attenzione e razionalità. Su Facebook posso scrivere ciò che voglio, anche d’istinto o di rabbia, ma dopo ho sempre parlato di presunto avvelenamento per il 99 per cento delle possibilità”.