Non ce l’ha fatta. E’ morto Attilio Picoco, il secondo carabiniere travolto sull’autostrada lungo la Statale 7 bis ad Acerra lo scorso 20 luglio: stava compiendo dei rilievi con un collega, Vincenzo Ottaviano, morto sul colpo al momento dell’incidente, ed è stato falciato da un’automobile: assieme ai due carabinieri morti c’erano anche altri colleghi che sono riusciti però, vedendo la macchina arrivare, a saltare il guardrail e a salvarsi. Il 36enne che ha perso il controllo della macchina è stato denunciato ed indagato per omicidio: Picoco è apparso subito in condizioni gravissime, ma è stato ricoverato in ospedale dove ha lottato per undici giorni tra la vita e la morte, senza riuscire a vincere quella che sin dai primi momenti è apparsa immediatamente come una battaglia disperata.
IL CORDOGLIO DI SALVINI
A esprimere cordoglio per l’incidente di Acerra e per la morte del carabiniere Attilio Picoco è stato anche Matteo Salvini, con il Ministro dell’Interno che ha ha inviato un telegramma al Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri: “Apprendo con grande commozione la notizia della morte del vicebrigadiere dell’Arma dei carabinieri Attilio Picoco, rimasto gravemente ferito nel tragico evento nel quale ha perso la vita anche l’appuntato scelto Vincenzo Ottaviano.” Già il 20 luglio, subito dopo averne ricevuto notizia, Salvini aveva espresso vicinanza alle vittime e aveva inviato auguri di pronta guarigione al carabiniere ferito. Picoco è stata la terza vittima dell’incidente di Acerra, visto che oltre ad Ottaviano aveva perso la vita anche il vigilante avellinese Benigno De Gennaro, vittima di un incidente che aveva portato i carabinieri a compiere i rilievi sul tratto della Statale 7 Bis rivelatosi fatale.